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Covid a Biancavilla, contagi in aumento: “dimezzato” il mercato del mercoledì

Evitare gli assembramenti: il sindaco Bonanno interviene anche in vista della commemorazione dei morti

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© Foto Biancavilla Oggi

I dati di oggi, sul fronte del Covid 19, parlano – a Biancavilla – di 25 persone al momento positive. Ma altre 5 si sono già sottoposte a tampone con il primo esito che ha dato risultato positivo. Si attende, però, l’ufficialità dall’Asp. 

«Avevamo già previsto che i numeri sarebbero inevitabilmente cresciuti e probabilmente continueranno ancora a farlo – spiega il sindaco Antonio Bonanno -è per questo che dobbiamo intervenire in alcuni settori».

E a proposito di interventi, nell’immediato si pensa alla Commemorazione dei morti e al mercato settimanale.

«Ho incontrato i rappresentanti delle Confraternite – spiega ancora il sindaco Bonanno – per stabilire un comportamento responsabile nell’imminenza e nei giorni dell’1 e 2 novembre. Sconsiglio vivamente, in questo momento di emergenza, di recarsi al cimitero proprio in coincidenza dell’1 e 2 novembre. Approfittiamo dei giorni precedenti e successivi per evitare di creare assembramenti in quelle date».

«Siamo intenzionati – aggiunge il primo cittadino – ad intervenire anche sul fronte del mercato settimanale riducendo del 50%, attraverso una turnazione tra gli ambulanti, la presenza delle bancarelle. Solo in questo modo potremo garantire più spazi all’interno del perimetro del mercato. È un sacrificio necessario per la sicurezza di ognuno». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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