Biancavilla siamo noi
Vie del centro storico di Biancavilla pubblici orinatoi a cielo aperto

Gentilissima redazione di Biancavilla Oggi, vi scrivo per segnalare (so che è già stato fatto diverse volte) l’indignazione e lo sgomento di chi, come me, vive nel centro storico di Biancavilla.
Ormai, tornare a casa da soli, soprattutto la sera, per i residenti di quelle zone è diventato impossibile nonché inopportuno. Potresti imbatterti in qualcuno che indisturbato utilizza il tuo portone o il muro di casa tua come fosse un bagno pubblico e non solo.
Le foto in allegato sono di ieri sera: è evidente come il malcostume e la mancanza di senso civico regnino sovrani tra i giovani del nostro comprensorio. È evidente il pessimo lavoro svolto dalle famiglie. È evidente la totale assenza delle istituzioni e delle autorità competenti.
Ne risulta un centro storico deturpato e sporco, un’aria irrespirabile e una comunità sempre più allo sbaraglio. È questo il risultato della movida?
Se vogliamo che i nostri paesi siano “al passo coi tempi”, prodighiamoci affinché ciò avvenga nel rispetto delle leggi e del prossimo. La strada da percorrere verso la civiltà è ancora lunga e tortuosa e queste foto ne sono una “piccolissima” dimostrazione. Grazie per l’attenzione.
GIUSI FISICHELLA
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Biancavilla siamo noi
Sos dal plesso “Don Bosco”: tettoia pericolante e rischio processionaria
Le mamme degli alunni si rivolgono a “Biancavilla Oggi” per chiedere al Comune di intervenire


«Si stanno aprendo i nidi della processionaria, insetto che è presente in tutti gli spazi della scuola “San Giovanni Bosco” di Biancavilla. I bambini, purtroppo, inavvertitamente la calpestano. Sappiamo bene quali siano i rischi per le vie respiratorie. Già alcuni bambini si sono sentiti male. Un problema che esiste da sempre in questo plesso. È stata effettuata la derattizzazione, ma non abbiamo visto ratti. È prioritario pulire gli spazi ed intervenire sugli alberi per eliminare, invece, il pericoloso insetto».
A rivolgersi a Biancavilla Oggi è Filippa D’Oca, una rappresentante dei genitori, che sollecita il Comune a fare un sopralluogo nel plesso “San Giovanni Bosco” e prendere le misure necessarie.
Quello della processionaria non è l’unico problema che viene evidenziato e che, peraltro, riguarda anche altri istituti scolastici, piazze e spazi pubblici di Biancavilla. I genitori degli alunni lamentano anche la tettoia pericolante in coincidenza del cancello di ingresso.
«Abbiamo fatto diverse segnalazioni, anche perché quando piove, dalla tettoia gocciola acqua: prima o poi verrà giù», evidenzia la signora D’Oca. «Visto che il Comune non ci ascolta, magari attraverso Biancavilla Oggi e i vostri canali social, può decidersi di agire».
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Biancavilla siamo noi
Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo
Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»


Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.
Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.
È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.
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