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Stefania Petyx a Biancavilla per la farsa sull’apertura dell’ospedale
Stefani Petyx, inviata di “Striscia la notizia”, e l’inseparabile bassotto sono venuti a Biancavilla per un servizio sul nuovo plesso ospedaliero e, in particolare, sulla gara di annunci (tutti disattesi e di cui si è perso il conto) relativi alla conclusione dei lavori e all’inaugurazione.
La redazione della trasmissione diretta da Antonio Ricci ha passato in rassegna gli articoli che sull’argomento ha pubblicato Biancavilla Oggi e il quotidiano “La Sicilia”.
Nei giorni scorsi Biancavilla Oggi è stata contattata da “Striscia la notizia” per avere chiarimenti e delucidazioni sull’iter ingarbugliato dei lavori e sulla continua smania, da vari fronti istituzionali, di annunciare l’inaugurazione della struttura. Annunci puntualmente rivelatisi farlocchi.
Il servizio sarà mandato in onda su Canale 5 tra qualche settimana. La nota inviata col cappotto giallo, dopo alcune resistenze iniziali, è stata accompagnata a visitare l’interno del plesso ospedaliero.
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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Alba
6 Febbraio 2017 at 20:23
Dove quel meraviglioso sindaco di Biancavilla con i suoi annunci birichini????? Forse nel 2050 apre l’ospedale nuovo..chissà !!!!