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Cronaca

Abbattuto altro immobile abusivo Prosegue il piano della Procura


Non si arrestano le demolizioni su ordine dei magistrati catanesi, in territorio di Biancavilla. Sotto i colpi della ruspa, è stata buttata giù una costruzione illegale in contrada “Ruvolo grosso”, all’interno della zona C del Parco dell’Etna. Nei giorni scorsi, un’altra casa era stata rasa al suolo nella stessa area.  ►GUARDA IL VIDEO


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Non si arrestano le demolizioni su ordine dei magistrati catanesi in territorio di Biancavilla. Sotto i colpi della ruspa, buttata giù una costruzione illegale in contrada “Ruvolo grosso”, all’interno della zona C del Parco dell’Etna.

 

di Vittorio Fiorenza

Un altro immobile abusivo abbattuta dalla ruspa su ordine della Procura della Repubblica di Catania in territorio di Biancavilla. Una costruzione di contrada “Ruvolo grosso”, nella zona C del Parco dell’Etna, è stata demolita nella parte realizzata illegalmente.

L’abuso edilizio era stato accertato nel 2006 con un ampliamento di circa 20 metri quadrati e la costruzione di un primo piano per altri 60 mq. Quattro anni dopo era arrivata la sentenza di demolizione e nel 2012 il pronunciamento dei giudici era diventato irrevocabile. Adesso, è toccato alla Procura incaricare una ditta ed ordinare l’abbattimento. La parte relativa al vecchio immobile, invece, non è stata toccata dalla ruspa.

Sul posto, oltre al personale della Procura etnea, anche uno schieramento di forze dell’ordine con corpo forestale, carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, polizia provinciale e vigili urbani.

Settimana scorsa, nella stessa zona era stata abbattuta un’altra casa abusiva. Poco prima, le ruspe erano state in territorio di Santa Maria di Licodia e nei prossimi giorni è previsto un altro intervento in territorio di Adrano. Il piano di demolizione della Procura di Catania va avanti e non si arresta.

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Cronaca

Ai domiciliari la donna che ha aggredito la pediatra: ecco i motivi della violenza

La 26enne di Adrano sottoposta al braccialetto elettronico, i carabinieri svelano le ragioni della sua ira

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A distanza di quattro giorni dall’aggressione subita dal personale dell’ospedale di Biancavilla arriva una nota della sala stampa dei carabinieri che chiarisce qualche aspetto della vicenda. I militari hanno arrestato una donna 26enne di Adrano perché si era scagliata contro una pediatra, ferendo pure un infermiere e una guardia giurata.

I carabinieri della locale stazione, bloccata e messa in sicurezza la donna, hanno quindi iniziato ad ascoltare i testimoni per ricostruire la vicenda e comprendere il motivo di quell’aggressione. Le indagini hanno appurato che la giovane, madre di due figli, aveva da poco ricevuto una notifica per l’avvio di accertamenti per la verifica della sua idoneità genitoriale.

Convinta che tali controlli fossero scaturiti all’esito di una visita medica eseguita dalla pediatra a favore dei suoi figli, la 26enne aveva, dunque, messo in atto la propria ritorsione. Ha raggiunto così la professionista sul posto di lavoro, dove l’aveva minacciata e percossa, coinvolgendo nella sua ira tutti coloro che erano intervenuti a supporto del medico. 

La 26enne portata prima nel carcere di piazza Lanza, a Catania, adesso, su disposizione dell’autorità giudiziaria si trova ai domiciliari con controllo tramite braccialetto elettronico. Dovrà rispondere dei reati di lesioni personali a pubblico ufficiale e personale sanitario e danneggiamento.

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