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Cronaca

Disposta l’imputazione coatta: 40enne accusato di violenza sessuale

L’imputato deve rispondere pure di maltrattamenti e violazione degli obblighi assistenziali

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di VITTORIO FIORENZA

Imputazione coatta nei confronti di un 40enne biancavillese con l’accusa di violenza sessuale. Per tale reato, che l’uomo avrebbe commesso nei confronti della ex compagna, il pubblico ministero Laura Garufi aveva chiesto l’archiviazione. Richiesta, che però, non è stata accolta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, Santino Mirabella, il quale ha disposto quindi la restituzione degli atti al pm con l’obbligo di formulazione dell’imputazione. La decisione è stata presa nei giorni scorsi.

Il caso aveva preso avvio dalla denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Biancavilla dalla donna (assistita dall’avv. Pilar Castiglia del centro antiviolenza ed antistalking “Calypso”), che oggi si trova rifugiata con il figlio minore in una struttura protetta fuori dalla provincia di Catania. Anche se con successive dichiarazioni aveva ridimensionato i fatti, la donna aveva comunque ammesso di avere subito ed accettato rapporti sessuali soltanto perché era «preoccupata di non svegliare il figlio e per paura delle possibili reazioni del marito».

Quanto basta, secondo il giudice, perché emerga il fumus del reato. «Se una donna subisce atti sessuali per “salvaguardare” il figlio e “per paura” delle reazioni dello sgradito partner –viene, infatti, sottolineato nella decisione del giudice Mirabella– non può che parlarsi che di vizio assoluto della sua volontà e quindi di coartazione da parte dell’uomo». Da qui, dunque, la decisione dell’imputazione coatta, «sussistendo gli elementi per verificare in sede dibattimentale, i termini e i confini della questione».

L’uomo è imputato anche di maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Per questi reati è prevista udienza preliminare il prossimo dicembre, davanti al Gup Loredana Pezzino per l’esame dell’imputato, come chiesto dal suo legale.

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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