Biancavilla siamo noi
Pecore al pascolo per le vie del paese: evitare questi quadretti “folkloristici”




Sono un cittadino biancavillese, mi chiamo A.L. e preferisco rimanere parzialmente anonimo considerato che di questi tempi ahimè è meglio tutelarsi più possibile.
Vi scrivo per il semplice motivo che poichè apprezzo particolarmente il vostro impegno nell’aggiornare costantemente la popolazione dal punto di vista mediatico senza troppi stereotipi e/o vincoli di carattere politico, ho ritenuto opportuno mettervi a conoscenza di un evento che più volte ha visto il sottoscritto spettatore indignato.
Vengo subito al dunque: tra le arterie principali della nostra cittadina, troppo spesso risultano presenti greggi di pecore che pascolano indisturbate, immobilizzando letteralmente il traffico urbani per periodi di tempo che a volte raggiungono anche i 30 minuti.
Oltretutto, ritengo sia inaccettabile e fuori da ogni concetto di decoro ambientale, aprire il proprio portone di casa e trovarsi di fronte l’asfalto completamente imbrattato di escrementi, per non fare riferimento poi allo sgradevole odore che si sprigiona.
Evidenziando inoltre che tali aspetti potrebbero anche mettere a repentaglio la salute di noi cittadini e tutti i disagi appena sopra descritti, vi allego degli scatti effettuati in prima persona lungo la via principale che collega Biancavilla ad Adrano, alla fine del Viale dei Fiori, ultimo scempio a cui tristemente ho dovuto prendere parte con non poca pazienza.
Spero vivamente che l’amministrazione comunale e gli enti preposti per tali problematiche possano quantomeno adottare misure per la riduzione di questi “quadretti folkloristici” tra le vie principali del paese, dove tra l’altro transitano i mezzi del pronto soccorso (a buon intenditore poche parole).
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Biancavilla siamo noi
Fascette di plastica disseminate per le strade di Biancavilla: si lavora così?
Un nostro lettore evidenzia la prassi (a dir poco discutibile) di alcune squadre di operai della fibra ottica




Volevo segnalare a Biancavilla Oggi una vergognosa prassi che da qualche giorno stanno facendo gli operai che stanno stendendo i cavi della fibra ottica.
Essi, per fissare i cavi, usano delle fascette nere che poi accorciano dopo averle serrate, tranciandole e facendole cadere a terra. Ma senza raccoglierle e disseminando con questa plastica resistentissima alle intemperie le strade.
Migliaia di queste fascette che in parte resteranno a terra ad arricchire la già notevole immondizia che abbiamo per le strade e in parte già è stata trasportata dalle piogge e disperse nell’ambiente.
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