Cronaca
Provoca un incidente e scappa: individuato “pirata” biancavillese

Provoca un incidente a Nicolosi, ma fugge via. Il pirata della strada è stato però individuato dai carabinieri. Si tratta di un giovane biancavillese, che ora deve rispondere di lesione colpose e omissioni di controllo.
L’incidente è avvenuto ieri notte, intorno alle 3:45, in Via Aldo Moro a Nicolosi. Il pirata, un 23enne, alla guida di una Suzuki Swift, ha tamponato, presumibilmente a causa della velocità sostenuta, una Lotus Elise condotta da un coetaneo di Aci Catena.
Anziché fermarsi e prestare soccorso alla vittima, il biancavillese è fuggito via. Per fortuna, alcune persone presenti all’impatto, hanno chiamato immediatamente il 112. Sul posto, l’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò.
Gli operatori del 118 hanno soccorso il malcapitato, applicandogli dei punti di sutura al cuoio capelluto, rimasto lacerato dopo l’incidente, e constatando un lieve trauma cranico non commotivo (7 giorni la prognosi).
I militari, grazie alla preziosa collaborazione dei testimoni, sono riusciti in breve tempo a risalire alla targa dell’auto (intestata ad uno zio del giovane investitore) con conseguente identificazione del 23enne biancavillese, che, raggiunto nella propria abitazione, non ha potuto negare le proprie responsabilità, anche perché i rilievi tecnici svolti dai carabinieri hanno evidenziato sull’auto-pirata le ammaccature corrispondenti a quelle causate al mezzo investito.
Al giovane, oltre al ritiro della patente, sono stati contestati i reati di lesioni colpose e omissione di soccorso.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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