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Cronaca

Lo sballo dopo show di burlesque: soccorsa in stato confusionale


Protagonista della storia una catanese 40enne, che si era esibita in un pub di Biancavilla. Poi ha vagato per il paese fino a quando è stata notata nel viale Europa, mentre tentava di farsi investire dalle auto. Ora è ricoverata all’ospedale. I carabinieri al lavoro per accertare se qualcuno abbia approfittato del suo stato di fragilità.


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Operatori del 118 e carabinieri mentre soccorrono la dona, nel viale Europa

Protagonista della storia una catanese 40enne, che si era esibita in un pub di Biancavilla. Ha vagato tutta la notte per poi essere soccorsa nel viale Europa, mentre tentava di farsi investire dalle auto. I carabinieri indagano per accertare se qualcuno abbia approfittato della sua fragilità.

 

di Vittorio Fiorenza

Trovata a vagabondare, in uno stato confusionale, mentre tentava di farsi investire dalle auto di passaggio per poi avere un comportamento violento nei confronti di chiunque le si avvicinava.

È stata tra le protagoniste di uno spettacolo di burlesque. Poi, la notte sfrenata, passata per le vie di Biancavilla. Cosa sia successo esattamente e se ci siano responsabilità di terzi lo accerteranno i carabinieri, che stanno conducendo le indagini in maniera scrupolosa.

Certo è che la donna protagonista di questa storia, una catanese 40enne, con un trascorso difficile, è stata trasportata all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, dopo essere stata soccorsa nel viale Europa del centro etneo.

Secondo le informazioni finora raccolte dai militari, la donna pare avesse intrattenuto, ieri sera, in un pub, una performance di burlesque. Finito lo spettacolo, tra applausi, semi spogliarelli ed euforia, la showgirl si era intrattenuta in giro per i locali con amici e conoscenti, esagerando in alcool e, forse, altre sostanze. Per lei, già in nottata era stato chiesto l’intervento del 118 per le sue reazioni violente, ma tutto sembrava risolto.

Poi, stamattina, è stata vista mentre vagava nella zona a sud del paese. Tentava di farsi mettere sotto dalle auto, fino a quando è stata notata da un poliziotto fuori servizio. Ha cercato di avvicinarla, ma ha ricevuto calci e pugni. Così ha chiamato i carabinieri ed un’ambulanza del servizio sanitario del 118. Anche nei loro confronti, la donna ha reagito con fare violento. Infine, il ricovero all’ospedale di Biancavilla, dove è sotto osservazione, assistita da una psicologa e sottoposta a tranquillanti.

Quando si riprenderà, i carabinieri vorranno ascoltarla con attenzione per capire se qualcuno abbia approfittato del suo momento di fragilità e del suo stato di coscienza alterato. Ed eventualmente procedere nei confronti di terzi.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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