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Il “pizzo” al dipendente sulla disoccupazione agricola: beccato

 

 

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È finito agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione aggravata, un 57enne di Biancavilla. L’uomo è titolare di un’azienda ortofrutticola, operante nella zona, che impiega perlopiù lavoratori stagionali.

Secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe preteso da un proprio dipendente, mediante minacce dirette, parte del denaro elargito dallo Stato al lavoratore per la disoccupazione, trovandosi da alcuni mesi sganciato fiscalmente dalla ditta.

Seppur impaurita e costretta dalla necessità a subire ogni sorta di sopraffazione, la vittima, stanca per l’ennesima ingiustizia patita, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Biancavilla, che immediatamente hanno organizzato la trappola per l’estortore, il quale è stato beccato in strada con i soldi in tasca, ben 300 euro consegnatigli dal dipendente.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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