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Cronaca

Piazza Don Bosco, danni agli stand: atto vandalico o intimidazione?

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di VITTORIO FIORENZA

Non è stato nemmeno fissato il giorno della sua inaugurazione, eppure l’area mercatale di piazza Don Bosco, a Biancavilla, con le casette in legno da adibire a stand per prodotti agroalimentari e dell’artigianato rurale, si presenta già semidistrutta. A prima vista sembra la classica azione vandalica. Ed è probabile che sia così. Ci sarebbero, tuttavia, alcuni elementi che meritano verifiche ed approfondimenti e che, al momento, non fanno escludere l’ipotesi che all’origine del gesto possa esserci un atto intimidatorio ai danni dell’impresa esecutrice dei lavori, la Gianfurcaro srl di Ravanusa, nell’Agrigentino.

Fatto sta che le caratteristiche case in legno che dovrebbero poi ospitare i venditori e l’esposizione della merce da proporre alla clientela presentano già parti staccate in più punti, a causa dell’azione di qualcuno. Le opere di realizzazione degli stand (sono venti) con relativa sistemazione della piazza sono cominciate lo scorso giugno. Avrebbero dovuto concludersi nell’arco di 100 giorni, ma è evidente che ancora gli interventi da eseguire sono diversi. Anzi, si dovranno innanzitutto riparare i danni che presentano le parte esterne della costruzioni in legno. Non essendo ancora conclusi i lavori, i danni subiti sono a carico della ditta.

La realizzazione dell’area è un intervento del “Gal Etna” e il progetto è finanziato dall’Unione Europea con il Feasr (il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). L’importo complessivo del finanziamento dei lavori è stato di circa 200mila euro. L’ente appaltante è il Comune di Biancavilla e l’Ufficio Tecnico Comunale, con l’ing. Placido Mancari, ha curato il progetto esecutivo. Oltre a quella di Biancavilla, il Gal Etna ha realizzato anche altre due aree mercatali simili, ad Adrano e a Bronte, con la finalità di ridurre la filiera nel settore agroalimentare e dell’artigianato rurale. L’assegnazione degli spazi sarà definita attraverso un regolamento e un bando comunali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Pieroc Cannistraci

    15 Novembre 2014 at 21:53

    Un’azione semplicemente indegna di una Comunità civile. indipendentemente della “matrice” vandalica o intimidatoria. Anche quanto è avvenuto pone urgentemente la necessità di un dialogo vero tra amministrazione e tutta la Comunità biancavillese per decidere insieme come insegnare ed incrementare il rispetto per il territorio ed il “bene comune”.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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