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Con la processione dell’Addolorata l’augurio dei Bianchi a padre Pino

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La comunità ecclesiastica biancavillese continua ad essere impegnata in celebrazioni per i 25 anni di sacerdozio del prevosto, padre Pino Salerno.

Dopo la messa solenne in basilica di domenica e in attesa della celebrazione di lunedì 29 con l’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, un altro momento è stato riservato a padre Pino.

In coincidenza della giornata della Madonna Addolorata, la chiesa del Purgatorio, nella quale viene custodita la statua in cera e nella quale ha sede l’Arciconfraternita dei Bianchi che la venera, ha ospitato un altro momento dedicato al prevosto.

Padre Pino, peraltro, è il rettore della piccola chiesa di via Vittorio Emanuele, nonché assistente ecclesiastico dei Bianchi.

Così, dopo la messa in chiesa madre e una breve processione della statua dell’Addolorata, che dalla basilica, attraversando piazza Collegiata, è arrivata fino al “Purgatorio”, qui è intervenuto il governatore della confraternita, Salvuccio Furnari.

È stato, il suo, un discorso augurale nei confronti di padre Pino tra una rappresentanza di confrati dei Bianchi. Confrati che hanno voluto donare oggetti di arredi sacri al prevosto.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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