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Cronaca

Prende a pugni e a schiaffi i passanti, poi si “barrica” in una tabaccheria

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Carabinieri e vigili urbani intervenuti nella tabaccheria di via Vittorio Emanuele

Carabinieri e vigili urbani intervenuti nella tabaccheria di via Vittorio Emanuele

di Vittorio Fiorenza

Va in escandescenza, schiaffeggia e prende a pugni i passanti e poi si “barrica” in una rivendita di tabacchi, fino a quando viene convinto ad uscire da carabinieri e vigili urbani.

Una mattinata di trambusto, ieri, nel cuore del centro storico di Biancavilla. Protagonista dell’episodio, un uomo già altre volte segnalato ai Servizi sociali e noto alle forze dell’ordine perché sottoposto in passato ad altri interventi di Tso (Trattamento sanitario obbligatorio).

Tutto comincia in piazza Roma, verso le 8.30. Qualche voce grossa e gesti violenti da parte di questa persona che soffre di problemi psichici. Poi l’esplosione di violenza con pugni e schiaffi nei confronti di chi si trova davanti. Poi, la “fuga” lungo via Vittorio Emanuele. Percorre qualche centinaio di metri, entrando nel tabaccaio all’angolo con via Francesco Crispi. Conosce il titolare, si sente al sicuro e non ne vuole sapere di uscire.

Da qui, la chiamata al 112 e alla polizia municipale di Biancavilla. Carabinieri e vigili urbani intervengono subito, ma impiegano alcune ore per tentare di calmare e tranquillizzare l’uomo.

Convinto ad uscire fuori dalla rivendita di tabacchi, è stato “intrattenuto” nella viuzza attigua dai militari e dai vigili urbani, fino a quando è arrivato il personale medico dell’ufficio “Igiene mentale” di Adrano per applicare il normale protocollo previsto per casi del genere con l’accertamento sanitario e la conseguente terapia sedativa.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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