Cronaca
Guanti e torcia, il ladro perfetto ma viene beccato dai carabinieri

di VITTORIO FIORENZA
“Beccato” con le mani nel sacco. I carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato un 47enne di Biancavilla per furto aggravato. Questa notte, i militari hanno sorpreso l’uomo all’interno di un’abitazione del centro cittadino.
Il ladro aveva forzato la porta d’ingresso della casa prescelta per mettere a segno il colpo, approfittando dell’assenza del proprietario.
Aveva fatto irruzione, indossando dei guanti in lattice, munito di una torcia per districarsi tra le stanze buie (manca una calza in nylon da mettere in testa e coprire la faccia per completare l’immaginario classico del perfetto “topo” d’appartamento).
Ma non ha fatto i conti con la possibilità di essere sentito dai vicini di casa. E’ bastata una segnalazione e i militari sono intervenuti. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri, mentre stava rovistando tra i cassetti dopo avere accantonato già dei preziosi.
Al 47enne sono stati concessi gli arresti domiciliari. I carabinieri indagano per tentare di rintracciare un possibile complice.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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