Politica
Symmachia accusa i consiglieri «Escamotage per ottenere i gettoni»



di Vittorio Fiorenza
«Escamotage per garantirsi i gettoni di presenza?». I vizi (presunti) dei consiglieri di Biancavilla sono di nuovo al centro di osservazioni critiche esterne al palazzo comunale. Osservazioni mosse per la prima volta all’attuale assemblea, insediata da meno di un anno.
L’associazione Symmachia punta il dito sull’ultima riunione: «Una convocazione legittima ma irrituale per trattare due interrogazioni in seduta ispettiva e non ordinaria. È un sottile stratagemma per salvare il gettone di presenza dei consiglieri?».
Un interrogativo che tocca un nervo scoperto delle istituzioni biancavillesi, da anni al centro di polemiche per malcostumi, oltre alla nota vicenda giudiziaria sulle “Commissioni bluff”.
Symmachia spiega: «A Biancavilla per percepire il gettone di presenza occorre partecipare ad almeno una votazione, per le interrogazioni non è previsto alcun voto e di conseguenza i consiglieri rimarrebbero senza gettone. Invece, per le sedute ispettive la corresponsione è automatica, al momento della presenza».
Ma per l’associazione, in mancanza di scadenze impellenti, non ci sono ragioni per una riunione ispettiva come quella di ieri sera. Un esborso di denaro che potrebbe essere evitato, così come il sospetto di un cavilloso espediente per incassare quei 30 euro a riunione.
«E’ sorprendente –sottolinea Symmachia– il silenzio assordante della politica e dei consiglieri comunali, vecchi e soprattutto nuovi, di opposizione e di maggioranza che, a differenza di altre occasioni, sembrano ritrovarsi tutti amorevolmente concordi».
Critiche ben precise a cui risponde il presidente del Consiglio Comunale, Dino Furnari, che subito precisa: «La seduta ispettiva è stata concordata in una conferenza dei capigruppo, la procedura è prevista dal regolamento». E poi aggiunge: «Va detto che, inserendo le interrogazioni in una riunione ordinaria (che inevitabilmente avrà altri punti e prevedrà votazioni) non avremmo risparmiato il gettone. Terrò comunque conto di queste osservazioni, pur di contenere i costi. Lavoro già su questo, anche se non è facile».
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Cronaca
Sicurezza, il sindaco Antonio Bonanno chiede un incontro con il Prefetto
Interviene pure il candidato primo cittadino del Pd, Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»


«Esprimo apprezzamento per le 22 misure di prevenzione personale disposte dalla Questura di Catania e notificate dai Carabinieri ad altrettanti soggetti resisi responsabili, in due distinte vicende, di mega risse nel centro cittadino e nell’ospedale. È un bene che, tra Daspo e avvisi orali, le autorità facciano sentire la propria presenza. Devo dire che attendevo con fiducia un provvedimento del genere. Nel frattempo, dispiace purtroppo registrare che a Biancavilla per la seconda volta un esercizio commerciale è stato preso di mira con il metodo della ‘spaccata’. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza al titolare del negozio, comunico sin d’ora di essermi già attivato per chiedere alla Prefettura un incontro urgente per affrontare il tema della sicurezza nel nostro territorio. La tutela dei cittadini è al primo posto delle mie priorità».
Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno in riferimento ai provvedimenti emessi dalla Questura di Catania su due risse che si erano verificate lo scorso anno a Biancavilla. Altro riferimento di cronaca riguarda il furto con “spaccata” subita da un esercizio commerciale di viale dei Fiori.
Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»
«Chiediamo al Prefetto di Catania la convocazione di un tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a tutela della sicurezza delle nostre città e a supporto dei nostri commercianti che non possono vivere in una condizione di continua preoccupazione per le loro attività».
Lo dichiara il candidato sindaco del Partito Democratico, Andrea Ingiulla, intervenendo anche lui sull’ultimo episodio di furto di viale dei Fiori.
«La politica – specifica Ingiulla – deve muoversi in un’unica direzione, senza inutili contrapposizioni, non possiamo permetterci di mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia un oggettivo problema legato alla sicurezza della nostra comunità, dal centro alla periferia».
«La politica – prosegue ancora il candidato alle prossime Amministrative – ha il sacrosanto dovere di assumere un’iniziativa forte e coraggiosa per affrontare il problema. Bisogna agire con fermezza perché la già provata condizione economica di aziende, piccole imprese e famiglie della nostra città non può essere messa a repentaglio da atteggiamenti di balordi e criminali che colpiscono le attività commerciali».
«Confidiamo nell’incessante quanto prezioso lavoro dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine – dice ancora Ingiulla – e chiediamo al Governo nazionale e al Governo regionale che possano essere intraprese azioni immediate per intensificare il personale, i mezzi e strutture adeguate a tutela delle nostre città. Per quanto mi riguarda, la nostra parte politica è sempre disponibile per un confronto con chi rappresenta le istituzioni».
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