Cronaca
Malore per un sorso d’acqua, confezioni ritirate dal commercio
Intervento dei carabinieri al supermercato “Famila” di Biancavilla, dopo la denuncia di una 22enne di Belpasso, finita all’ospedale per avere bevuto acqua “Santagata”.
di Vittorio Fiorenza
Ha bevuto acqua in confezione del marchio “Santagata” e si è sentita male, al punto da finire al pronto soccorso. La protagonista della vicenda è una ragazza di 22 anni di Belpasso, ma le bottiglie di acqua erano state acquistate sabato scorso nel supermercato “Famila” di Biancavilla.
La giovane dopo avere bevuto ha accusato dei malori. In un primo momento si è recata all’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò e poi al “Vittorio Emanuele” di Catania, dove per precauzione è stata sottoposta ad accurati accertamenti.
Acquisita la denuncia, i carabinieri di Biancavilla hanno fatto un sopralluogo al supermercato, disponendo il ritiro dal commercio delle confezioni “Santagata”. Attivate pure le procedure di verifica degli operatori dell’Azienda sanitaria provinciale, provvedendo a prelevare dei campioni e a mandarli in laboratorio.
A quanto pare, all’esterno dei contenitori non vi erano segni di alterazione: elemento che fa allontanare scenari inquietanti da “Acquabomber”. Certo è che –riferiscono i carabinieri– alcune delle bottiglie aperte hanno evidenziato un odore anomalo (come fosse cloro) e segni di residui sospetti. Un’osservazione a prima vista, certo. Ma i militari non sottovalutano nessun aspetto per risalire alle cause. Sono da ricondurre alla fonte, ai processi di confezionamento, al trasporto o alla conservazione? Sarà l’esito delle analisi a dare forse maggiori chiarimenti.
“Santagata” è un marchio storico della Campania, che fa capo a “Ferrarelle spa” e che è distribuito principalmente nelle regioni del centro-sud Italia.
Le precisazioni dell’azienda
L’azienda, dopo l’accaduto, sottolinea dal suo canto che «qualora venisse interpellata da autorità competenti, sarà a disposizione per fornire tutti gli elementi necessari agli accertamenti». Alba Abbinante dell’ufficio stampa di “Ferrarelle spa” puntualizza pure che «ogni lotto di Acqua Santagata è autorizzato alla commercializzazione dal dipartimento qualità dello stabilimento di Riardo solo dopo gli esiti analitici positivi delle verifiche di idoneità previste dalle nostre procedure, che implicano 600 controlli di qualità giornalieri per lotto, e dalle vigenti normative in materia di sicurezza alimentare».
Viene precisato inoltre che «non sono previsti o utilizzati prodotti o sostanze a base di cloro» durante i processi produttivi. Anche perché «per garantire le caratteristiche organolettiche e qualitative naturali delle acque, la bottiglia viene formata solo al momento del riempimento e immediatamente sigillata, in ambienti confinati, con aria microfiltrata e in contropressione positiva, senza alcuna presenza umana e a velocità prossime alle 50.000 bottiglie/ora».
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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