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Cronaca

Un 17enne di Biancavilla investito da un’auto: intervento dell’elisoccorso

L’incidente è avvenuto ad Adrano, il giovane trasferito in codice rosso all’ospedale “Cannizzaro”

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Un 17nne anni di Biancavilla è stato investito da un’auto in via Masotto, all’angolo con via La Malfa, ad Adrano. Il ragazzo era appena uscito da scuola ed è stato travolto mentre attraversava la strada, riportando traumi alla faccia e a alla testa.

Dopo il primo intervento del personale del 118, sul luogo con un’ambulanza, è stato deciso il trasferimento d’urgenza in elisoccorso a Catania.

Un caso trattato in codice rosso. Adesso, il giovane si trova all’ospedale “Cannizzaro” per accertamenti più approfonditi e tenuto sotto osservazione. Sul luogo dell’incidente per effettuare i rilievi, gli agenti della polizia municipale di Adrano.

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Cronaca

La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla

Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

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Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.

Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.

I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.

La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.

Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.

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