Cronaca
Serie di blitz antimafia a Biancavilla, riconoscimento al capitano Accardo
Il sindaco Bonanno: «Profonda stima per l’alto senso del dovere e l’esemplare acume investigativo»

di VITTORIO FIORENZA
Una lunga ed importante serie di blitz antimafia, antiracket ed antidroga a Biancavilla – da “Onda d’urto” a “Reset”, da “Ambulanza della morte” fino a “Città blindata” – che hanno un filo comune. Sono stati portati a termine dai carabinieri della Compagnia di Paternò sotto il comando del capitano Angelo Accardo.
Dopo quattro anni di permanenza nel nostro territorio, Accardo è stato promosso a comandante di Sezione presso il Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma. Un incarico che comincerà dal prossimo mese, mentre a Paternò subentrerà quale nuovo comandante, il capitano Gian Mauro Cipolletta, proveniente da Torino.
L’amministrazione comunale di Biancavilla, in segno di gratitudine per la proficua e preziosa attività svolta a favore della comunità, ha conferito ad Accardo un riconoscimento. Un targa «al valoroso ufficiale dell’Arma» è stata donata nel corso di un incontro al palazzo comunale.
Il sindaco Antonio Bonanno e la sua Giunta hanno così voluto ringraziare il capitano Accardo «in qualità di comandante della compagnia Carabinieri di Paternò, territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità organizzata, manifestando –queste le parole del primo cittadino– alto senso del dovere dello Stato, esemplare acume investigativo e eccezionale professionalità». Tutte qualità «che hanno portato a determinate operazioni nella lotta alla mafia, questa comunità –ha sottolineato Bonanno – esprime profonda stima per la proficua collaborazione nonché per l’intenso legame tra la città di Biancavilla e l’Arma dei carabinieri».

Un migliaio di arresti in 4 anni
Parole che hanno colpito l’ufficiale, che si è detto emozionato da questa manifestazione di stima e riconoscenza.
«Sono originario della provincia di Trapani, ma –ha detto il capitano Accardo– qui mi sono sentito a casa. Era un mio sogno comandare una compagnia e dare così il mio contributo contro il crimine organizzato. Con l’esperienza fatta qui, l’ho potuto realizzare e certamente la conserverò tra i miei ricordi più cari».
Non ha fornito numeri e statistiche, ma nel corso del quadriennio, la compagnia di Paternò ha collezionato quasi un migliaio di arresti.
Sollecitato da Biancavilla Oggi, il capitano Accardo ha voluto ricordare che tra gli episodi legati a Biancavilla che resteranno impressi nella sua memoria, sul piano umano, c’è certamente il momento di raccoglimento nel campo sportivo, all’indomani del forte terremoto dell’ottobre 2018. «Quello è stato un momento particolare che non dimenticherò mai», ha specificato.

Le presenze in divisa
Alla cerimonia svoltasi nell’aula consiliare non sono mancati il comandante del Nucleo operativo, tenente Tony Bocchino, ed il comandante di stazione, maresciallo Fabrizio Gatta. Presente il comandante della compagnia della Guardia di finanza di Paternò, capitano Giuseppe Todisco, e Vincenzo Lanaia per la polizia municipale. E poi il mondo del volontariato, il cui sentimento è stato espresso da Antonio Rapisarda dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Unico presente in rappresentanza dell’assemblea cittadina è stato il neoconsigliere Antonio Bonanno, militare presso il Nucleo operativo di Paternò, che si è impegnato in prima persona per promuovere l’evento.
«Se oggi Biancavilla e l’intero comprensorio sono una realtà più sicura, gran parte del merito –ha ribadito Bonanno– va a al capitano Accardo. I numeri parlano chiaro: quasi mille arresti ed importanti operazioni di polizia. Biancavilla è grata per la professionalità del comandate della compagnia e per la sua sensibilità umana, che ha permesso di istaurare un profondo legame tra la città ed i Carabinieri».

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Cronaca
Uno va in giro con il manganello, l’altro con il coltello: accade a Biancavilla
In distinti episodi, due giovani denunciati dai carabinieri dopo un controllo di routine e perquisizione

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato un 31enne e un 19enne per “porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”.
I militari hanno notato in via Vittorio Emanuele un giovane alla guida di una utilitaria, con l’autoradio ad alto volume. Dopo avergli intimato l’alt, identificato, il ragazzo ha mostrato insofferenza e fastidio. Il motivo è emerso al termine della perquisizione veicolare: sotto il sedile anteriore lato passeggero è stato trovato un manganello artigianale in legno della lunghezza di 50 centimetri. L’oggetto è stato sequestrato.
Un successivo controllo ha riguardato un uomo che stava attraversando la strada a piedi. Anche in questo caso, durante l’identificazione, i militari hanno notato un atteggiamento agitato e nervoso. Si trattava di un 31enne, trovato in possesso di un coltello a scatto lungo 16 centimetri, di cui 8 di lama, custodito in una tasca dei pantaloni. Anche l’arma è stata sottoposta a sequestro.
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Cronaca
Alla guida di una Panda urta una donna e scappa via: indagano i carabinieri
È accaduto nei pressi di piazza Idria: prognosi di 10 giorni per la vittima, che per poco non è stata arrotata

Urtata da un’auto, fatta cadere a terra e neanche soccorsa da chi aveva provocato l’incidente. È accaduto nei pressi di piazza Idria, a Biancavilla. Una donna stava attraversando la strada, in via Vittorio Emanuele, quando da via Scutari è sopraggiunta una Fiat Panda guidata da una ragazza. L’auto – secondo quanto apprende Biancavilla Oggi – ha urtato la signora, salendole sul piede e facendola cadere: la sua testa è finita a pochi centimetri dalla ruota anteriore. Solo per un caso non si è verificata una tragedia.
La vittima, impaurita ma cosciente, si è rialzata lentamente e, aprendo lo sportello dell’auto, ha provato a chiedere spiegazioni: «Non mi hai vista? Stavo attraversando…». Rimasta immobile per qualche secondo, la conducente ha richiuso lo sportello in faccia alla donna ed è ripartita a tutta velocità, senza pronunciare alcuna parola.
Chi ha assistito alla scena, si è precipitato ad aiutare. Una parrocchiana dell’Idria è riuscita ad annotare parte della targa del veicolo. Chiamati i carabinieri, sono intervenuti subito sul posto. La signora è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I medici hanno prestato le cure del caso per traumi giudicati guaribili in 10 giorni.
Formalizzata la denuncia nella caserma di via Benedetto Croce, i carabinieri hanno avviato le indagini per rintracciare la ragazza, che è fuggita via senza prestare soccorso. Forse è stata sopraffatta dal panico: un comportamento, comunque, ingiustificabile. Presentarsi spontaneamente in caserma potrebbe alleggerire la sua posizione.
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