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Biancavilla siamo noi

4 Novembre, una data dimenticata: nessuna cerimonia per i Caduti

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Alla cortese attenzione del Direttore

Sono passato da piazza Annunziata perché pensavo di trovare il tradizionale omaggio ai Caduti di tutte le guerre, nella ricorrenza del 4 novembre.

Invece, l’Amministrazione comunale non ha organizzato nulla, un senso di mestizia e di smarrimento incredibile: solo il fioraio ha deposto una piccola corona d’alloro. Nulla di più. Quale esempio si vuole dare alle giovani generazioni? È questo il rinnovamento di cui ci si riempie la bocca? Negli ultimi 15 anni non era mai accaduto.

Del resto, coloro che amministrano oggi Biancavilla sono gli stessi che, qualche anno fa, pensavano di spostare altrove il Monumento dei Caduti, una proposta oscena che, ovviamente, fu bocciata dalla precedente Amministrazione. Osceno come il mancato rispetto di una data e di un pensiero per i Caduti biancavillesi, che, almeno nelle ricorrenze storiche, andrebbe rivolto per il loro sacrificio verso la nostra Italia.

ALFIO DISTEFANO, Gruppo politico SiAmo Biancavilla

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Comment

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  1. Pippo

    4 Novembre 2018 at 22:04

    Non sarà forse che anche i nostri onorati e gloriosi caduti di guerra si sono stufati di stare in quella piazza, che di onore e gloria non ha più nulla e quindi non vogliono essere più festeggiati?

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Sos dal plesso “Don Bosco”: tettoia pericolante e rischio processionaria

Le mamme degli alunni si rivolgono a “Biancavilla Oggi” per chiedere al Comune di intervenire

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«Si stanno aprendo i nidi della processionaria, insetto che è presente in tutti gli spazi della scuola “San Giovanni Bosco” di Biancavilla. I bambini, purtroppo, inavvertitamente la calpestano. Sappiamo bene quali siano i rischi per le vie respiratorie. Già alcuni bambini si sono sentiti male. Un problema che esiste da sempre in questo plesso. È stata effettuata la derattizzazione, ma non abbiamo visto ratti. È prioritario pulire gli spazi ed intervenire sugli alberi per eliminare, invece, il pericoloso insetto».

A rivolgersi a Biancavilla Oggi è Filippa D’Oca, una rappresentante dei genitori, che sollecita il Comune a fare un sopralluogo nel plesso “San Giovanni Bosco” e prendere le misure necessarie.

Quello della processionaria non è l’unico problema che viene evidenziato e che, peraltro, riguarda anche altri istituti scolastici, piazze e spazi pubblici di Biancavilla. I genitori degli alunni lamentano anche la tettoia pericolante in coincidenza del cancello di ingresso.

«Abbiamo fatto diverse segnalazioni, anche perché quando piove, dalla tettoia gocciola acqua: prima o poi verrà giù», evidenzia la signora D’Oca. «Visto che il Comune non ci ascolta, magari attraverso Biancavilla Oggi e i vostri canali social, può decidersi di agire».

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Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo

Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»

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© Foto Biancavilla Oggi

Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.

Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.

È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.

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