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Biancavilla siamo noi

Biblioteca senza il WiFi e vecchi pc: un utente scrive, il Comune risponde

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Scrivo a Biancavilla Oggi perché il mese scorso, mentre eor in vacanza a Biancavilla, mi sono recato alla biblioteca comunale: bella struttura, ma c’erano delle piccole cose che mi hanno lasciato perplesso:

  1. La rete WiFi non era disponibile per gli utenti della biblioteca, forse solo per lo staff. Non mi sembra che ci possano essere motivi di costo o altra ragione per non rendere disponibile la rete WiFi all’utenza della biblioteca. Tra i fondi europei della regione siciliana ci sono anche quelli per l’installazione di reti WiFi negli uffici della pubblica amministrazione, quindi si potrebbero benissimo trovare i fondi.
  2. I pc a disposizione degli utenti erano di tecnologia obsoleta (15 anni per un pc sono un’eternità).
  3. Nel mezzo dell’estate non c’era aria condizionata nelle aule dedicate allo studio.

Trovo queste cose, a dir la verità assurde, in un paese con un bilancio in ordine, dove non mancano di certo le buone intenzioni, che ancora sussistano quei piccoli, ma importanti, problemi per la biblioteca comunale. Si potrebbe anche pensare all’acquisto da parte della biblioteca dei libri usati nei corsi universitari, soprattutto in modo che gli studenti possano evitare di acquistare dei libri e prendere in prestito quelli della biblioteca. Si potrebbe pensare anche all’apertura di un piccolo shop all’interno della biblioteca con vendita di gadget e altri oggetti, libri attinenti al territorio di Biancavilla.

GIUSEPPE LAUDANI


Caro Direttore,
La ringrazio per avermi fatto presente il messaggio di un lettore di Biancavilla Oggi – concittadino e utente della Biblioteca Comunale «Gerardo Sangiorgio» – che, avendo fruito di recente del patrimonio librario conservato presso «Villa delle Favare», ha messo in rilievo talune criticità, che io, già nelle vesti di assessore ai Beni Culturali di questa Amministrazione, avevo appurato: segnatamente l’assenza di WiFi libero per gli utenti, l’obsolescenza dei computer nonché la mancanza di climatizzazione nelle sale letture.

Come è risaputo, la Giunta Bonanno si è insediata soltanto alla fine del mese di giugno di questo anno, per cui ha evidentemente ereditato tali situazioni di criticità, rispetto alle quali, però, il Sindaco si è proposto di affrontarle di petto, anche tramite la nomina di un «Esperto ai beni e alle attività culturali» nella mia persona. Per cui, mi sento davvero lusingato e in dovere di ringraziarlo non tanto per la fiducia accordatami, ma primariamente per la centralità riservata al patrimonio culturale della nostra città, nei confronti del quale dobbiamo essere unanimemente premurosi, custodendolo e valorizzandolo al contempo.

Già, con i funzionari del Comune, segnatamente con il dott. Salvatore Leonardi, ci stavamo muovendo per risolvere queste e altre criticità: così, le dico, che da prossima settimana saranno avviate le procedure per l’istallazione del WiFi gratuito per gli utenti. Contestualmente, entro il prossimo mese, si provvederà pure all’acquisto di nuovi computer per rendere la Biblioteca confacente agli standard nazionali. Più complesso appare, invece, il discorso relativo alla climatizzazione delle sale letture, in quanto l’istallazione dei condizionatori rappresenta una operazione invasiva. Essendo «Villa delle Favare» una dimora storica risulta necessario concordare un sopralluogo con gli uffici della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania. Ma, indubbiamente, sarà nostra premura risolvere anche questa problematicità. In tal senso, ci stiamo muovendo per valorizzare l’Archivio storico della città, che rappresenta la memoria della nostra comunità, ossia la memoria di ognuno di noi.

Ringraziando Lei e il lettore di Biancavilla Oggi per la premura dimostrata verso la nostra città, colgo l’occasione per salutarVi cordialmente.

ANTONIO MURSIA, esperto del Sindaco in «Beni e attività culturali»

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Sos dal plesso “Don Bosco”: tettoia pericolante e rischio processionaria

Le mamme degli alunni si rivolgono a “Biancavilla Oggi” per chiedere al Comune di intervenire

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«Si stanno aprendo i nidi della processionaria, insetto che è presente in tutti gli spazi della scuola “San Giovanni Bosco” di Biancavilla. I bambini, purtroppo, inavvertitamente la calpestano. Sappiamo bene quali siano i rischi per le vie respiratorie. Già alcuni bambini si sono sentiti male. Un problema che esiste da sempre in questo plesso. È stata effettuata la derattizzazione, ma non abbiamo visto ratti. È prioritario pulire gli spazi ed intervenire sugli alberi per eliminare, invece, il pericoloso insetto».

A rivolgersi a Biancavilla Oggi è Filippa D’Oca, una rappresentante dei genitori, che sollecita il Comune a fare un sopralluogo nel plesso “San Giovanni Bosco” e prendere le misure necessarie.

Quello della processionaria non è l’unico problema che viene evidenziato e che, peraltro, riguarda anche altri istituti scolastici, piazze e spazi pubblici di Biancavilla. I genitori degli alunni lamentano anche la tettoia pericolante in coincidenza del cancello di ingresso.

«Abbiamo fatto diverse segnalazioni, anche perché quando piove, dalla tettoia gocciola acqua: prima o poi verrà giù», evidenzia la signora D’Oca. «Visto che il Comune non ci ascolta, magari attraverso Biancavilla Oggi e i vostri canali social, può decidersi di agire».

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Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo

Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»

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© Foto Biancavilla Oggi

Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.

Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.

È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.

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