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I solleciti della Chiesa di Biancavilla, cosa dicono i candidati a sindaco?

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L’inciviltà e la povertà presenti a Biancavilla, l’urgenza di intervenire con politiche rivolte a famiglie, giovani ed anziani. La Chiesa locale, con il documento sottoscritto da tutti i preti, ha sollecitato la politica ad intervenire sulle emergenze sociali esistenti.

Lo ha fatto rivolgendosi ai candidati a sindaco e al Consiglio Comunale, impegnati nella tornata elettorale per le Amministrative del 10 giugno. Un appello e un’agenda, quella della comunità ecclesiastica biancavillese, che dovrà trovare risposta nell’azione della nuova classe politica, che uscirà dalle urne. Il documento crea discussioni e dibattito.

A cominciare dai diretti interessati, i candidati a sindaco. A rispondere, all’appello del clero sono stati tutti e tre. Antonio Bonanno, Marco Vinicio Mastrocola e Carmelo Mignemi ci hanno fatto pervenire le loro riflessioni.

Bonanno: «Una conferenza su povertà ed emergenza educativa»

«Ciascuno di noi –sottolinea Bonanno– è a conoscenza di questi problemi ed ha il dovere di intervenire con i mezzi intellettuali e materiali che ha a disposizione. Il quadro che emerge è disarmante: ma è l’esatta fotografia del momento. Nel programma che presento ai cittadini elettori questi problemi sono messi in primo piano. L’impegno mio e dei miei collaboratori sarà quello di affrontarli con la tenacia e la costanza che essi meritano».

In quest’ottica, Bonanno annuncia l’organizzazione –in caso di elezione– di una Conferenza sull’emergenza educativa e sulla povertà con il coinvolgimento di istituzioni scolastiche, Asp, associazionismo, università, imprese ed ovviamente le parrocchie.

«Insieme studieremo –specifica il candidato– ogni aspetto ed ogni dinamica dei problemi e metteremo a frutto le soluzioni in grado di lenirli se non risolverli. C’è da ridare fiducia a una città smembrata, c’è da indicare un cammino anche sul fronte del decoro urbano al quale tengo in particolare modo. Per riuscire nell’impresa è necessario che alle parole seguano fatti decisivi e strutturali. Altrimenti, sarà difficile vivere con la coscienza pulita e da veri biancavillesi».

Mastrocola: «Siamo al degrado sociale, arginato solo dalle parrocchie»

Le sollecitazioni della Chiesa cattolica biancavillese trovano pure la disponibilità del candidato del Movimento 5 Stelle, marco Vinicio Mastrocola, che ricorda come nel suo programma vi siano diversi punti combacianti con le questioni poste dai sacerdoti. “Ripristinare la normalità a Biancavilla”, erano state non a caso le sue parole, all’incontro di presentazione della sua candidatura.

«Purtroppo oggi viviamo in un paese -riflette Mastrocola- dove il controllo del territorio appare del tutto assente, dove la politica sembra aver dimenticato il suo dovere di garantire il normale rispetto delle regole del vivere civile. Naturalmente leggiamo di programmi politici pieni di grandi promesse per cambiare tutto, ma la domanda che sorge spontanea è: perché nulla è stato fatto fino ad oggi in questa direzione, perché è stato permesso che si arrivasse ad una forma simile di degrado sociale?».

«Semmai, un argine a questa anarchia -riconosce Mastrocola- è stato portato avanti dalle diverse associazioni (specie quelle religiose), che in molti casi si sono sostituite alle politiche sociali, fornendo ai giovani momenti di aggregazione e quindi modelli positivi. È per questa ragione che, in qualità di primo cittadino, fornirò ogni possibile sostegno a tutte quelle associazioni il cui fine (dimostrato) sarà indirizzato allo sviluppo sociale ed al sostegno delle famiglie in stato di indigenza, verso le quali dirotterò ogni fondo disponibile per fornire loro assistenza».

Mignemi: «Ci vuole una “pacificazione sociale” per Biancavilla»

I punti indicati dai sacerdoti biancavillesi hanno suscitato anche l’intervento di Carmelo Mignemi. «L’Amministrazione che verrà -afferma in un comunicato stampa- deve puntare su questi aspetti, perché è qui che si gioca il futuro di una comunità che non vuole arrendersi. Per la mia storia professionale, entro spesso a contatto con la sofferenza della gente ma leggo negli occhi pure tanta speranza che dà quella dose di carica necessaria per affrontare la quotidianità».

«Il nostro progetto -evidenzia Mignemi- è espressione del tessuto sociale, ciascuno dei 10 impegni che abbiamo sottolineato – molti dei quali perfettamente in linea con quanto indicato dal clero biancavillese – sono aspetti possibile, concretamente realizzabili. Con l’aiuto di tutti, con la partecipazione attiva di chi non si arrende alle difficoltà».

Infine, un auspicio viene espresso da parte di Mignemi: «Io sono del parere che occorra una fase di “pacificazione sociale” nella nostra città, dove le contrapposizioni politiche non diano luogo solo e soltanto a polemiche vuote e sterili, ma al contrario, nel rispetto dei diversi punti di vista, ciascuno dovrà fare la propria parte verso l’unico obiettivo: la crescita di Biancavilla».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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