Scuola
Libri gratis a chi ha basso reddito: passa la linea di “Giovani in azione”


Il gruppo dirigente dell’associazione “Giovani in azione”
Settemila euro per l’acquisto di libri di testo delle scuole medie, da destinare poi in comodato d’uso gratuito ai nuclei familiari percettori di basso reddito. La misura è contenuta nel bilancio appena approvato dal Consiglio Comunale. Un provvedimento votato all’unanimità su proposta dei gruppi di Centrodestra, che hanno portato in Aula una battaglia dell’associazione “Giovani in Azione”.
«Si tratta -si legge in un comunicato dell’associazione- in primo luogo di una vittoria per l’intera collettività biancavillese, un’affermazione forte del diritto allo studio e una grande manifestazione di solidarietà sociale».
Soddisfazione da parte del consigliere comunale Mauro Mursia, che, insieme ai consiglieri Ada Vasta e Fabrizio Portale, hanno portato in Aula l’emendamento
«Ho sposato sin dal principio questa battaglia dell’associazione Giovani in Azione -spiega Mursia- sono pienamente soddisfatto che il Consiglio nella sua totalità abbia approvato la nostra proposta».
Angelo D’Urso dell’associazione “Giovani in azione” ringrazia i consiglieri Mursia, Portale e Vasta e l’intero consiglio comunale «per non essersi fatto sfuggire la grande occasione di tutela della collettività verso la quale hanno fortemente creduto e che oggi vedono fieramente realizzata. Grazie all’approvazione di questo emendamento sarà tutelato il diritto allo studio dei nostri ragazzi e finalmente dal prossimo anno le famiglie economicamente disagiate non dovranno più scegliere se far fronte alle spese di prima necessità o acquistare i libri».
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Scuola
La forza di centinaia di studenti per abbattere il muro dell’omertà
Installata in via San Placido una “buca delle lettere anonime” per segnalare atti di illegalità

“Abbattiamo il muro dell’omertà e del silenzio”. Con questo slogan, centinaia di studenti hanno animato la “Giornata della legalità biancavillese”, promossa dall’associazione antiracket “Rete per la legalità” e dall’Arcidiocesi di Catania. Il raduno è avvenuto presso il Piccolo seminario di via San Placido.
Sono intervenuti l’arcivescovo Luigi Renna, Eugenio Di Francesco (Rete per la legalità) e il sindaco Antonio Bonanno.
«Ho dato il mio contributo spiegando che la mia amministrazione – ha detto il primo cittadino – ha sempre scelto di andare a testa alta e costituirsi parte civile nei processi che riguardano la criminalità mafiosa e per i quali si ritiene che l’immagine di tutta la città sia danneggiata. La nostra scelta di campo è “né complicità né indifferenza” e i cittadini lo sanno bene».
All’ingresso del Piccolo seminario è stata installata la “Buca Lettere Anonime”, che può essere utilizzata per segnalare atti di illegalità. Poi, una “Marcia della Legalità e della Libertà” si è mossa fino a raggiungere piazza Roma.
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