Scuola
«I pericoli di Internet», a scuola la lezione di La Bella
di Vittorio Fiorenza
«I pericoli della rete: navigare sicuri nel Web». All’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” di Biancavilla, i piccoli alunni hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni e gli inviti alla prudenza di Marcello La Bella, dirigente della polizia postale.
Internet è una grande risorsa, ma bisogna fare attenzione ai rischi di adescamento, incontri di pedofili, furto di identità, bullismo.
«Internet –ha ricordato La Bella– è un mondo “parallelo”, fonte di informazioni, di relazioni sociali, di crescita culturale ma anche , come nella vita reale, luogo di criminali e persone pronte ad approfittare della buona fede per ingannare il prossimo».
L’incontro all’istituto biancavillese diretto dal prof. Vincenzo Pappalardo si è tenuto nell’ambito del progetto di giornalismo “Scripta manent” curato dall’esperto Grazia Calanna, in collaborazione con l’insegnante Giuseppina Barone.
«Abbiamo compreso –hanno commentato Placido Battiato e Giusi Di Paola, corsiste del pon di giornalismo -.che non sappiamo mai chi si nasconde dietro un profilo e che sul web dobbiamo stare molto attenti». «Abbiamo capito che bisogna comportarsi correttamente e non bisogna, nemmeno per gioco, commettere illeciti sulla rete –commentano Angela Barbagallo ed Emanuela Currao– creando falsi profili o gruppi perseguitano soggetti più deboli».
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Cultura
“I Belvedere dell’Anima”, il maestro Antonio Presti fa tappa alla “Sturzo”
Il mecenate agli alunni della scuola di Biancavilla: «Coltiviamo la bellezza e restituiamola al territorio»
“Grande Madre Etna: i Belvedere dell’Anima”. Il progetto del maestro Antonio Presti, celebre per il suo impegno nella valorizzazione artistica e territoriale, presentato nella scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla.
Un progetto che guarda oltre il visibile. L’iniziativa, promossa dalla fondazione che porta il nome del mecenate, ha come obiettivo quello di rigenerare i luoghi simbolo del territorio etneo, trasformando i belvedere in veri e propri “bel-vedere dell’anima”. Attraverso il coinvolgimento delle scuole, il progetto mira a sensibilizzare le nuove generazioni alla bellezza del paesaggio, alla cultura e alla tutela ambientale, promuovendo una visione che va oltre il turismo di massa e abbraccia la spiritualità e il legame con la natura.
Presti ha invitato i ragazzi a riflettere sul ruolo dell’uomo nei confronti della natura e sulla necessità di un nuovo approccio culturale che valorizzi la bellezza come strumento di crescita personale e collettiva. «La grande madre Etna – ha detto Presti – ci insegna che la bellezza non è solo ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo e custodiamo. Il nostro compito è coltivare questa bellezza e restituirla al territorio».
«Onorati di essere parte del progetto»
L’appuntamento alla “Sturzo” segna l’inizio di un percorso che vedrà la scuola protagonista di un coinvolgimento attivo nel progetto. Nei prossimi mesi, gli studenti avranno l’opportunità di approfondire i temi trattati e di partecipare a visite guidate presso i belvedere selezionati.
«Si tratta di un’occasione unica per i nostri giovani, che potranno riscoprire il territorio non solo come risorsa naturale, ma – ha sottolineato la dirigente Concetta Drago – come parte integrante della loro identità culturale. Siamo onorati di essere parte di un’iniziativa che lascia un segno profondo nelle coscienze di chi vi partecipa».
La presentazione del progetto ha visto la partecipazione dell’assessore comunale all’Istruzione, Vincenzo Randazzo, di Filadelfio Grasso, pedagogista, autore di varie pubblicazioni e collaboratore di Biancavilla Oggi, e di Enzo Meccia, presidente dell’associazione SiciliAntica.
«Il nostro territorio ai piedi della Montagna ci parla di resilienza, ci educa a rialzarci dopo ogni caduta e ogni difficoltà – ha detto Filadelfio Grasso – come nel 1669 quando la disastrosa colata lavica distrusse 17 paesi etnei. Ma la forza e la tenacia dei nostri conterranei hanno saputo trarre da quel fuoco solidificato la pietra per edificare le proprie case e i propri paesi ancora più belli e maestosi».
Meccia ha parlato dei mulini ad acqua, delle fontane e delle tante bellezze del nostro paese che ormai stanno scomparendo.
L’incontro si è concluso con un vivace dibattito tra gli studenti e il Maestro Presti. Iniziativa resa possibile da Martina Migliorini e dai referenti di istituto, Giovanni D’Alì e Concita Asero: «Ancora una volta cultura, educazione e territorio possono intrecciarsi per generare bellezza e consapevolezza».
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