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Cronaca

Branco di randagi sbrana meticcio sotto gli occhi del proprietario

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Un branco di cani, almeno una decina, tra cui un pitbull, ha accerchiato un biancavillese che stava portando a passeggio il suo cagnolino e ha sferrato l’aggressione. L’uomo è riuscito a scappare e rifugiarsi a casa. Per il suo meticcio di piccola taglia, non c’è stato nulla da fare: è stato sbranato e ucciso.

È successo nell’area attigua al cantiere del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla. La vicenda è stata raccontata dall’emittente Video Star.

Il protagonista dell’episodio: «Io sono riuscito a scappare, appena ho visto il branco di randagi, ma il mio cane non ce l’ha fatta. Non c’è stato nulla da fare. Teniamo conto che tra una settimana comincia la scuola, questo è un posto frequentato da bambini e persone che vengono a fare fisioterapia nella vicina struttura sanitaria e siamo a due passi dall’ospedale. Come dobbiamo comportarci di fronte a questo problema? Il branco di cani staziona qui, difficilmente va via, probabilmente perché attratto dai bidoni della spazzatura. Abbiamo segnalato la cosa ai vigili urbani e al sindaco, tutto protocollato: aspettiamo che si facciano sentire».

Resta la tristezza per il povero animale sbranato. E pensare che era stato trovato e salvato in autostrada. Era stato adottato da una famiglia affettuosa. Poi, l’atroce destino.

E su Facebook, c’è chi esprime preoccupazione: «Tutte le sere per me è un problema ritirarmi perché si mettono sempre almeno 10 cani nella rotonda dell’ospedale ed è l’unica strada che posso fare per ritornare a casa». Aggiunge un altro utente: «Nella mia zona, a causa dei cani randagi, ho visto squartare il gatto della mia vicina. Una cosa impressionante vedere come due cani hanno ucciso quel povero gatto. E se avessero attaccato un bambino?». Un altro ancora scrive sconfortato: «Più di un anno fa ho scritto al sindaco a proposito di questo argomento, non ho avuto risposta».

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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