Scuola
Bullismo e cyberbullismo, l’Ipsia affronta la sfida con le esperte dell’Asp
Studenti e personale scolastico incontrano l’unità “Dipendenze patologiche” dell’azienda sanitaria
La cultura del rispetto e la prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile. Temi su cui l’Ipsia “Efesto” di Biancavilla ha offerto un’occasione di riflessione ai propri studenti. Un’iniziativa che ha coinvolto l’Unità Operativa Complessa “Dipendenze Patologiche” dell’Asp di Catania, con le sedi territoriali di Adrano e Bronte.
Un incontro formativo e informativo con un focus sul bullismo e il cyberbullismo, fenomeni che rappresentano una crescente sfida per le istituzioni scolastiche. A guidare la sessione di approfondimento due figure esperte: la dott.ssa Antonella Longhitano e la dott.ssa Michela Ferlito.
Le professioniste hanno messo a disposizione la loro competenza per analizzare e approfondire i molteplici aspetti psicologici e sociali legati al bullismo e al cyberbullismo. Agli studenti, al personale scolastico e ai partecipanti forniti gli strumenti per riconoscere, prevenire e intervenire in modo efficace.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio quadro di azioni volte a sensibilizzare la comunità sull’importanza di costruire un ambiente scolastico e sociale inclusivo e sicuro. L’obiettivo primario è educare al rispetto reciproco e contrastare con determinazione ogni forma di prevaricazione, sia essa fisica, verbale o veicolata attraverso gli strumenti digitali.
«L’adesione a questo progetto – si legge in una nota dell’istituto biancavillese – segna un passo significativo nella lotta ai fenomeni di devianza giovanile, dimostrando l’impegno congiunto per il benessere e la crescita sana delle nuove generazioni».
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Scuola
Alla Settimana della musica di Paternò il coro della “Sturzo” di Biancavilla
Applausi e apprezzamenti rivolti agli alunni, esibitisi con un repertorio vario per stile e cultura
La XVIII Settimana della Musica, organizzata dall’associazione musicale culturale coro polifonico “Sturm und drang” e orchestra da camera “L’Estro armonico” di Paternò, ha offerto al pubblico un nuovo appuntamento con il Concerto Ceciliano, ospitato nella chiesa SS. Annunziata dell’ex monastero di Paternò. Tra i protagonisti della serata, anche il coro di voci bianche “Voci in Armonia” dell’Istituto comprensivo “Don Bosco–Sturzo” di Biancavilla, diretto e accompagnato al pianoforte dal maestro Salvatore Coniglio.
La giovane formazione corale, composta da alunni di scuola media, ha presentato quattro brani di repertori differenti per lingua, stile e provenienza culturale. Tutti hanno dato prova di una preparazione accurata e di una sorprendente maturità espressiva. L’esibizione si è aperta con “Vois sur ton chemin” di Bruno Coulais, celebre pagina dal forte impatto emotivo. A seguire, il coro ha proposto lo spiritual “Joshua” nell’arrangiamento di K. Shaw, interpretato con energia ritmica e coinvolgimento dei giovani cantori.
Il programma ha poi condotto il pubblico verso tradizioni popolari europee e africane: la melodia francese “J’entends les moulins” e il canto zulu “Siyahamba”. In entrambi i brani, il coro ha saputo valorizzare il carattere tipico delle composizioni, alternando delicatezza e vivacità.
La performance delle “Voci in Armonia” ha rappresentato uno dei momenti più apprezzati del concerto, grazie anche al maestro Coniglio nella valorizzazione dei timbri vocali nell’esecuzione di brani appartenenti a culture musicali diverse.
In un contesto che ha visto alternarsi ensemble strumentali e cori polifonici di livello, il coro dell’istituto biancavillese ha confermato la centralità della formazione musicale, dimostrando come la scuola possa essere un laboratorio privilegiato di educazione artistica e crescita personale. Applausi e apprezzamenti finali per i giovani coristi biancavillesi, protagonisti di una serata dedicata alla musica come linguaggio universale.
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Scuola
Gli studenti dell’Ipsia di Biancavilla a Librino con il maestro Antonio Presti
Alunni immersi in quel grande laboratorio culturale che ha generato rigenerazione e bellezza
Questa è la Biancavilla che ci piace
Nell’ambito del progetto “Grande Madre Etna”, gli studenti dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla hanno partecipato alla seconda uscita didattica, raggiungendo Librino per conoscere da vicino uno dei più significativi esempi di rigenerazione urbana contemporanea. Affiancati da una figura specializzata messa a disposizione dalla Fondazione Fiumara d’Arte, gli alunni si sono immersi nel grande laboratorio culturale ideato dal maestro Antonio Presti, promotore di un modello di comunità fondato sulla bellezza, sulla creatività e sulla responsabilità civile.
Librino, troppo spesso associato a narrazioni negative, si è rivelato agli studenti come uno spazio vivo e in trasformazione, grazie al coinvolgimento dei cittadini, delle scuole e degli artisti che hanno contribuito a creare un autentico museo a cielo aperto. Dalla “Porta della Bellezza e delle Farfalle”” alle opere monumentali disseminate nel quartiere, ogni intervento racconta una storia di riscatto e partecipazione.
Durante la visita, gli studenti hanno avuto l’opportunità di dialogare con il maestro Presti, che ha condiviso con loro la sua visione etica ed estetica: la bellezza come atto di resistenza, come scelta di libertà e come strumento per combattere le nuove forme di alienazione, tra cui la sempre più diffusa schiavitù digitale. Presti ha invitato i ragazzi a riflettere sull’uso consapevole della tecnologia e sulla necessità di recuperare spazi e tempi dedicati alle relazioni autentiche, alla creatività e alla cura del territorio.
Un sogno, da Librino a Biancavilla
“Quale bellezza – dunque- salverà il mondo?”. Una bellezza che non è semplice estetica, ma responsabilità, consapevolezza e capacità di costruire comunità. E per costruire ci vogliono soprattutto dei bravi “artigiani” sapienti e forti come il grande Efesto!
I ragazzi, ispirati dall’esperienza, hanno iniziato spontaneamente a immaginare come applicare questi insegnamenti a Biancavilla. Sognano una città capace di migliorarsi anche grazie “all’educazione alla bellezza”. Si sogna un futuro dove la bellezza non sia un privilegio, ma un bene comune da costruire insieme. Antonio Presti, instancabilmente, è stato fra i ragazzi per ricordare loro di non smettere mai di sognare… e sognare genera bellezza… una bellezza tangibile… e che a Librino… è sotto gli occhi di tutti.
La visita a Librino non si è rivelata, dunque, solamente un momento di scoperta artistica, ma anche un’occasione per accendere nei ragazzi il desiderio di diventare protagonisti del cambiamento, portatori di una bellezza che educa, che unisce e che può davvero trasformare i luoghi.
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