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Chiesa

“Cascata da tila”, in due parrocchie di Biancavilla nuovi teli per la Pasqua

Immagini sacre di moderna fattura nelle chiese dell’Annunziata e del Santissimo Salvatore

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La “cascata da tila” fa parte della tradizione della Pasqua e a Biancavilla alcune parrocchie ripetono ogni anno il suggestivo appuntamento. Le novità riguardano la chiesa dell’Annunziata e quella del Santissimo Salvatore, dove vi saranno tele di nuova fattura.

In particolare, all’Annunziata si può ammirare già la nuova e grande tela, che si farà cadere a terra durante la Veglia Pasquale per svelare Cristo Risorto. L’immagine si rifà ad una litografia ottocentesca, ma la realizzazione segue una tecnologia moderna.

«In trent’anni di esperienza – dice la titolare, Angela Gagliano – in tante occasioni abbiamo realizzato teli oscuranti, come quelli per le scenografie dei teatri, ma per una chiesa è la prima volta. La tela dell’Annunziata di Biancavilla è un unico pezzo, quindi non diverse parti unite tra loro. Misura 4.90 metri per 6.30, più le asole».

«Quest’anno – sottolinea il parroco, don Giosuè Messina – abbiamo il piacere di contemplare l’immagine della deposizione dalla Croce in questo nuovo telo quaresimale. L’immagine in stampa è una rielaborazione di una litografia di fine Ottocento, rinnovata nei colori e nella grafica. Questa sostituisce la precedente tela dipinta, che si presentava in più punti usurata dal tempo».

La tela della parrocchia del Santissimo Salvatore è in corso di realizzazione, sempre a cura dell’azienda paternese. «Avrà – specifica Gagliano – uno stile moderno e maggiormente colorato, per armonizzarsi con l’architettura contemporanea dell’edificio sacro».

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Chiesa

Giubileo delle confraternite, in 80 da Biancavilla per l’insediamento del Papa

Delegazioni di cinque congregazioni: sono state le più numerose provenienti dalla diocesi di Catania

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C’è chi, a Roma, ha portato il medaglione. Altri sono andati con il proprio abito tradizionale. Segni distintivi, che esprimono appartenenza e identità culturale, oltre che fede religiosa.

Da Biancavilla sono andati in 80 a Roma per partecipare al Giubileo delle confraternite. Un folto gruppo, il più numeroso partito dall’Arcidiocesi di Catania. I biancavillesi che hanno preso parte al pellegrinaggio appartengono alle confraternite del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Mercede, di San Giuseppe e dell’Idria.

Arrivati venerdì a Roma, i gruppi hanno partecipato al pellegrinaggio verso la porta santa, aperta da Papa Francesco la scorsa notte di Natale. Quindi, la processione monumentale tra il Colosseo ed il Circo Massimo con la partecipazione delle più importanti confraternita provenienti da tutto il mondo. E poi, la partecipazione alla messa di insediamento di Papa Leone XIV in piazza San Pietro.

Un’occasione, dunque, per queste realtà associative, di vivere il Giubileo come un momento di comunione ecclesiale con l’opportunità di rinnovare il loro impegno nella fede e nel servizio. Le confraternite hanno testimoniato così la ricchezza della pietà popolare e la vitalità di una fede che ha attraversato i secoli.

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Chiesa

Eletto Papa Leone XIV, le campane suonano a festa nella basilica pontificia

Il titolo alla chiesa madre di Biancavilla fu conferito nel 1970 da Paolo VI con propria bolla

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La Chiesa cattolica ha eletto il Papa: è l’americano Robert Francis Prevost, che ha preso il nome di Leone XIV. In coincidenza con la fumata bianca, a Biancavilla campane a festa in chiesa madre, che è anche basilica pontificia (oltre che Collegiata e Santuario). Un dettaglio che la lega direttamente al Papa.

Il titolo di “basilica minore pontificia” risale al 1970: un riconoscimento avuto con bolla “In Sanctissimam Cristi Matrem” di Papa Paolo VI. Un titolo speciale che in genere si dà per importanza storica, spirituale o architettonico e che implica un legame particolare con il Papa.

Le basiliche pontificie hanno il privilegio di esporre simboli come il padiglione papale, il tintinnabulum (campanella processionale), lo stemma papale e talvolta la concessione di indulgenze speciali.

Dopo la morte di Bergoglio, all’esterno della chiesa biancavillese era stato rimosso l’ovale con lo stemma araldico di Papa Francesco. Un segno della sede apostolica vacante. Si attende ora che venga esposto lo stemma del nuovo pontefice.  

Su Leone XIV si concentrano attese e speranze dei fedeli cattolici. A farsi interprete di questi sentimenti il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno: «Accogliamo con gioia e speranza l’elezione di Papa Leone XIV. In un tempo segnato da divisioni e incertezze, la sua figura rappresenta un richiamo universale ai valori della pace, della solidarietà e della fraternità. A nome dell’intera comunità di Biancavilla, esprimo l’augurio che il suo pontificato possa essere fonte di serenità e guida spirituale per il mondo intero».

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