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Chiesa

“Radici e futuro”, salesiani in festa per i 100 anni di storia delle Ex Allieve

Serie di eventi culturali e liturgici per celebrare un secolo di vita associativa al servizio di Biancavilla

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Un secolo di presenza educativa e testimonianza cristiana: mercoledì 4 giugno 2025 una giornata di eventi tra memoria, riflessione e spiritualità. “100 anni di storia… Radici e Futuro”. È questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’Unione Ex Allieve Salesiane di Biancavilla per celebrare il traguardo di vita associativa a Biancavilla. Prevista una serie di iniziative, articolata in momenti culturali e liturgici.

Primo appuntamento alle ore 16:30 presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di via Mongibello con l’apertura della mostra fotografica “Sull’onda del ricordo”, curata da Antonio Alessandro Marino Zappalà: un percorso visivo nella memoria collettiva delle ex allieve, testimoniando volti, luoghi ed esperienze del cammino salesiano a Biancavilla.

A seguire, alle ore 17:00, serie di interventi, moderati da Salvuccio Furnari. Porteranno i saluti Sr. Ausilia Mastrella, direttrice dell’Istituto FMA, e Santina Polizzi, presidente dell’Unione Ex Allieve. Dopo la proiezione di un video rievocativo, prenderanno la parola padre Ambrogio Monforte, assistente spirituale dell’Unione, e Sr. Angela Maria Maccioni, ispettrice FMA di Sicilia. A concludere il momento sarà l’intermezzo musicale offerto da Giuseppe Marchese.

Alle 18:30 è prevista la processione verso la basilica di Biancavilla, dove si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da don Domenico Saraniti, ispettore dei Salesiani di Sicilia. La liturgia sarà animata dalle stesse Ex Allieve Salesiane, con i canti a cura dell’associazione giovanile “D.B. Friends”.

L’iniziativa rappresenta non solo una celebrazione del passato, ma anche uno slancio verso il futuro: nel segno dell’identità salesiana, della solidarietà e del servizio educativo alla comunità. Un momento di memoria viva e condivisa che rinsalda il legame profondo tra l’Istituto e la città di Biancavilla.

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Chiesa

Ex Allieve salesiane, da un secolo presenti e impegnate per Biancavilla

La presidente Santina Polizzi: «Siamo in 50 in vari ambiti, oratorio, dopo scuola, opere di carità»

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Era il 1925. La Grande Guerra era finita da appena sette anni lasciando strascichi di povertà e dolore. Biancavilla contava meno di ventimila abitanti in un mucchio di case affacciate su strade in terra battuta. Negli anni della vittoria del Partito Popolare, che precedettero il Fascismo, il nostro paese vedeva la realizzazione del primo edificio scolastico e l’apertura delle scuole di Avviamento professionale.

Gli uomini andavano presto a lavorare al mattino, a volte mancavano da casa intere settimane. Portavano il pane. E le donne? Le donne lavoravano anche più dei “maschi di casa”: crescevano i figli, accudivano i familiari più fragili, tenevano su la casa e le relazioni tra i parenti, spesso con enormi sacrifici. Le donne riuscivano in quegli anni difficili anche a investire qualche spicciolo messo di lato e depositato nella Cassa Rurale San Placido. Molte di quelle donne, soprattutto giovani e adolescenti, avevano da qualche anno imparato a frequentare “i surelli”, le Salesiane arrivate a Biancavilla nel 1906 seguendo il carisma di san Giovanni Bosco e che fin da subito avevano iniziato la loro opera.

Tante le ragazze che, col permesso – e anche la diffidenza di qualche familiare – si impegnavano nelle attività proposte dalle suore. Il ricamo e il cucito erano le principali, ma non possiamo scordare le lezioni e i laboratori di “economia domestica”, le nozioni di igiene e di pronto soccorso. Attività che per la prima volta venivano svolte fuori dalle mura casalinghe. A tutto questo si univa l’attività di apostolato e di preghiera, di formazione e di carità verso i bisognosi, prime fra tutte le orfanelle e i bambini poveri che in quell’istituto trovavano asilo e cura. Un’opera quasi tutta al femminile.

Rosaria Cuscunà e il primo nucleo di ex allieve

Nel 1925, come si diceva, grazie a Rosaria Cuscunà, biancavillese poi consacratasi come suora, nacque il primo nucleo di Ex Allieve Salesiane: donne che avevano frequentato una delle attività o che erano state assistite dall’istituto e che desideravano continuare un cammino di missione e spiritualità all’interno della famiglia salesiana.

E da allora non si sono mai fermate. In cento anni hanno fatto tanto per affermare e fare crescere il “trinomio” del sistema preventivo di don Bosco: Ragione, Amorevolezza e Religione, traducendolo nei valori umani di dignità, fede e solidarietà verso ogni persona.

«Oggi siamo una cinquantina di iscritte – riferisce l’attuale presidente Santina Polizzi – anche se a frequentare gli incontri siamo molte di meno. A noi fanno riferimento anche alcune socie di Adrano. Le Ex Allieve, assieme alle suore, ai Cooperatori e ai tanti volontari, curano le attività dell’oratorio in istituto, il dopo scuola, fanno assistenza e sono impegnate in molteplici opere di carità sia in Istituto e sia anche nelle parrocchie».

Ogni ex allieva partecipa alla missione educativa dell’Istituto, si impegna oggi più che mai per la promozione della donna e la difesa della vita e dei diritti umani. Collabora con organismi civili ed ecclesiali sul territorio, operando attivamente in diversi ambiti: dalla famiglia all’ambiente di lavoro, dal mondo politico e sociale alla scuola e al tempo libero.

«Ci impegniamo con le suore a svolgere le varie attività che ideiamo e portiamo avanti insieme. Ma operiamo –continua la Polizzi – soprattutto nelle nostre famiglie e nelle parrocchie. Ci incontriamo con il nostro assistente due volte al mese, organizziamo periodici ritiri, pellegrinaggi e altre manifestazioni secondo lo spirito di don Bosco».

Crisi di adesioni, impegno continuo

È vero pure che da tempo, seguendo una globale secolarizzazione e un considerevole declino dell’influenza religiosa nella società e nella vita pubblica, anche l’associazione ex allieve di Biancavilla vive una crisi soprattutto nelle nuove adesioni.

«È ormai assodato che i giovani sempre in cerca di novità e a volte di emozioni effimere, cerchino altri ambiti dove socializzare e impegnarsi», afferma don Ambrogio Monforte, che dal 2011 è l’assistente spirituale dell’Associazione Ex Allieve di Biancavilla. «In questi ultimi anni – conclude – stiamo cercando, assieme alla presidente, di sensibilizzare le fasce giovanili all’impegno secondo il carisma salesiano, con l’iscrizione al nostro gruppo che comunque è uno dei più numerosi della provincia. Speriamo che questi semi possano attecchire e dare frutti nuovi così come è stato in questi cento anni».

Don Bosco e madre Mazzarello come modelli

L’associazione, in sinergia con le altre presenti nel territorio nazionale, si arricchisce continuamente degli elementi carismatici provenienti dal sistema preventivo di don Bosco e di madre Mazzarello, che oggi si ripropone come un programma di educazione integrale, rispondente alle più autentiche aspirazioni della persona: la ricerca della verità, il bisogno di Dio e l’apertura alla relazione.

Questi principi, radicati nella tradizione, continuano a guidare e a ispirare le nuove generazioni verso un cammino di crescita umana e spirituale, mantenendo vivo il senso di comunità e di speranza nel domani.

In un mondo in continuo cambiamento, la storia delle Ex allieve di Biancavilla dimostra che i valori di fede, solidarietà e impegno civile sono più attuali che mai. La testimonianza di queste donne, che hanno lavorato per un secolo alla crescita umana e spirituale della comunità, ci ricorda che il vero cambiamento parte da chi sceglie di fare la differenza, un gesto alla volta. Un esempio concreto di come il passato possa ispirare un futuro di speranza e impegno condiviso.

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Chiesa

All’Idria due giornate di fede con il reliquiario della Madonna delle Lacrime

Celebrazione solenne con il vescovo per la benedizione della nuova mensa e del nuovo ambone

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La parrocchia dell’Idria di Biancavilla, guidata da padre Giovambattista Zappalà, si prepara a vivere un evento di fede e spiritualità. Lo farà con la presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Le celebrazioni, in occasione della solennità dell’Odigitria, si svolgeranno nelle giornate di lunedì 9 e martedì 10 giugno, proponendo un ricco programma liturgico e comunitario.

Il momento più solenne sarà la Santa Messa del 9 giugno alle ore 19.00, presieduta da mons. Luigi Renna, arcivescovo della diocesi di Catania. Durante la celebrazione eucaristica, benedizione della nuova nensa e del nuovo ambone, segno di rinnovamento e decoro liturgico per la chiesa parrocchiale. Al termine, proiezione di un video-documento sulla Lacrimazione, che richiama l’evento prodigioso avvenuto a Siracusa nel 1953. Seguirà una veglia di preghiera animata dal Gruppo Coppie parrocchiale.

Il programma prosegue il mattino seguente con la celebrazione delle Lodi e la messa con il rito dell’unzione degli infermi, seguita dalla proiezione del video-documento.

Alle ore 12.00 prevista una visita del reliquiario alla casa-famiglia “Villa Madonna di Fatima” in viale Cristoforo Colombo. Alle ore 17.00, l’incontro con i giovani della parrocchia e degli oratori del territorio sarà arricchito da un momento di preghiera guidato da un sacerdote del Santuario di Siracusa.

La Confraternita Santa Maria dell’Idria animerà il rosario meditato delle 18.15, mentre la messa delle 19.00 sarà presieduta da don Aurelio Russo, rettore del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa.

Un evento che si preannuncia, secondo i fedeli, come un’esperienza intensa di preghiera, incontro e spiritualità, fortemente sentita dalla comunità parrocchiale di Biancavilla, che rinnova così il suo legame con la tradizione e la devozione mariana.

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