Fuori città
Un’orchestra orgoglio della “Sturzo” con un 1° premio al concorso di Scicli
Alunni apprezzati per la preparazione e per la scelta di un repertorio tipico dei professionisti
L’orchestra della scuola media ad indirizzo musicale “Luigi Sturzo” di Biancavilla si è distinta al teatro Italia di Scicli, che ha ospitato il 3° Concorso Musicale Nazionale “Paolo Ferro”. La scuola biancavillese ha conquistato il primo premio. Presentato un repertorio non incline a scelte di brani popolari o di facile effetto, ma brani tratti dal repertorio sinfonico proprio delle orchestre professioniste. Gli alunni –una settantina– sono stati apprezzati per il livello di sicurezza raggiunto, per l’attenzione alla musicalità dei fraseggi, per le sfumature dinamiche e per la grinta nelle esecuzioni.
Il programma musicale ha esordito con il noto incipit del Poema Sinfonico di Richard Strauss “Così parlò Zaratustra”. A seguire, l’ouverture dall’Opera di tre soldi di Kurt Weill e l’ouverture del Lago dei cigni di Piotr I. Tchaikovsky. Poi, un brano alla sua prima esecuzione assoluta: “Borgo” del prof. Marcello Mammoliti. Conclusione con il Valzer Verdi dal Gattopardo di Nino Rota.
A dirigere l’orchestra si sono alternati i docenti di flauto e di pianoforte, Marcello Mammoliti e Salvatore Coniglio, coadiuvati dai colleghi Agata Fanzone e Edoardo Priscimone.
Nutrita la schiera di genitori e docenti che hanno accompagnato e sostenuto i giovani e provetti musicisti biancavillesi nella trasferta di questa competizione. Un appuntamento che si aggiunge alle esperienze fatte dall’indirizzo musicale della “Sturzo” in tanti anni di attività nel territorio.
La commissione del concorso ha assegnato il primo premio con punti 99/100 alla convincente e coinvolgente esibizione dell’orchestra della “Sturzo”. Il premio va ad inserirsi e ad impreziosire l’ampio curriculum della scuola. Dopo l’interruzione forzata di questi anni di pandemia, si riacquista così nuova linfa ed entusiasmo. Soddisfazione e stima manifestata dalla dirigente scolastico, Concetta Drago, e dal Dsga, Alessandra Vitanza, presenti a Scicli.
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Fuori città
Alla maratona di Chicago in gara anche l’atleta Giuseppe Motta di Biancavilla
Ha completato il percorso in 3 ore 52 minuti e 19 secondi, prossimi obiettivi Tokyo, Boston e Sidney
Questa è la Biancavilla che ci piace
L’atleta di Biancavilla, Giuseppe Motta, ha partecipato e concluso con un ottimo tempo la Chicago Marathon tenutasi negli Stati Uniti. Giuseppe Motta ha portato a termine la gara in 3 ore 52 minuti e 19 secondi, nonostante abbia accusato problematiche muscolari al 30º chilometro.
Completando questa gara è diventato l’unico atleta del comprensorio Adrano, Biancavilla, Paternò e Santa Maria di Licodia ad aver concluso quattro delle sette Major del circuito Abbott marathon, il più famoso e prestigioso al mondo.
Motta ha nel suo “palmares” oltre alla Chicago marathon le maratone di Berlino, Londra e New York e nei prossimi anni si accingerà a concludere il percorso Abbott con le maratone di Tokyo, Boston e Sidney.
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Fuori città
Tennis, Rapisarda e Di Fazio vincono il quinto torneo “Ciuri di Mungibeddu”
Evento sportivo con 50 giocatori partecipanti nel ricordo del “poeta contadino” Giuseppe Tomasello
Quando ha chiuso l’ultimo punto, Rachele Rapisarda ha alzato lo sguardo verso il cielo prima di andare ad abbracciare il compagno di squadra Marco Di Fazio. Sul campo del torneo di tennis «Ciuri di Mungibeddu» non c’era solo la vittoria della finalissima. C’era il ricordo del nonno scomparso lo scorso anno: Giuseppe Tomasello, il “poeta contadino” di Biancavilla, che ha promosso l’evento sportivo.
Rachele, portacolori del Tennis Club Adrano e reduce da un’esperienza tennistica negli Stati Uniti, e Marco Di Fazio hanno battuto in finale Matteo Cuozzo e Stefania Cusumano con il punteggio di 6-3, 6-1, conquistando la quinta edizione del torneo, da quest’anno “Memorial Giuseppe Tomasello”.
«L’anno scorso ho detto a nonno Giuseppe, che stava sempre seduto a guardare le mie partite, che un giorno avrei portato a casa questo titolo. Oggi ci sono riuscita – racconta Rachele Rapisarda a fine partita –. Nonno per me è stato un esempio: ha fondato questo torneo con la stessa passione con cui scriveva le sue poesie e le sue commedie. Mi incoraggiava sempre. Vincere qui, davanti alla mia famiglia e nel suo ricordo, ha un valore speciale che va oltre il tennis e la vittoria sportiva».
Il trofeo è stato consegnato dal sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno. Il torneo ha visto la partecipazione di circa cinquanta giocatori: tennisti amatoriali e atleti tesserati di terza categoria federale. L’organizzazione è stata curata dalla famiglia Rapisarda con il supporto tecnico dei maestri Lidia Bondor e Piero Di Fazio.
A sottolineare il legame tra sport e cultura è stato anche Vincenzo Rapisarda, genero di Giuseppe Tomasello, organizzatore e proprietario del campo di zona Vigne che ha ospitato il torneo.
«Il nome “Ciuri di Mungibeddu” – ha spiegato Vincenzo Rapisarda – nasce proprio dalla rassegna di poesie che per anni mio suocero, Giuseppe Tomasello, organizzava. Abbiamo voluto conservare questo legame per dare continuità alla sua memoria. Per noi non è solo un torneo di tennis, ma un modo per tenere vivo il suo spirito e la sua opera. Il mio ringraziamento va alla mia famiglia, a chi mi ha aiutato ad organizzare il torneo e a ricordare mio suocero».
«Uno scrigno della memoria»
Nel segno del ricordo di Giuseppe Tomasello, la serata ha visto anche la distribuzione del libro “Biancavilla in palcoscenico”, pubblicato da Nero su Bianco Edizioni.
«Giuseppe Tomasello è stato l’ultimo poeta contadino, ma – ha sottolineato Vittorio Fiorenza, a capo della casa editrice di Biancavilla – si è distinto nella scrittura di commedie dialettali. Nel volume abbiamo raccolto tutti i testi. Uno “scrigno della memoria” su usi e costumi, la parlata dialettale, la terra, la famiglia, le tensioni tra notabili e popolo, le lotte di emancipazione e riscatto sociale. Un lascito preziosissimo per la cultura popolare siciliana. E non è un caso che alcune delle commedie abbiano avuto un successo enorme, grazie anche al contributo di Turi Ventura, attore straordinario della compagnia “Quattro soldi”, scomparso vent’anni fa, che ha dato anima e corpo ai personaggi tratteggiati da Tomasello. Due figure a cui dobbiamo essere grati».
In questo senso, il sindaco Bonanno ha anticipato un’iniziativa simbolica per celebrare la memoria di figure che si sono distinte. «Abbiamo ristrutturato i locali dell’ex macello e – ha annunciato il primo cittadino – assegneremo le stanze a gruppi giovanili ed associazioni locali. Abbiamo pensato che ognuna di queste stanze sia dedicata a personalità che si sono distinte per la loro arte e creatività. Due delle stanze saranno intitolate proprio a Giuseppe Tomasello e Salvatore Ventura, in segno di riconoscimento e gratitudine per il loro impegno culturale».
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