Biancavilla siamo noi
Da Via delle Fragole lettera aperta al Comune: «Risolvete i disservizi idrici»
«Non c’è un calendario, io e mia moglie facciamo i turni per l’approvvigionamento dell’acqua a casa»


Lavoro da più di trent’anni per un’azienda di trasporto pubblico del territorio e mia moglie è insegnante nel Comune di Biancavilla. Abitiamo ormai da oltre tre decenni in via delle Fragole. Scrivo questa lettera aperta, con un po’ d’ironia, ma con la serietà dovuta all’argomento: un bene essenziale di prima necessità. Ci siamo ritrovati, da qualche tempo, io e mia moglie, nostro malgrado, a “lavorare”, quasi tutti i giorni, per il Servizio idrico cittadino.
È proprio così, visto che per poterci approvvigionare dell’acqua dobbiamo svolgere quotidianamente dei turni nel nostro garage per attivare il motore autopescante e attendere che arrivi l’acqua. Un bene primario che il nostro Comune dovrebbe fornirci per contratto, escludendo l’ausilio di qualsivoglia pompa.
Il “lavoro” viene svolto a turno, in base agli impegni, da me o da mia moglie, a tutte le ore e tutti i giorni della settimana. Infatti, non c’è (non si è ancora capito se esista) un calendario per l’erogazione dell’acqua, quando l’acqua, di norma, dovrebbe essere erogata regolarmente tutti i giorni. Naturalmente, questo “lavoro” non è assolutamente retribuito.
Anzi, ai soldi pagati per il servizio bisogna aggiungere l’esborso dovuto al surplus di energia elettrica per il funzionamento della pompa aspirante. Aggiungo che a me e a mia moglie basta e avanza il lavoro che facciamo e che di quest’altro ne faremmo volentieri a meno.
Mi rivolgo alla lucente amministrazione comunale, che, stando alle notizie quotidiane, non ha pecche e al nostro onoratissimo sindaco. Come citato precedentemente, vivo in quella zona da tanto tempo. Per un lungo periodo non abbiamo avuto questi problemi, anche se l’acqua arrivava a giorni alterni per un lasso di tempo relativo arrivava da sola. Quindi, secondo logica, è un problema che non si può addossare a gestioni precedenti.
Invito la solerte amministrazione, l’assessore al ramo e, in cima, il sindaco a dare una risposta pratica a questo problema. Da non esaudire in parole e giustificazioni sterili, ma in atti pratici e concreti: acqua corrente almeno a giorni alterni nelle nostre case. Sicuro di non aver chiesto la luna nel pozzo e di un civile impegno, confido nell’operato delle figure istituzionali sopra citate e ringrazio Biancavilla Oggi per lo spazio datomi.
ANTONIO SPEDALIERI
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Biancavilla siamo noi
Fontanelle a secco, cimitero senz’acqua a Biancavilla: disservizio per i cittadini
Una nostra lettrice ci scrive: «Mi è stato impossibile dare una pulita alla lapide dei loculi»


«Vorrei segnalare alla vostra redazione la mancanza di acqua al cimitero di Biancavilla. Noto il disservizio da parecchio tempo. Approfittando del giorno libero, sono andata al cimitero e con mia sorpresa ho visto che le fontanelle erano a secco. Impossibile mettere l’acqua ai fiori o dare una pulita alla lapide dei loculi».
Una lettrice di Biancavilla Oggi ci segnala così il disservizio idrico al cimitero. In effetti, come appurato, le fontanelle sono a secco con disappunti dei cittadini che questa domenica si sono recati a fare visita alle tombe dei propri cari. All’ingresso della cappella dell’Arciconfraternita del Sacramento, la fontana è anche divelta, a seguito di un’azione vandalica.
Dal Comune si specifica che tre settimane fa c’era stato un guasto, ma che è stato riparato. Probabile che la mancanza d’acqua sia dovuta all’abitudine di lasciare le fontanelle aperte al punto da svuotare il contenitore di 4mila litri di acqua. Di contro, si fa notare che, al di là delle cattive abitudini, ci sono rubinetti che, seppur chiusi, disperdono acqua: andrebbero riparati o sostituiti.
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Biancavilla siamo noi
«Obbligo di pulizia delle erbacce, il Comune dia l’esempio in zona Cicalisi»
Firmata l’ordinanza per prevenire gli incendi in terreni privati, ma non si dimentichino le aree pubbliche


Ho letto sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Bonanno che ha firmato «un’ordinanza che obbliga alla pulizia da erbacce e sterpaglie lungo le strade e nei terreni privati durante il periodo di grave pericolosità di incendio, dal 15 maggio al 15 ottobre». Mi sembra una cosa giusta, visto che andiamo verso l’estate e le temperature afose.
Questa attenzione che il primo cittadino chiede a tutti noi di avere, però, dovrebbe essere mostrata innanzitutto dalle istituzioni pubbliche, a cominciare proprio dal Comune di Biancavilla.
Fatta questa premessa, vorrei segnalare attraverso questo spazio di Biancavilla Oggi messo a disposizione dei lettori, lo stato in cui versa l’area di fronte al plesso di scuola elementare “San Giovanni Bosco”. Zona “Cicalisi”, per intenderci, a pochi passi dall’Ufficio Postale. Come si può notare dall’immagine che allego, l’intera area (intitolata a Melvin Jones, fondatore del Lions club international) è invasa completamente da erbacce. Mi sembra il minimo provvedere alla falciatura per questione di decoro urbano, prima ancora per prevenire incendi ad inizio estate.
Ho notato e ho apprezzato che lungo alcuni tratti dell’ex linea ferrata della Circumetnea si è provveduto a tagliare quelle erbe che avevano raggiunto anche un metro e mezzo d’altezza. Spero che si proceda in questo modo anche in altre zone di Biancavilla, come, a titolo di esempio, zona “Cicalisi”. Ne va della sicurezza e del decoro urbano.
ANTONELLA D’URSO
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