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I 6 trionfi delle squadre siciliane in Serie B

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Dal punto di vista calcistico il Mezzogiorno d’Italia ha dato poche soddisfazioni per quanto riguarda la vittoria di trofei. Ma per i tantissimi tifosi delle big del Sud questo poco importa. Ha sempre maggiormente importato l’impegno, il cuore che i giocatori mettevano nelle partite. Anzi più si pensa al passato e più vengono in mente le gesta di quei “bomber di provincia”, come vengono chiamati, che erano vere e proprie bandiere di squadre come Palermo, Bari, Catania, Reggina e Messina. Proprio in Sicilia ci sono due tra le realtà calcistiche che più di tutte hanno dato soddisfazione ai propri tifosi, con vittorie importanti e memorabili. Si tratta di Palermo e Catania che nel passato hanno fatto la parte del leone in tanti stadi in giro per l’Italia. Oggi le due squadre stanno provando a ritrovare la propria identità, il Catania in Serie C, inseguendo la cadetteria e il Palermo che nonostante non occupi i primissimi posti della graduatoria, per i pronostici sulle partite di Serie B sembra assolutamente all’altezza di lottare fino alla fine per una promozione nel massimo campionato. Andiamo però a vedere proprio in Serie B quali sono stati i successi di Palermo e Catania.

Palermo

La squadra rosanero è la formazione che, specialmente negli anni 2000 ha dato le più grandi soddisfazioni agli sportivi siciliani. Ma rimanendo in tema di vittorie di Serie B il Palermo ha conquistato il primo posto della Serie Cadetta, e quindi la conseguente promozione, in 5 occasioni nella sua storia: nei campionati 1931-1932, 1947-1948, 1967-1968, 2003-2004 e 2013-2014. La prima vittoria arriva nel terzo torneo nazionale ufficialmente denominato Serie B, piazzandosi davanti a Padova e Verona. Dopo cinque anni di Serie A il Palermo retrocede e per ritrovare la massima categoria servono altri quasi dieci anni. È infatti la stagione 1947-1948 vede di nuovo la massima categoria vincendo il Girone C di Serie B, l’ultimo anno prima della riforma della Cadetteria a Girone unico. Il terzo titolo arriva esattamente vent’anni dopo in un altro campionato che portava alla transizione della riforma della Serie A con, temporaneamente, 21 squadre in Cadetteria. La stagione si era dunque chiusa con la promozione di Palermo e Pisa, che conquistarono la Serie A con due turni d’anticipo. E così arriviamo agli anni 2000, i magici anni che proiettavano i rosanero persino in Champions League, più nello specifico nella stagione 2003-2004, vincendo la Serie B con Luca Toni in testa e aprendo a un ciclo di grandi vittorie. Ciclo che finì circa 8 anni dopo ma che tentò di riaprirsi nella stagione 2013-2014, l’ultima volta che il Palermo ha vinto la Serie B davanti a Empoli, Latina e Cesena.

Catania

Diversa è la storia del Catania che a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 ha incantato i propri tifosi con piccole imprese, grandi colpi di mercato e spettacolo in mezzo al campo. La squadra etnea ha però vinto una sola volta nella sua storia la Serie B. Parliamo della stagione 1953-1954, quando raggiunse la massima categoria davanti alla Pro Patria (che aveva vinto lo spareggio contro il Cagliari). Una vittoria che fu inaspettata perché l’obiettivo di quell’anno fu quello di disputare un campionato tranquillo. Invece il Catania dominò la classifica per gran parte della stagione e raggiunse per la prima volta nella sua storia la Serie A.

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Giro di vite a Catania, le forze dell’ordine chiudono una sala scommesse

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È stata disposta la chiusura temporanea per sette giorni di un centro scommesse situato nel quartiere Librino di Catania. Il provvedimento è scaturito dopo che ripetuti controlli delle forze dell’ordine hanno accertato la presenza costante e abituale di persone con gravi precedenti penali all’interno del locale. L’intervento, notificato al gestore nei giorni scorsi, è stato adottato in applicazione della normativa vigente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, divenuta necessaria a causa del concreto rischio emerso dalle verifiche.

Può sembrare difficile immaginare come un’attività commerciale aperta al pubblico possa trasformarsi, suo malgrado, in un punto di ritrovo per individui con un passato criminale. Tuttavia, episodi come quello di Catania dimostrano che tale eventualità è reale.

Proprio questo rischio, ovvero quello di ritrovarsi inconsapevolmente a condividere gli stessi spazi con soggetti potenzialmente pericolosi, rappresenta un valido motivo per considerare con maggiore attenzione l’ambiente in cui si sceglie di passare il proprio tempo. Non c’è da stupirsi che sempre più giocatori preferiscano la sicurezza e la privacy garantite dalle piattaforme online di scommesse. Un’alternativa che elimina alla radice la possibilità di incorrere in simili frequentazioni, offrendo un’esperienza di gioco pienamente controllata.

I dettagli del provvedimento a Catania

L’operazione che ha portato alla chiusura del locale è il risultato di un’ampia attività di indagine condotta in un esteso arco temporale dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Librino”. Le verifiche sul campo hanno permesso di documentare una frequentazione non occasionale del centro scommesse da parte di diversi soggetti già noti alle forze dell’ordine. I precedenti penali di queste persone includevano reati di particolare allarme sociale, tra cui ricettazione, spaccio di stupefacenti, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Di fronte a una situazione così compromessa, e una volta terminata l’istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, è stata disposta la sospensione dell’attività per sette giorni. La base giuridica del provvedimento è l’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che conferisce all’Autorità di Pubblica Sicurezza il potere di sospendere temporaneamente le licenze commerciali quando si ravvisano pericoli per l’ordine pubblico e la sicurezza.

Un fenomeno di portata nazionale

L’episodio di Catania, tuttavia, non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di controlli e interventi che le forze dell’ordine effettuano costantemente su tutto il territorio nazionale per garantire la legalità nel settore del gioco. A Torino, ad esempio, un’articolata indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ha smantellato un’associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di scommesse, che operava da una sala a Trofarello attraverso un sofisticato sistema parallelo di piattaforme online e chat criptate.

Sempre nel capoluogo piemontese, nel quartiere di San Salvario, il questore ha sospeso per sette giorni la licenza di una sala gioco, anche in questo caso per la massiccia presenza di persone con precedenti penali e irregolari sul territorio, oltre a episodi di spaccio e aggressioni. La cronaca recente riporta anche interventi a Como, dove in una sala slot di Porlezza il gestore è stato sanzionato per aver violato le norme sul fumo, mentre a Carlazzo il titolare di un bar che raccoglieva scommesse senza alcuna autorizzazione è stato denunciato e la sua attività sospesa per cinque giorni.

Questi esempi dimostrano come l’attenzione delle autorità sia rivolta non solo a contrastare le infiltrazioni della criminalità, ma anche a sanzionare ogni tipo di violazione normativa, da quella amministrativa a quella penale, a tutela dell’intera comunità.

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Roma-Inter: un classico da scudetto tra rincorsa Nerazzurra e consolidamento Giallorosso

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Lo Stadio Olimpico si prepara a riaccendersi per una delle sfide più sentite e significative del campionato: il 18 ottobre 2025, la Roma ospiterà l’Inter per un big match valido per la settima giornata di Serie A. La posta in gioco è altissima, con implicazioni dirette per le zone nobili della classifica. La Roma, attualmente seconda, punta a difendere la sua posizione e a mantenere il ritmo della capolista, mentre l’Inter, quarta, ha l’assoluta necessità di fare bottino pieno per rientrare nella zona Champions League e accorciare le distanze in vetta.

La settimana che precede questa partita è stata scandita dagli impegni delle Nazionali, un fattore che aggiunge sempre un elemento di incertezza. Il successo finale, in un match così equilibrato, potrebbe dipendere proprio dallo stato di forma dei giocatori rientrati in extremis. Sul fronte nerazzurro, l’attenzione è tutta puntata su Ange-Yoan Bonny, il bomber che nell’ultima uscita ha sfoderato un clamoroso rating di 9.8. La sua fisicità, unita a una vena realizzativa impressionante, lo rende l’arma più pericolosa per sfondare la difesa giallorossa e capitalizzare ogni occasione da gol.

La Roma, consapevole della forza fisica avversaria, dovrà affidarsi alla tecnica e alla fantasia del suo trequartista, Matías Soulé. Con un rating di 7.9, l’argentino sarà il fulcro del gioco d’attacco giallorosso, l’uomo deputato a saltare il pressing interista e a creare superiorità numerica tra le linee. Il duello tattico si preannuncia affascinante: la solidità e l’aggressività dell’Inter contro l’estro e la rapidità di manovra della squadra di casa.

Un elemento che pesa come un macigno sulle spalle della Roma è il dato storico recente. Nelle ultime dieci sfide tra le due compagini, l’Inter ha dominato in ben otto occasioni, lasciando ai giallorossi solo due vittorie e nessun pareggio. Psicologicamente, questo trend non può essere ignorato. Tuttavia, le quote attuali raccontano una storia diversa, prefigurando un equilibrio estremo. L’Inter è indicata come leggermente favorita, anche se le quote di un successo nerazzurro e quelle di un pareggio sono molto vicine, a dimostrazione che il segno ‘X’ è un esito più che concreto. Per gli appassionati che cercano un’analisi approfondita e comparativa delle probabilità, piattaforme di riferimento come 1Red offrono dati aggiornati e utili per orientarsi, ma l’aria che si respira all’Olimpico suggerisce che sarà la tensione a dettare legge.

In campo, assisteremo a una battaglia di nervi, con entrambe le formazioni pronte a concedere poco. L’Inter cercherà di essere cinica, sfruttando la potenza di Bonny e la rapidità sulle fasce, mentre la Roma proverà a gestire il pallone con pazienza, cercando l’imbucata giusta di Soulé. Considerato l’equilibrio dei valori in campo, l’importanza del match per la classifica e il rischio di perdere terreno, è molto probabile che nessuna delle due squadre voglia esporsi eccessivamente. La previsione più sensata, in un pomeriggio che potrebbe essere dominato dalla paura di sbagliare, è un combattuto 1-1, un pareggio che scontenterebbe a metà entrambe, ma che rispecchierebbe al meglio le dinamiche di questo super classico del calcio italiano.

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