Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Istituzioni
L’ex questore Mario Finocchiaro è morto all’età di 69 anni: era di Biancavilla
Arruolatosi in polizia nel 1985, la sua è stata una lunga carriera: Mattarella lo nominò commendatore

È scomparso all’età di 69 anni l’ex questore Mario Finocchiaro, originario di Biancavilla. Nato a Catania, si era arruolato nella Polizia di Stato nel 1985, intraprendendo una lunga carriera scandita da incarichi di rilievo in diverse realtà dell’isola e del Paese.
Prestò servizio al Reparto Mobile di Palermo dal febbraio al dicembre 1986, dove fu anche alla guida della Scuola Allievi Agenti Ausiliari. Successivamente fu assegnato alla Questura di Palermo, dal dicembre 1986 al maggio 1988, ricoprendo, tra l’altro, il ruolo di dirigente dell’Ufficio Scorte.
Finocchiaro fu in forza alla Questura di Caltanissetta in tre distinti periodi, come vice dirigente della Squadra Mobile, poi dirigente della Digos e, infine, per oltre sei anni, responsabile della Squadra Mobile.
Alla Questura di Enna operò dal novembre 1990 all’agosto 1992 e, successivamente, dal dicembre 1993 al novembre 1999, inizialmente come capo di gabinetto e poi, per oltre sei anni, alla guida della Squadra Mobile.
Promosso Primo Dirigente nel 2001, tornò a Enna come vice questore vicario dal gennaio 2004 al giugno 2009. Nel luglio dello stesso anno passò alla Questura di Catania, dove rimase fino al novembre 2010 con l’incarico di capo di gabinetto del questore.
Da dicembre 2010 fu vice questore vicario a Cosenza. Il 22 maggio 2012 venne elevato a Dirigente Superiore e, nella stessa data, nominato questore di Crotone, incarico che mantenne fino all’8 settembre 2013. Dal giorno successivo assunse la guida della Questura di Agrigento. La sua carriera proseguì poi con ulteriori e lusinghieri incarichi a Crotone, Perugia e Catanzaro. Nel 2021 venne nominato commendatore dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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Istituzioni
Turisti americani in visita a Biancavilla alla scoperta delle proprie origini
Il gruppo, proveniente da New York, accolto dal sindaco: «Mi hanno chiesto se temiamo l’Etna»

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha accolto al palazzo comunale una delegazione di turisti provenienti da New York, in visita in Sicilia. Alcuni di loro, con grande emozione, hanno scoperto di avere origini biancavillesi e sono qui alla ricerca delle proprie radici, dei luoghi dei loro antenati.
Per il primo cittadino è stata una gioia riceverli nel proprio ufficio: «Abbiamo parlato – afferma Bonanno – della multiforme bellezza della nostra terra, e loro mi hanno espresso tutta la felicità e l’entusiasmo per questo viaggio. Tra le meraviglie che più li hanno incantati, l’Etna ha avuto un posto speciale».
«Mi hanno chiesto – continua il sindaco – se non abbiamo timore a vivere ai piedi di un gigante come l’Etna, capace di eruzioni spettacolari. Ho spiegato loro che, per noi, la ‘Montagna’ non è solo un vulcano: è casa, è identità. Il legame viscerale che ci unisce a lei ha sempre avuto la meglio sulla paura».
Alla fine dell’incontro, Bonanno li ha ringraziati per la visita e ho augurato loro di continuare a scoprire le meraviglie della nostra Isola, portando con sé un pezzo di Biancavilla nel cuore.
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