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In città

A Biancavilla esplode la passione per il padel: formata una squadra ambiziosa

La “Bombonera UCM” partecipa alla Coppa Italia, il presidente Arona: «Portiamo in alto il nome della città»

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Anche a Biancavilla esplode la passione per il padel. Nel nostro paese si è formata una realtà che raccoglie moltissimi appassionati o semplici curiosi. Tutti spinti dalla volontà di volersi cimentare con lo sport del momento. Parliamo della “Bombonera”, struttura a nord di Biancavilla, in contrada Picardo, che vanta già un notevole afflusso. Donne e uomini di ogni età, affascinati da questo sport.

E allora, cavalcando l’onda, i proprietari della struttura, con il presidente Giuseppe Arona (affiancato da Alfio Petralia e Placido Vercoco), hanno deciso di creare la prima squadra di padel di Biancavilla.

È Nata così la “Bombonera UCM”. Il team è capitanato da Arturo Longo e vede tra le proprie fila, come punta di diamante, lo spagnolo Agustin Romero Perez, vero lusso per la categoria. La squadra partecipa alla Coppa Italia nel girone A della provincia di Catania e affronterà realtà già collaudate, sicuramente con molta più esperienza.

Ma questo non sarà un problema, come spiega a Biancavilla Oggi proprio il presidente Arona: «Abbiamo visto il crescente successo che questo sport sta avendo a livello nazionale. Sono molto felice che anche a Biancavilla si stia creando un bel movimento. Abbiamo deciso di iscrivere la squadra alla Coppa Italia con l’obiettivo di superare il girone e confrontarci con le altre realtà siciliane».

Oltre ai già citati Longo e Romero Perez, fanno parte della squadra Salvatore Scaccianoce, Giuseppe Catalfo Giuseppe, Antonio Messina, Giuseppe Borzì e Placido Vercoco.

«Ma questo è solo l’inizio, perché –sottolinea Arona– vogliamo essere il punto di riferimento nella crescita di questo sport nel nostro paese. Vogliamo portare in alto, anche nel paddle, il nome di Biancavilla. Ovviamente abbiamo bisogno dell’aiuto dei biancavillesi. Per questo, invito gli appassionati a sostenerci nelle gare casalinghe, venendo a tifare per la squadra della nostra città».

Padel, benefici fisici e mentali

Il padel (o paddle) è una disciplina che si pratica con una racchetta a piatto solido. Per questo è simile al tennis, anche se il campo è meno della metà nelle dimensioni. Oltre all’aspetto sportivo e all’esercizio fisico per migliorare coordinamento, agilità e reattività, il padel rappresenta un’occasione di socializzazione con benefici fisici e psicologici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

La voce potente e mediterranea di Rita Botto all’Etna SoudSet di Biancavilla

Nuovo appuntamento con la rassegna alle Vigne: un’altra artista d’eccezione all’ombra del Vulcano

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© Foto di FrameOFF / Noto

È la serata di Rita Botto all’Etna SoudSet, rassegna di musica di qualità nel contesto delle Vigne di Biancavilla, sulla Sp 158 di contrada Argentieri. L’appuntamento del 2 agosto, alle ore 22, è con la cantante siciliana. Assieme a lei, Carlo Cattano al sax, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arema al contrabbasso, Ruggero Rotolo alla batteria.

Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. È la voce della donna mediterranea a raccontare storie e sentimenti di un’antica terra. Artista versatile, autodidatta, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea potente, duttile, ma anche ironica.

Nata nella barocca Catania, musicalmente esordisce a Bologna, un vero trampolino di lancio per il suo futuro artistico, dove abbraccia stili e repertori che vanno dalla musica leggera italiana a quella brasiliana, passando per i registri afroamericani del blues e del jazz.

Soltanto più tardi scopre il desiderio di dare voce ai suoni della propria lingua, il siciliano. Il calore del timbro della voce, la passionalità, quella sua maniera di mettere in scena una certa espressività teatralmente mediterranea, calzano a pennello per l’inizio di questa nuova esperienza che riguarda la canzone popolare siciliana.

Inizia così l’attività concertistica. Il 2004 è l’anno della prima tournée internazionale, ma soprattutto l’anno del vero esordio discografico con Stranizza d’amuri. Tra gli incontri artistici più significativi, quello con Carmen Consoli, i Lautari e Alfio Antico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

Turi Ventura, a vent’anni dalla morte un film ricorda l’attore dei “Quattro Soldi”

La commozione della figlia Veronica: «Ci ha lasciato una grande eredità umana, affettiva e artistica»

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Vent’anni fa usciva di scena Turi Ventura, l’attore biancavillese della compagnia “Quattro soldi”, interprete di diverse commedie dialettali di successo. Era il 2005: non era la conclusione di una rappresentazione teatrale, ma la fine prematura e improvvisa della sua vita. Aveva 46 anni, lasciava la moglie Anna Maria Messina e i figli Veronica, Jessica e Puccio. Sono loro, oggi, a rendergli omaggio.

Lo fanno, promuovendo, con la compagnia “Quattro soldi”, il film amatoriale “Dan Savvaturi u braccianti, la vendetta”. Proiezione in programma il 2 agosto, alle ore 20.30, a Villa delle Favare, messa a disposizione del Comune, a ingresso libero. È una sorta di continuo del precedente film, realizzato sei anni fa, sempre dalla compagnia “Quattro soldi”. Per l’occasione sarà proiettato anche un contributo video che sintetizza la vita artistica di Turi Ventura.

Questo nuovo film è stato possibile grazie alla collaborazione tra la famiglia Ventura e la famiglia di Vincenzo Portale, cameraman e amico autentico di Turi, che lo ha seguito in tutto il suo percorso teatrale. È stata la figlia, Jessica Portale, ad avere avuto l’idea di sistemare un copione e realizzare il film, poi scritto e riadattato assieme ai figli di Turi. Un’opera realizzata da autodidatti, ma con cuore sincero e intrisa di profondo affetto.

«Quella di Villa delle Favare vuole essere una proiezione in memoria di mio padre, che giorno 4 agosto compie vent’anni dalla sua scomparsa. La sua morte – dice a Biancavilla Oggi Veronica Ventura – ha segnato tanto dolore nella cittadinanza. Papà è ricordato da tutti: da noi figli, da mia madre e da qualsiasi persona in paese. Questa occasione vuole essere un ricordo non solo della mia famiglia, ma di tutta Biancavilla».

«Abbiamo ricevuto da Turi Ventura – sottolinea con commozione Veronica – una grande eredità umana e affettiva e una straordinaria dote artistica, soprattutto Puccio, veramente un degno erede di mio padre. Il suo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e in quello dei biancavillesi, i quali ce lo testimoniano continuamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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