In città
Pranzo di “San Giuseppe” per gli ospiti del “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla
Momento di condivisione all’insegna delle tradizione nella Comunità Terapeutica Assistita

Tra religiosità, memoria e folclore, nella Comunità Terapeutica Assistita Cenacolo Cristo Re di Biancavilla è stato festeggiato San Giuseppe.
Visti i divieti di uscite degli utenti dalla struttura che ogni anno caratterizzava questo giorno con le visite nei circoli ricreativi e nei luoghi di culto che onoravano il Santo Patriarca, all’interno della Comunità è stato organizzato un momento con la rievocazione della vita e delle virtù del Santo e la condivisione di un pasto che riprende la tradizione popolare.
In preparazione della festa, gli utenti sono stati impegnati in particolari laboratori terapeutico-riabilitativi, per preparare delle riflessioni e ricordare anche episodi della loro infanzia collegati alla festività. Il tutto è stato inserito in un corto cinematografico che compendia questo loro lavoro. Lavoro che si inserisce in una programmazione complessiva di crescita e di mantenimento delle loro capacità cognitive ed espressive.
Dopo la visione del video, un gesto significativo ha caratterizzato l’evento: la benedizione da parte del presidente dell’Opera, padre Pino Salerno, del pane e del riso con i ceci e il finocchietto selvatico. Un piatto servito dopo a pranzo agli ospiti della struttura, assieme alle zeppole col miele, tipico dolce della ricorrenza.
Alla riuscita della iniziativa ha contribuito in modo determinante il responsabile amministrativo Vincenzo Conti, coadiuvato dal personale dell’Istituto.
L’evento è stato piacevolmente condiviso con la presenza del direttore generale Giosuè Greco, del direttore sanitario, Gaetano Interlandi con l’equipe e del personale medico e sociale del Dipartimento di Salute Mentale di Adrano, Grazia Sinatra e Annetta Manitta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

In città
La voce potente e mediterranea di Rita Botto all’Etna SoudSet di Biancavilla
Nuovo appuntamento con la rassegna alle Vigne: un’altra artista d’eccezione all’ombra del Vulcano

È la serata di Rita Botto all’Etna SoudSet, rassegna di musica di qualità nel contesto delle Vigne di Biancavilla, sulla Sp 158 di contrada Argentieri. L’appuntamento del 2 agosto, alle ore 22, è con la cantante siciliana. Assieme a lei, Carlo Cattano al sax, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arema al contrabbasso, Ruggero Rotolo alla batteria.
Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. È la voce della donna mediterranea a raccontare storie e sentimenti di un’antica terra. Artista versatile, autodidatta, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea potente, duttile, ma anche ironica.
Nata nella barocca Catania, musicalmente esordisce a Bologna, un vero trampolino di lancio per il suo futuro artistico, dove abbraccia stili e repertori che vanno dalla musica leggera italiana a quella brasiliana, passando per i registri afroamericani del blues e del jazz.
Soltanto più tardi scopre il desiderio di dare voce ai suoni della propria lingua, il siciliano. Il calore del timbro della voce, la passionalità, quella sua maniera di mettere in scena una certa espressività teatralmente mediterranea, calzano a pennello per l’inizio di questa nuova esperienza che riguarda la canzone popolare siciliana.
Inizia così l’attività concertistica. Il 2004 è l’anno della prima tournée internazionale, ma soprattutto l’anno del vero esordio discografico con Stranizza d’amuri. Tra gli incontri artistici più significativi, quello con Carmen Consoli, i Lautari e Alfio Antico.
Il sito ufficiale di Etna SoundSet 2025

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In città
Turi Ventura, a vent’anni dalla morte un film ricorda l’attore dei “Quattro Soldi”
La commozione della figlia Veronica: «Ci ha lasciato una grande eredità umana, affettiva e artistica»

Vent’anni fa usciva di scena Turi Ventura, l’attore biancavillese della compagnia “Quattro soldi”, interprete di diverse commedie dialettali di successo. Era il 2005: non era la conclusione di una rappresentazione teatrale, ma la fine prematura e improvvisa della sua vita. Aveva 46 anni, lasciava la moglie Anna Maria Messina e i figli Veronica, Jessica e Puccio. Sono loro, oggi, a rendergli omaggio.
Lo fanno, promuovendo, con la compagnia “Quattro soldi”, il film amatoriale “Dan Savvaturi u braccianti, la vendetta”. Proiezione in programma il 2 agosto, alle ore 20.30, a Villa delle Favare, messa a disposizione del Comune, a ingresso libero. È una sorta di continuo del precedente film, realizzato sei anni fa, sempre dalla compagnia “Quattro soldi”. Per l’occasione sarà proiettato anche un contributo video che sintetizza la vita artistica di Turi Ventura.
Questo nuovo film è stato possibile grazie alla collaborazione tra la famiglia Ventura e la famiglia di Vincenzo Portale, cameraman e amico autentico di Turi, che lo ha seguito in tutto il suo percorso teatrale. È stata la figlia, Jessica Portale, ad avere avuto l’idea di sistemare un copione e realizzare il film, poi scritto e riadattato assieme ai figli di Turi. Un’opera realizzata da autodidatti, ma con cuore sincero e intrisa di profondo affetto.
«Quella di Villa delle Favare vuole essere una proiezione in memoria di mio padre, che giorno 4 agosto compie vent’anni dalla sua scomparsa. La sua morte – dice a Biancavilla Oggi Veronica Ventura – ha segnato tanto dolore nella cittadinanza. Papà è ricordato da tutti: da noi figli, da mia madre e da qualsiasi persona in paese. Questa occasione vuole essere un ricordo non solo della mia famiglia, ma di tutta Biancavilla».
«Abbiamo ricevuto da Turi Ventura – sottolinea con commozione Veronica – una grande eredità umana e affettiva e una straordinaria dote artistica, soprattutto Puccio, veramente un degno erede di mio padre. Il suo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e in quello dei biancavillesi, i quali ce lo testimoniano continuamente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 settimane ago
Omicidio Andolfi, chiesti 16 anni per Santangelo: invocata la legittima difesa
-
News3 settimane ago
Ragazzo in scooter butta come rifiuto un cucciolo di cane: ecco i video del degrado
-
Cultura2 settimane ago
I mortaretti innescano il conto alla rovescia: un mese e… sarà San Placido
-
Cronaca2 settimane ago
«Venite o uccido mia moglie», ma è solo “procurato allarme” di un ubriaco