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«Arginare la povertà», Biancavilla in prima linea nella “colletta alimentare”

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Torna la “Colletta Alimentare”, che giunge alla 23esima edizione in Italia, ma presente a Biancavilla da 20 anni, anche grazie a volontari (in paese si ricorda con affetto l’impegno e la grande umanità di Sara Galizia, scomparsa prematuramente), che hanno fatto di questa iniziativa mezzo pastorale per educare i ragazzi e i cittadini a donare. Iniziativa ormai è diventata tra i più importanti e partecipati eventi di solidarietà.

Lo scorso anno sono stati donate oltre 350 scatole contenenti 4200 kg di alimenti, raccolti dai 200 volontari provenienti dalle varie realtà parrocchiali.

Ogni anno, l’impegno dei ragazzi durante la “Giornata della colletta alimentare”, fa riscoprire due facce del nostro paese: una povera, che ha grande bisogno di aiuto, ed una pronta a dare una mano, impegnando tempo, lavoro e anche denaro.

Alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, olio, biscotti, riso, legumi, sughi e pelati: sono questi gli alimenti maggiormente consigliati dai volontari, e al tempo stesso richiesti dagli enti che si rivolgono al Banco Alimentare.

Da quest’anno è inoltre possibile donare anche online, sulle piattaforme di alcune grandi catene di distribuzione o dal sito stesso della colletta www.collettaalimentare.it

Sono oltre 160mila gli assistiti in Sicilia, grazie al continuo impegno dell’Associazione Banco Alimentare, attiva in sette province: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, attraverso più di 490 strutture caritative.
Possibile anche sostenere i costi di trasporto e di conservazione degli alimenti donati, inviando un Sms al numero 45582.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Comment

1 Comment

  1. giuseppe Toscano

    1 Dicembre 2019 at 17:53

    Non si argina la povertà con un po’ di cibo..

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In città

La voce potente e mediterranea di Rita Botto all’Etna SoudSet di Biancavilla

Nuovo appuntamento con la rassegna alle Vigne: un’altra artista d’eccezione all’ombra del Vulcano

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© Foto di FrameOFF / Noto

È la serata di Rita Botto all’Etna SoudSet, rassegna di musica di qualità nel contesto delle Vigne di Biancavilla, sulla Sp 158 di contrada Argentieri. L’appuntamento del 2 agosto, alle ore 22, è con la cantante siciliana. Assieme a lei, Carlo Cattano al sax, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arema al contrabbasso, Ruggero Rotolo alla batteria.

Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. È la voce della donna mediterranea a raccontare storie e sentimenti di un’antica terra. Artista versatile, autodidatta, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea potente, duttile, ma anche ironica.

Nata nella barocca Catania, musicalmente esordisce a Bologna, un vero trampolino di lancio per il suo futuro artistico, dove abbraccia stili e repertori che vanno dalla musica leggera italiana a quella brasiliana, passando per i registri afroamericani del blues e del jazz.

Soltanto più tardi scopre il desiderio di dare voce ai suoni della propria lingua, il siciliano. Il calore del timbro della voce, la passionalità, quella sua maniera di mettere in scena una certa espressività teatralmente mediterranea, calzano a pennello per l’inizio di questa nuova esperienza che riguarda la canzone popolare siciliana.

Inizia così l’attività concertistica. Il 2004 è l’anno della prima tournée internazionale, ma soprattutto l’anno del vero esordio discografico con Stranizza d’amuri. Tra gli incontri artistici più significativi, quello con Carmen Consoli, i Lautari e Alfio Antico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In città

Turi Ventura, a vent’anni dalla morte un film ricorda l’attore dei “Quattro Soldi”

La commozione della figlia Veronica: «Ci ha lasciato una grande eredità umana, affettiva e artistica»

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Vent’anni fa usciva di scena Turi Ventura, l’attore biancavillese della compagnia “Quattro soldi”, interprete di diverse commedie dialettali di successo. Era il 2005: non era la conclusione di una rappresentazione teatrale, ma la fine prematura e improvvisa della sua vita. Aveva 46 anni, lasciava la moglie Anna Maria Messina e i figli Veronica, Jessica e Puccio. Sono loro, oggi, a rendergli omaggio.

Lo fanno, promuovendo, con la compagnia “Quattro soldi”, il film amatoriale “Dan Savvaturi u braccianti, la vendetta”. Proiezione in programma il 2 agosto, alle ore 20.30, a Villa delle Favare, messa a disposizione del Comune, a ingresso libero. È una sorta di continuo del precedente film, realizzato sei anni fa, sempre dalla compagnia “Quattro soldi”. Per l’occasione sarà proiettato anche un contributo video che sintetizza la vita artistica di Turi Ventura.

Questo nuovo film è stato possibile grazie alla collaborazione tra la famiglia Ventura e la famiglia di Vincenzo Portale, cameraman e amico autentico di Turi, che lo ha seguito in tutto il suo percorso teatrale. È stata la figlia, Jessica Portale, ad avere avuto l’idea di sistemare un copione e realizzare il film, poi scritto e riadattato assieme ai figli di Turi. Un’opera realizzata da autodidatti, ma con cuore sincero e intrisa di profondo affetto.

«Quella di Villa delle Favare vuole essere una proiezione in memoria di mio padre, che giorno 4 agosto compie vent’anni dalla sua scomparsa. La sua morte – dice a Biancavilla Oggi Veronica Ventura – ha segnato tanto dolore nella cittadinanza. Papà è ricordato da tutti: da noi figli, da mia madre e da qualsiasi persona in paese. Questa occasione vuole essere un ricordo non solo della mia famiglia, ma di tutta Biancavilla».

«Abbiamo ricevuto da Turi Ventura – sottolinea con commozione Veronica – una grande eredità umana e affettiva e una straordinaria dote artistica, soprattutto Puccio, veramente un degno erede di mio padre. Il suo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e in quello dei biancavillesi, i quali ce lo testimoniano continuamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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