Politica
Ada Vasta lascia il Consiglio: guiderà il progetto dei moderati

Ada Vasta Vasta lascia il Consiglio Comunale e va a ricoprire l’incarico di coordinatore politico di Ncd-Area popolare. Anche a Biancavilla si dà il via, quindi, al percorso di costituzione del nuovo soggetto politico dei moderati.
Un atto seguito ad un ciclo di riunioni e confronti tra dirigenti ed esponenti del partito, proiettato di fatto alle prossime elezioni amministrative.
«Il pluralismo e il confronto interno, la capacità di sintesi delle varie posizioni e nel contempo una politica dell’attenzione e dell’ascolto di cittadini, di famiglie, di categorie economiche e sociali, dei giovani saranno –dice Vasta a Biancavilla Oggi– le strutture portanti sulle quali costruire la nostra presenza e il nostro lavoro di servizio alla cittadinanza».
Nei prossimi giorni saranno resi noti, attraverso una conferenza stampa, la struttura e l’organizzazione del nuovo soggetto politico e del nuovo gruppo consiliare. Con l’uscita dall’aula di Vasta, che sarà formalizzata nei prossimi giorni, in assemblea subentrerà il primo dei non eletti, che è Gino Randazzo e che si affiancherà al consigliere Mario Amato.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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Alba
3 Marzo 2017 at 8:27
Il giro dei politici da strapazzo……il voto? Presa per i fondelli…..il consiglio comunale?? Un disastro….per non parlare del sindaco…..un incapace totale….
Vincenzo Cantarella
7 Marzo 2017 at 17:45
cara sig.ra Alba … probabilmente Lei avrà buone ragioni per affermare ciò che scrive, ma senza voler entrare troppo nei particolari … può dire qualcosa in più ? solo per capire perchè ? la pensa così ??? di quale disastro parla ?
santino
2 Marzo 2017 at 19:00
ennesimo turnover di una amministrazione inconcludente, un giro di consiglieri ed assessori mai visto, praticamente un cittadino vota un consigliere, questo viene eletto…e poi così…lascia il posto ad uno che non è stato eletto…ma che senso ha allora il voto?mah…