Istituzioni
L’ex questore Mario Finocchiaro è morto all’età di 69 anni: era di Biancavilla
Arruolatosi in polizia nel 1985, la sua è stata una lunga carriera: Mattarella lo nominò commendatore

È scomparso all’età di 69 anni l’ex questore Mario Finocchiaro, originario di Biancavilla. Nato a Catania, si era arruolato nella Polizia di Stato nel 1985, intraprendendo una lunga carriera scandita da incarichi di rilievo in diverse realtà dell’isola e del Paese.
Prestò servizio al Reparto Mobile di Palermo dal febbraio al dicembre 1986, dove fu anche alla guida della Scuola Allievi Agenti Ausiliari. Successivamente fu assegnato alla Questura di Palermo, dal dicembre 1986 al maggio 1988, ricoprendo, tra l’altro, il ruolo di dirigente dell’Ufficio Scorte.
Finocchiaro fu in forza alla Questura di Caltanissetta in tre distinti periodi, come vice dirigente della Squadra Mobile, poi dirigente della Digos e, infine, per oltre sei anni, responsabile della Squadra Mobile.
Alla Questura di Enna operò dal novembre 1990 all’agosto 1992 e, successivamente, dal dicembre 1993 al novembre 1999, inizialmente come capo di gabinetto e poi, per oltre sei anni, alla guida della Squadra Mobile.
Promosso Primo Dirigente nel 2001, tornò a Enna come vice questore vicario dal gennaio 2004 al giugno 2009. Nel luglio dello stesso anno passò alla Questura di Catania, dove rimase fino al novembre 2010 con l’incarico di capo di gabinetto del questore.
Da dicembre 2010 fu vice questore vicario a Cosenza. Il 22 maggio 2012 venne elevato a Dirigente Superiore e, nella stessa data, nominato questore di Crotone, incarico che mantenne fino all’8 settembre 2013. Dal giorno successivo assunse la guida della Questura di Agrigento. La sua carriera proseguì poi con ulteriori e lusinghieri incarichi a Crotone, Perugia e Catanzaro. Nel 2021 venne nominato commendatore dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Istituzioni
Turisti americani in visita a Biancavilla alla scoperta delle proprie origini
Il gruppo, proveniente da New York, accolto dal sindaco: «Mi hanno chiesto se temiamo l’Etna»

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha accolto al palazzo comunale una delegazione di turisti provenienti da New York, in visita in Sicilia. Alcuni di loro, con grande emozione, hanno scoperto di avere origini biancavillesi e sono qui alla ricerca delle proprie radici, dei luoghi dei loro antenati.
Per il primo cittadino è stata una gioia riceverli nel proprio ufficio: «Abbiamo parlato – afferma Bonanno – della multiforme bellezza della nostra terra, e loro mi hanno espresso tutta la felicità e l’entusiasmo per questo viaggio. Tra le meraviglie che più li hanno incantati, l’Etna ha avuto un posto speciale».
«Mi hanno chiesto – continua il sindaco – se non abbiamo timore a vivere ai piedi di un gigante come l’Etna, capace di eruzioni spettacolari. Ho spiegato loro che, per noi, la ‘Montagna’ non è solo un vulcano: è casa, è identità. Il legame viscerale che ci unisce a lei ha sempre avuto la meglio sulla paura».
Alla fine dell’incontro, Bonanno li ha ringraziati per la visita e ho augurato loro di continuare a scoprire le meraviglie della nostra Isola, portando con sé un pezzo di Biancavilla nel cuore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Istituzioni
All’Industriale “scompaiono” i computer degli alunni: informata già la Procura
Lo strano caso dell’istituto passato dal “Rapisardi” al “Branchina”: dirottati beni forniti con fondi europei

Computer, lavagne elettroniche, dispositivi informatici e materiali tecnologici “spariti” dall’Istituto Tecnico di Biancavilla, lo storico “Industriale” con indirizzo in chimica. Una dotazione che la scuola aveva avuto attraverso fondi europei. Tutto portato via, lasciando privo l’istituto di dispositivi necessari per la didattica ed impoverendo i propri laboratori. Persino i cavi del cablaggio dei vari computer sono stati tagliati e danneggiati. Cosa è accaduto? È da chiarire. Certo è che, a quanto risulta a Biancavilla Oggi, anche la Procura di Catania e gli organi scolastici regionali e territoriali sono stati messi a conoscenza della situazione.
L’istituto biancavillese, da quest’anno, a seguito di procedure di dimensionamento, è stato slegato dall’Istituto “Mario Rapisardi” di Paternò per essere accorpato all’Istituto “Pietro Branchina” di Adrano. È a seguito di questo passaggio – formalizzato ad inizio settembre – che sarebbe avvenuto lo smontaggio di pc e altri dispositivi tecnologici e trasferiti per volere dell’istituto paternese. Si tratta di beni, però, che, secondo la normativa sui finanziamenti europei con i quali sono stati acquistati, non possono essere “dirottati” altrove o “scorporati” da progetti per i quali erano stati forniti. Senza considerare che per gli alunni dell’istituto biancavillese, la loro mancanza si traduce in una compromissione del diritto allo studio.
Ora si fa l’inventario
Una situazione delicata, ritenuta particolarmente “grave”. Oppure un malinteso o una diversa interpretazione delle norme. Il rischio è che la vicenda possa portare ad una lite tra scuole e il contenzioso finire in Tribunale, salvo diversa “lettura” dei fatti da parte della Procura. Un primo chiarimento può avvenire attraverso l’aggiornamento dell’inventario dei beni scolastici e la rendicontazione sull’uso dei fondi europei ricevuti. Dal suo canto, non a caso, la dirigenza del “Branchina” di Adrano avrebbe accettato i locali biancavillesi con riserva.
«Stiamo procedendo alla ricognizione dei beni per poi chiarire alcuni aspetti», ci viene confermato da Adrano. Non è stato possibile interloquire con la dirigente del “Rapisardi” di Paternò, impegnata in una riunione.
In questa condizione, gli alunni dell’istituto biancavillese – meno di 50, suddivisi in due classi di prima e seconda – sono al momento ospitati ad Adrano. Ma già da settimana prossima dovrebbero già tornare a Biancavilla: il tempo necessario di sistemare l’occorrente per garantire una normale didattica.
Per decenni, la scuola a dua passi da via San Placido era stata riferimento per diventare periti industriali con specializzazione in chimica. Poi, il declino e diversi tentativi di depauperamento. Adesso l’intento è quello di rilanciare un indirizzo di studi, adeguato e aggiornato ai tempi e alle nuove esigenze del mercato del lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Biancavilla siamo noi4 settimane ago
«Ufficio Postale, lo sportello bancomat è spesso fuori servizio: intollerabile»
-
News4 settimane ago
Palazzo Portale con giardino: un pezzo di storia in vendita a 800mila euro
-
Chiesa4 settimane ago
Padre Franko e la “sua” missione in Congo: «È qui che ha senso la mia vita»
-
Cronaca4 settimane ago
Carrozzeria con allaccio abusivo all’Enel e forno della verniciature irregolare