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Politica

Addio a Gianmarco Rapisarda: fu assessore nella Giunta Cantarella

Aveva 51 anni, la sua inconfondibile voce non la sentiremo più: ci rattrista molto

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La sua voce, con il suo inconfondibile timbro, era un segno distintivo. Non la sentiremo più. Ci rattrista molto la morte, all’età di 51 anni, di Gianmarco Rapisarda, a causa di una malattia che non gli ha lasciato alternative. Fino all’ultimo è stato attorniato dai familiari e, in ospedale, ha ricevuto, anche nei giorni scorsi, l’affetto di amici e vecchi compagni di liceo, che in tanti sono andati a trovarlo in ospedale. Una persona perbene, sempre disponibile, garbata, affettuosa.

Era stato assessore nella Giunta del sindaco Mario Cantarella con deleghe alle Politiche giovanili, allo Sport e al Turismo. Un’esperienza frutto di una militanza politica nella destra, cominciata in età scolastica, dal Fronte della gioventù ad Azione giovani. D’altra parte, Gianmarco Rapisarda apparteneva ad una famiglia con un radicato impegno politico con ruoli in amministrazione e in Consiglio Comunale. Il nonno Giovanni è ricordato come un galantuomo della destra biancavillese. Il papà Lello è stato un esponente storico del Movimento Sociale Italiano, a Biancavilla.

Docente presso un ente di formazione, era un appassionato di tecnologia e informatica. La radio: sua altra passione. Come speaker aveva cominciato nei primi anni ’90 a “Top Etna Radio” di Biancavilla e, in anni più recenti, aveva collaborato con Radio Flash di Adrano.

Commozione e cordoglio

La notizia della prematura scomparsa di Rapisarda, a Biancavilla ha destato profonda commozione.

«Ho il cuore a pezzi. Ho appreso della scomparsa dell’amico biancavillese Gianmarco Rapisarda, fratello in politica e amico assai caro. Un male terribile se l’è portato via». Sono le parole commosse del sindaco Antonio Bonanno.

A queste si aggiungono quelle del senatore Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: «Oggi se ne va un bravissimo e coerente esponente della destra , un ottimo dirigente politico una bravissima persona e un caro amico. La comunità della destra politica catanese piange, ancora incredula, per la gravissima perdita di Gianmarco Rapisarda».

Giungano ai familiari, in particolare a Lello (nostro affezionato lettore), il cordoglio e l’abbraccio di Biancavilla Oggi.

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Politica

«Potenziare l’ospedale di Biancavilla, mantenere il polo chirurgico»

Il Mpa sostiene la proposta del Comune, a tutela del presidio “Maria Santissima Addolorata”

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Il Movimento per l’Autonomia di Biancavilla, nell’ambito dell’interlocuzione aperta sulla rimodulazione della Rete Ospedaliera Siciliana tra enti locali, Asp e assessorato regionale alla Salute, esprime «piena approvazione e sostegno alla proposta formulata dal Comune di Biancavilla per la tutela e valorizzazione del presidio ospedaliero cittadino».

In particolare, il Mpa ribadisce in una nota alla stampa «l’importanza strategica del mantenimento del polo chirurgico nell’ospedale di Biancavilla, sostenuto da motivazioni oggettive e strutturali già più volte evidenziate».

Tra le principali: la presenza di quattro sale operatorie di nuova generazione, realizzate secondo le normative più recenti; un reparto di Terapia Intensiva attivo, fondamentale per la gestione degli interventi chirurgici complessi; una posizione logistica favorevole, adiacente allo scorrimento veloce e facilmente accessibile dai comuni limitrofi; la disponibilità di un’ampia area edificabile, idonea ad accogliere futuri ampliamenti e nuovi servizi.

Alla luce di questi elementi, il Mpa di Biancavilla conferma «il proprio impegno per il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari del presidio, e si attiverà coinvolgendo la propria dirigenza e i rappresentanti istituzionali regionali».

In particolare, sarà richiesto un intervento diretto all’on. Giuseppe Lombardo, componente della Commissione Salute dell’Ars, affinché si faccia promotore di un impegno concreto a favore dell’ospedale di Biancavilla. Un’azione che, si legge nella nota, tenga conto «delle esigenze sanitarie del comprensorio e dell’equilibrata distribuzione delle risorse, promuovendo sinergia e collaborazione, e non scontro tra comuni, con l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’area simetina-etnea e della limitrofa zona ennese».

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FOCUS

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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