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Politica

La corsa per una poltrona in Consiglio Comunale: ecco tutti i 144 candidati

In campo otto liste per Antonio Bonanno e una per Andrea Ingiulla, assenti i Cinque Stelle

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© Foto Biancavilla Oggi

Giochi aperti: non si torna indietro. Candidati sindaci ed aspiranti consiglieri comunali hanno formalizzato la loro partecipazione alle Amministrative di Biancavilla del 28 e 29 maggio.

Sono nove, quindi, le liste che si presentano in questa tornata elettorale. Otto a sostegno del primo cittadino uscente Antonio Bonanno. Sono Fratelli d’Italia, Biancavilla che lavora, Biancavilla in azione, Biancavilla mi piace, Energie per Biancavilla, Movimento per l’Autonomia, Noi per Biancavilla, Prima l’Italia. Una, invece, è la lista dello sfidante Andrea Ingiulla: una coabitazione tra il Pd ed il movimento Biancavilla che vogliamo. Il dato politico che saltà agli occhi riguarda l’assenza del Movimento 5 Stelle. Un’assenza nonostante si tratti di una forza che in questa consiliatura, attraverso Dino Asero, sia stata rappresentata in aula.

Capitolo degli assessori designati. La squadra di Bonanno è composta da: Martina Salvà, Vincenzo Giardina e Vincenzo Randazzo. La cinquina assessoriale di Ingiulla comprende: Fina Greco, Salvo Spadaro, Margherita Messina, Grazia Ventura e Pietro Benina.

Di seguito, infine, l’elenco, per ogni lista, dei candidati al Consiglio Comunale: sono 144 coloro che ambiscono ad uno scranno dell’assemblea cittadina. Diversi coloro che hanno avuto un ruolo in Consiglio o in Giunta in questa esperienza amministrativa (qui indicati in neretto).

Coalizione di Antonio Bonanno

FRATELLI D’ITALIA. Stefania Bisicchia, Salvatore Bonaccorsi, Dino Caporlingua, Stefano Castro, Giovanni D’Agati, Fabio Diolosà, Vincenzo Furnari, Maria Grassia, Placido Lavenia, Marisa Merlo, Valentina Petralia, Vanessa Portale, Donatella Randazzo, Luigi Tirenni, Veronia Ventura, Giovanni Zammataro.

BIANCAVILLA CHE LAVORA. Vincenzo Amato, Rosanna Bonanno, Giuseppe Cantarella, Alessandro Cavallaro, Besnik “Roberto” Doja, Enrico Fiorino, Alessandro Leocata, Antonietta Longo, Giuseppe Maglia, Carmen Minissale, Giuseppe Monteleone, Martina Pappalardo, Maria Chiara Paratore, Martina Salvà, Antonella Sapienza, Gianpaolo Terranova.

BIANCAVILLA IN AZIONE. Salvo Pulvirenti, Giuseppe Motta, Alfina D’Oca, Rosario Grasso, Simone Tomaselli, Filippo Scandura, Elisabetta Lanzafame, Silvana Puleo, Rosita Zammataro, Isabella Cantone, Ionella Cantarella, Francesco Battiato, Vittoria Giuffrida, Grazia Muffari, Federica De Lima, Gabriele Spina.

BIANCAVILLA MI PIACE. Vincenzo Giardina, Giovanni Camiola, Cinzia Fallica, Luca Galvagno, Anna Ingiulla, Vincenzo Ingrassia, Mariagrazia Laudani, Antonio Lavenia, Maria Letizia Lo Giudice, Emanuela Messina, Laura Milazzo, Pietro Pastanella, Giorgia Pennisi, Anna Pistorio, Claudio Randazzo, Mirella Sturiale.

ENERGIE PER BIANCAVILLA. Marco Cantarella, Jennifer Amato, Antonio Bonanno, Salvatore Di Marzo, Chiara Distefano, Antonio Furnari, Desiree Giangreco, Alessia Giordano, Gianluca Leo, Martina Paternò, Alfio Petralia, Simone Pinnale, Valentina Russo, Salvatore Scalisi, Alessia Strano, Graziana Verzì.

MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA. Arianna Bua, Simona Castiglione, Luigi D’Asero, Angelo De Masi, Marco Fichera, Maria Chiara Furnari, Patrizia Galvagno, Francesca Grigorio, Salvatore Neri, Irene Nicolosi, Santo Pellegrino, Ylenia Petralia, Francesco Privitera, Rosy Rubino, Amelia Scarvaglieri, Giuseppe Stissi.

NOI PER BIANCAVILLA. Carmelo Bonanno, Mela Camiola, Natalia Elena Cernea, Agatino Diolosà, Jennifer Greco, Antonino Finocchiaro, Letizia Fisichella, Dino Furnari, Agatino Neri, Annalisa Nicolosi, Antonino Pappalardo, Federica Pappalardo, Deborah Petralia, Fabrizio Portale, Maria Pulvirenti, Leontina Vlase.

PRIMA L’ITALIA. Marilena Aricò, Comcetta Aversa, Sara Branchina, Sara Cancelliere, Elena Crispi, Valentina Crispi, Luca D’Orto, Clara Floresta, Alfredo La Delfa, Giorgia Lanza, Maria Laudani, Vincenzo Mignemi, Nino Neri, Sofia Ricceri, Giuseppe Santangelo, Alessandro Sblandano.

Coalizione di Andrea Ingiulla

PD – BIANCAVILLA CHE VOGLIAMO. Melania Ardizzone, Maria Bisicchia, Vincenzo Cantarella, Alfio Distefano, Rebecca Ferrara, Salvatore Grigorio, Giuseppe La Cava, Giuseppina Maglia, Sara Nicolosi, Melissa Pappalardo, Giuseppe Petralia, Giuseppe Sant’Elena, Ornella Spalletta, Alfio Stissi, Agatella Verzì, Vincenzo Vinciguerra.

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Politica

«Potenziare l’ospedale di Biancavilla, mantenere il polo chirurgico»

Il Mpa sostiene la proposta del Comune, a tutela del presidio “Maria Santissima Addolorata”

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Il Movimento per l’Autonomia di Biancavilla, nell’ambito dell’interlocuzione aperta sulla rimodulazione della Rete Ospedaliera Siciliana tra enti locali, Asp e assessorato regionale alla Salute, esprime «piena approvazione e sostegno alla proposta formulata dal Comune di Biancavilla per la tutela e valorizzazione del presidio ospedaliero cittadino».

In particolare, il Mpa ribadisce in una nota alla stampa «l’importanza strategica del mantenimento del polo chirurgico nell’ospedale di Biancavilla, sostenuto da motivazioni oggettive e strutturali già più volte evidenziate».

Tra le principali: la presenza di quattro sale operatorie di nuova generazione, realizzate secondo le normative più recenti; un reparto di Terapia Intensiva attivo, fondamentale per la gestione degli interventi chirurgici complessi; una posizione logistica favorevole, adiacente allo scorrimento veloce e facilmente accessibile dai comuni limitrofi; la disponibilità di un’ampia area edificabile, idonea ad accogliere futuri ampliamenti e nuovi servizi.

Alla luce di questi elementi, il Mpa di Biancavilla conferma «il proprio impegno per il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari del presidio, e si attiverà coinvolgendo la propria dirigenza e i rappresentanti istituzionali regionali».

In particolare, sarà richiesto un intervento diretto all’on. Giuseppe Lombardo, componente della Commissione Salute dell’Ars, affinché si faccia promotore di un impegno concreto a favore dell’ospedale di Biancavilla. Un’azione che, si legge nella nota, tenga conto «delle esigenze sanitarie del comprensorio e dell’equilibrata distribuzione delle risorse, promuovendo sinergia e collaborazione, e non scontro tra comuni, con l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’area simetina-etnea e della limitrofa zona ennese».

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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