Biancavilla siamo noi
Una fila di 4 ore e mezza all’Ufficio Postale di Biancavilla: ma è normale?
Una nostra lettrice segnala una situazione diventata insopportabile: «Non siamo carne da macello»


Volevo segnalare a Biancavilla Oggi l’inadeguatezza dell’Ufficio Postale di via Benedetto Croce per una organizzazione non in linea con i canoni di efficienza e civiltà. Non me la prendo con gli impiegati allo sportello, che fanno il loro lavoro. Il problema riguarda scelte aziendali non corrispondenti al buon servizio per il numero di utenti di una comunità che conta 23mila abitanti.
In data 2 novembre dovevo inviare un pacco e mi sono munita del numero tramite smartphone, notando che prima di me vi erano oltre 50 altri utenti. Pazienza. Ma non mi aspettavo un’odissea. Ho dovuto aspettare il mio turno per diverse ore, riuscendo ad effettuare la spedizione alle 15.30. Ebbene sì, 4 ore e mezza dopo.
Degli otto sportelli presenti in ufficio soltanto quattro erano operativi. Si aggiunga che c’erano anche gli utenti prenotati. Da notare che c’erano persone che stazionavano allo sportello anche oltre mezz’ora per loro pratiche. In tutto questo non sono mancate proteste, urla, scene di persone anziane esasperate per una così lunga attesa.
Mi chiedo cosa attende la direzione di Poste Italiane per prendere atto che l’ufficio di Biancavilla è sottodimensionato rispetto al numero dell’utenza? Perché non viene compreso che, quantomeno in alcune specifiche giornate del mese, il personale in servizio necessita di essere raddoppiato?
Da anni a più riprese sento dire della necessità di aprire un altro ufficio, per esempio nella zona alta del paese. Un ufficio che possa alleviare i disagi che i biancavillesi subiscono all’ufficio postale.
A scanso di equivoci, vorrei precisare che sono una utente che da anni ha canalizzato su conto corrente le bollette di casa e che usa le soluzioni online per tutte le operazioni possibili (bonifici, pagamenti di tributi, ricariche telefoniche…). Il mio unico motivo per recarmi all’ufficio postale è quello delle spedizioni. Ma tutte le volte è sempre la stessa storia: lunghe attese. E siamo nel 2021. Si provveda a dare una soluzione. I cittadini di Biancavilla non sono carne da macello.
ANNA MARIA LONGO
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Biancavilla siamo noi
«Ufficio Postale, lo sportello bancomat è spesso fuori servizio: intollerabile»
Ripetuti disagi per gli utenti che hanno necessità di utilizzare gli Atm per il prelievo di contante


Assolutamente disdicevole ed intollerabile è il disservizio degli sportelli ATM dell’ufficio postale di Biancavilla. Su un territorio di circa ventitremila abitanti gli unici due sportelli ATM, siti in Via Benedetto Croce 38, sono spesso fuori servizio, non permettendo il prelievo di contante.
La situazione è ormai divenuta insostenibile, protraendosi da mesi, considerando che gli sportelli funzionano a singhiozzo e senza continuità, generando il comprensibile nervosismo degli utenti, costretti a recarsi più volte all’ufficio postale per poter eseguire un prelievo di denaro contante.
Interruzione di pubblico servizio?
A questo punto ci si chiede se l’ormai notorio e perdurante disservizio debba dar luogo al dovuto accertamento delle corrispondenti responsabilità in capo a Poste S.p.A. presso le competenti autorità, per la possibile configurazione del reato di interruzione di pubblico servizio, e se sia legittimo avanzare in massa delle richieste di rimborso spese, per la necessità di recarsi presso altri sportelli siti sul territorio circostante, nonché il diritto al rimborso delle spese fisse di gestione, sostenute dai titolari della carta bancomat in relazione ai rapporti creditizi, a diverso titolo intercorrenti con Poste S.p.A.
A questo riguardo è comunque utile, attraverso il portale di Poste, preliminarmente segnalare il disservizio, mediante un formale reclamo, perché l’istituto postale provveda a cessare tale condotta. C’è da giurare che molti opteranno comunque per il recesso dai contratti di conto corrente.
ANNALISA GRECO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Biancavilla siamo noi
Incivili senza limiti: un water buttato sotto le immagini di Sant’Antonio e Santa Rita
Segnalazione alla redazione di “Biancavilla Oggi” da via Scarvaglieri, stradina che si immette in via Inessa


Un angolo del centro storico che si presenta così. La foto la vedete: parla da sé. E ci dice tanto sull’inciviltà senza limiti di certi individui senza regole né senso della comunità. Lo scatto, inviatoci da una lettrice di Biancavilla Oggi, è stato fatto in via Scarvaglieri, viuzza che, dal largo dei Vespri, affianca la chiesa di Sant’Antonio e poi si immette in via Inessa.
Qualcuno ha lasciato un water proprio in quell’angolo. «È lì da diverse settimane», viene specificato. Ma a guardare l’immagine salta subito agli occhi come quel sanitario si trovi sotto la bacheca per l’affissione degli avvisi di pertinenza della chiesa e che contiene due locandine raffiguranti Sant’Antonio e Santa Rita.
A volere trovare una “spiegazione”, probabile che qualcuno abbia messo quel wc in quel punto per disfarsene, pensando che gli operatori ecologici lo avrebbero ritirato. Ma si tratta di un rifiuto che non è previsto raccoglierlo con il servizio porta a porta.
Grazie ad una recente convenzione con le discariche autorizzate, però, è possibile – fanno sapere dal Comune – conferirlo all’isola ecologica di via della Montagna, in piena attività e con il vantaggio di ottenere degli sgravi in bolletta per coloro che consegnano lì i rifiuti. In un solo mese, non a caso, si sono registrate 900 conferimenti da parte di utenti biancavillesi. Bastano poche regole di buon senso. Eppure, c’è chi se ne infischia, al punto da lasciare un water accanto ad una chiesa.
AGGIORNAMENTO
(29.8.2025) Via Scarvaglieri, rimosso il wc abbandonato da settimane a ridosso del muro della chiesa di Sant’Antonio, a meno di 24 ore dalla segnalazione su Biancavilla Oggi. Peccato però che già in serata nello stesso angolo siano stati accumulati altri tipi di rifiuti, ben più ingombranti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cultura4 settimane ago
Mulini ad acqua, Bonanno: «Sì al loro recupero con un progetto partecipato»
-
Cronaca1 settimana ago
Omicidio Andolfi, chiesti 16 anni per Santangelo: invocata la legittima difesa
-
News3 settimane ago
Ragazzo in scooter butta come rifiuto un cucciolo di cane: ecco i video del degrado
-
Cronaca2 settimane ago
«Venite o uccido mia moglie», ma è solo “procurato allarme” di un ubriaco
DinDin
4 Novembre 2021 at 13:41
Se l’Azienda PosteItaliane non ha più come sua mission quella della Spedizione/recapito della corrispondenza e dei pacchi, vi rinunci chiaramente lasciando ad altre aziende private la gestione dei relativi servizi. La signora farà bene la prossima volta a rivolgersi alle agenzie di spedizione. Ad ogni modo tutte loro come pure PosteItaliane si avvalgono dei Corrieri (SDA, BRT, DHL, etc.etc.).