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Impianti dei rifiuti a Piano Rinazze: «Candidati alla Regione esprimetevi»

di Vittorio Fiorenza
Riunitosi dopo la pausa estiva, il comitato “Rinazze”, che si batte contro i progetti degli impianti di trattamento dei rifiuti nella zona agricola a sud di Biancavilla, conta di alzare il tiro e mantenere alta l’attenzione sugli interessi che si muovono da mesi.
Ecco perché la decisione assunta è quella di coinvolgere tutti i candidati alla presidenza della Regione Sicilia, da Nello Musumeci a Giancarlo Cancelleri, da Fabrizio Micari a Claudio Fava e a tutti gli altri, di ogni schieramento politico.
«Si avvicinano le elezioni regionali e per questo inviteremo tutti i candidati governatore –spiega a Biancavilla Oggi, il presidente del comitato, Piero Ranno– ad una nostra assemblea perché si esprimano e prendano posizione su una questione che riguarda un vasto territorio, il suo futuro e l’idea che si ha di sviluppo economico per un’area che ha una vocazione naturale agricola di successo».
Le posizioni dei rappresentanti istituzionali e politici locali (velata o sincera, ipocrita o opportunista che sia) è ormai nota a tutti i componenti del comitato, che raggruppa imprenditori, commercianti, agricoltori, ambientalisti e difensori della Valle del Simeto e di un’agricoltura ecosostenibile.
Per questo, al di là delle dichiarazioni di circostanza di chi ha ruoli pubblici locali, che servono soltanto a comunicare tutto e il contrario di tutto, il comitato “Rinazze” punta a spostare l’attenzione fuori dall’ambito cittadino. E la competizione regionale, con candidati e coalizioni in cerca dell’ultimo voto, offre una buona occasione.
Anche perché, in fin dei conti, al di là della posizione, prima silenziosa e poi ambigua e pasticciata, del Comune di Biancavilla, l’ultima parola per l’ok agli impianti dei rifiuti a Rinazze (uno proposto dalla “Greenex” e l’altro dalla “Ch4 Energy”) spetta alla Regione.
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Palazzo Portale con giardino: un pezzo di storia in vendita a 800mila euro
Affisso sul balcone il cartellone “vendesi” per il piano nobile: un appartamento con 9 locali di 250 mq

Piazza Roma, orgoglio e cuore identitario di Biancavilla. Tre i beni architettonici che la rendono il salotto cittadino per eccellenza: la basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”, la chiesa del Rosario e – unico edificio civile di proprietà privata – il Palazzo Portale. Una triade progettata dall’architetto Carlo Sada, lo stesso che “disegnò” il Teatro Massimo “Bellini”. Qui si è fatta la storia del paese. Ed ora, un pezzo di storia… è in vendita. Il cartellone di un’agenzia immobiliare è in bella mostra dal balcone. Ebbene sì, Palazzo Portale è in vendita. L’offerta, più precisamente, riguarda il piano nobile (primo piano), che ospita un appartamento di 250 metri quadri, il giardino retrostante di altri 500 mq e il garage di 50 mq che dà sulla viuzza che affianca la chiesa madre.

La richiesta della proprietà per tutto questo patrimonio? È riportata sul sito dell’agenzia: 800mila euro. Si tratta di 9 locali con 4 camere da letto, 2 bagni, ampia cucina, ampio salotto e lavanderia. «In piazza Roma, si erge il sontuoso palazzo Portale – si legge nella descrizione – il suo prospetto è un vero merletto di pietra bianca». E ancora: «Preziosi sono gli stucchi originali delle volte a cielo di carrozza delle stanze prospicienti su l’affaccio principale».
I parapetti dei balconi con incastonate le ringhiere in ghisa, i reggimensola (o “cagnòli”, in vernacolo) degli stessi balconi con motivi a foglie d’àcanto, gli stipiti e gli architravi ad archi a tutto sesto delle aperture nei singoli balconi sono frutto della maestria artigiana di un tempo.
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Un vero e proprio gioiello architettonico. Un patrimonio storico e di memorie legate alla famiglia Portale, i cui componenti si sono distinti in diversi ambiti. Tra questi, l’abate Salvatore Portal, canonico biancavillese e vicario del vescovo, nato nel 1789 e morto di colera nel 1854. Cultore della botanica e delle scienze naturali, era anche un grande appassionato di archeologia e arte. A Biancavilla, presso la sua abitazione (tra la chiesa madre e la chiesa del Rosario), creò un Orto Botanico ricchissimo di piante sia indigene che esotiche. Venne nominato dal Re di Torino, come segno di grande ammirazione alla sua flora, Cavaliere dell’Ordine di San Maurizio e San Lazzaro. La denominazione di quella sua realizzazione è poi entrata nella toponomastica cittadina, al punto che ancora oggi il quartiere a nord della chiesa madre e al di sotto di via Cristoforo Colombo è noto come “Sopra l’orto”.

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Istituzioni
L’isola ecologica spinge la differenziata, a Biancavilla nuovo record dell’80%
Ad agosto disposte pulizie e bonifiche straordinarie, contro i trasgressori sanzioni e telecamere

«Biancavilla ha raggiunto l’80% di raccolta differenziata: è un dato che ci riempie di orgoglio e che testimonia il grande lavoro di squadra portato avanti in questi anni». A comunicarlo è il sindaco Antonio Bonanno, commentando il traguardo raggiunto dal Comune.
«È un risultato straordinario – prosegue il primo cittadino – frutto dell’impegno quotidiano dell’assessore Vincenzo Mignemi, della ditta Caruter e del funzionamento efficiente del nostro Ccr, il Centro comunale di raccolta. Anche durante il mese di agosto, periodo tradizionalmente più critico, abbiamo disposto pulizie e bonifiche straordinarie, in particolare nella zona delle Vigne. Nonostante questo, il dato finale non è stato compromesso, confermandosi da record».
Il sindaco lancia anche un messaggio chiaro a chi continua a sporcare: «Non abbassiamo la guardia. Le sanzioni sono state inasprite e oggi la legge ci consente anche di utilizzare le telecamere private per individuare e punire i trasgressori. Ai cittadini – conclude Bonanno – chiedo di continuare a collaborare: la pulizia e il decoro della nostra città sono una responsabilità collettiva».
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