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«Amianto-killer a Biancavilla, così è morto mio marito Dino Ingrassia»

Da una tosse secca alla diagnosi di mesotelioma pleurico, fino alla morte all’età di 33 anni. Una vita spezzata, una famiglia distrutta dal dolore, nel giro di pochi mesi, a causa dell’amianto-killer di Biancavilla.
La testimonianza, dagli studi di Tv 2000, è di Giovanna Galizia, moglie di Dino Ingrassia, una delle vittime più giovani causati nel centro etneo dalle fibre di fluoroedenite, assimilabili all’amianto.
Il racconto di Giovanna si aggiunge a quello accorato della mamma di Dino, Giusi Tomasello, riportato da Biancavilla Oggi esattamente un anno fa.
La storia di Dino, idraulico, padre di tre figli e persona stimata a Biancavilla, è servita e serve a scuotere le coscienze dei biancavillesi, spesso distratti e fatalisti su un caso di inquinamento ambientale che ha provocato e continua a provocare decessi senza distinzione di sesso, età e professione.
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►Madre in lacrime: «Giustizia per mio figlio, morto d’amianto a 33 anni»
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Nevica su Biancavilla: il fascino dei fiocchi sul campanile della Chiesa Madre
Un freddo “San valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero

Ondata di freddo sulla Sicilia. E a Biancavilla cadono giù i fiocchi di neve. Un freddo “San Valentino” con temperature che, secondo le previsioni, dovrebbero scendere anche sotto lo zero.
La vista verso il centro storico di Biancavilla, nelle immagini girate dal balcone di casa di un nostro lettore, parlano da sé. Lo strato bianco sulle tegole delle case, in primo piano.
Sullo sfondo, i fiocchi che cadono sul campanile della Chiesa Madre. Una cartolina che suscita sempre il suo fascino.
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“Vara” di San Placido in custodia del Comune in attesa della manutenzione

La “vara” di San Placido è in custodia del Comune di Biancavilla, in attesa degli interventi di manutenzione. Caricato su un camion, la monumentale opera lignea ha lasciato così la basilica, per essere trasportata nei locali dell’autoparco comunale, in zona “Martina”.
Di solito, una volta conclusi i festeggiamenti patronali di inizio ottobre, la “vara” veniva custodita nel garage di proprietà della chiesa madre, ad inizio di via Castriota. Ma questa volta ha cambiato direzione.
La “vara”, infatti, ha necessità di essere sottoposta ad interventi di manutenzione e restauro, a cura del Comune, che peraltro è il legale proprietario. Così, in attesa delle processioni del prossimo anno, l’amministrazione comunale ha deciso di prenderla in custodia e preparare le procedure di intervento, resesi urgenti dopo l’incidente verificatosi la sera del 6 ottobre.
Un angelo in legno, posto all’angolo di uno dei lati della “vara”, come si sa, si è staccato, fino a cadere in testa ad uno dei devoti. Per il malcapitato è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla e sottoposto a punti di sutura per medicare la ferita.

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