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Editoriali

Un giornale senza padrini, indice di grande serietà

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di Concetto Mannisi

Segretario dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia

Eccone un altro! Mentre in tanti lo avranno detto o, più discretamente, lo avranno soltanto pensato, io credo sia giusto mostrare ben altro atteggiamento di fronte a questa nuova iniziativa nel campo dell’informazione. Innanzitutto perché le nuove voci nel panorama dei media sono sempre ben gradite e poi perché, ne sono certo, non si tratta soltanto di una nuova voce, ma piuttosto di una voce nuova e qualificata.

La garanzia in tal senso porta il nome e il cognome di Vittorio Fiorenza, professionista giovane e preparato che mi ha concesso l’onore di conoscere in anteprima alcuni particolari relativi a questa sua nuova avventura nel settore dei nuovi media. Ebbene, decidere di cominciare senza padrini, senza la necessità di aggiogarsi al carro che garantisce il miglior foraggio, credo sia già indice di grande serietà e di volere fare le cose davvero per bene.

Non è e non sarà facile in una terra dalle mille contraddizioni e dai mille trabocchetti come la nostra, però ci si può riuscire contando su una preparazione che certamente non fa difetto al “nostro” direttore, nonché facendo leva su quella passione che anima tutti coloro i quali intendono fare realmente questo mestiere. No, non quelli che puntano al presunto (molto presunto) status symbol oppure a quel tesserino da acquisire con “giochi di prestigio” e da poter poi sventolare nelle situazioni meno opportune, bensì coloro i quali indossano scarpe con suole da consumare e che non conoscono orari quando si tratta di acquisire notizie da raccontare e, perché no, da confezionare anche per un piccolo scoop.

Te ne auguriamo tanti, di scoop, caro Vittorio…

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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4 Comments

4 Comments

  1. Biancavilla Oggi

    12 Settembre 2014 at 1:29

    Dall’editoriale

    …Chi preferisce un’informazione accomodante, rassicurante e sempre
    plaudente, eviti queste pagine, se non vuole deglutire bicchieroni di
    Biochetasi, e opti per canali che infondano serenità e letizia…

  2. W San Placido

    12 Settembre 2014 at 1:12

    Ma perché consentite la pubblicazione di certi commenti disfattisti? Basta cestinarli… Non aggiungono nulla e sono inutili.

  3. Placido

    11 Settembre 2014 at 10:49

    Solita trovata giornalistica, come diversi account facebook, per andare contro al sindaco.
    Di una bassezza imbarazzante.

  4. Giosue Patti

    2 Settembre 2014 at 20:43

    Mi farebbe piacere vedere che a Biancavilla c’e’ qualcuno che dica come stanno veramente le cose.Ma ho visto che l’inizijo e deludente,Vediamo cosa ci aspetta in futuro..

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Editoriali

Europee, snobbata piazza Roma: la politica va in sale festa e case private

I biancavillesi chiamati al voto sono 18.865, ignari di una campagna elettorale svolta tra intimi

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Macché politica di piazza. Altro che politica tra la gente. A Biancavilla, la campagna elettorale per le Europee ha snobbato il cuore della città. Ai piedi del campanile di Carlo Sada – da oltre un secolo faro e testimone della partecipazione democratica – nessun comizio e nessun passaggio di candidati.

Eppure, buona parte delle forze politiche si sono mosse, invitando ed accogliendo diversi aspiranti europarlamentari. Lo hanno fatto, però, tra intimi e portatori di voti, riuniti in sale festa, ville, ristoranti e residenze private. Già, persino abitazioni per fare campagna elettorale.

A Biancavilla si sono visti (in ordine casuale): Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza, Giuseppe Antoci, Massimiliano Giammusso, Antonio Nicita…

Cosa hanno detto, fatto, promesso, denunciato? Non è dato saperlo. Nessun invito ai giornalisti, nessun comunicato stampa.

I biancavillesi chiamati alle urne sono 18.865 (cioè 9070 donne e 9795 uomini). Ignari di una campagna elettorale “privata”, rivolta alle truppe dei partiti e delle correnti di partito. Una campagna staccata dai cittadini. In lontananza, l’immancabile e inconfondibile voce di Alfio Petralia, amplificata dal megafono attaccato alla sua Fiat 500, sembra un’eco proveniente da un passato che assume i toni della malinconia.

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Editoriali

Se Facebook “censura” ed elimina una notizia di cronaca: a noi è successo

Decisione presa da un algoritmo generato da chissà quale server: è la prima volta dal 2014

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Un cane aggredisce un giovane a Biancavilla, costretto ad essere trasportato al “Cannizzaro” ed essere medicato e suturato per le profonde ferite ad un avambraccio.

►LEGGI LA NOTIZIA

Una notizia di cronaca, che abbiamo raccontato con criteri giornalistici, dopo le dovute verifiche, secondo criteri professionali e deontologici del giornalismo. Eppure, Facebook la ritiene un contenuto che «viola i nostri standard della community in materia di spam».

Questa la “sentenza” (con automatica eliminazione del post che riportava il relativo link di Biancavilla Oggi), senza specificare come una notizia di cronaca possa essere in contrasto con le regole di un social che lascia passare, invece, contenuti decisamente discutibili.

È la prima volta che ci capita, dopo migliaia di contenuti condivisi sulla piattaforma in quasi dieci anni. E non c’è possibilità di “appellarsi” ad una decisione presa da un algoritmo generato da chissà quale server.

Prendiamo atto, ricordando ai nostri lettori che possono trovare tutti i contenuti, collegandosi direttamente alla Homepage, cliccare sulla sezione delle Ultime notizie oppure seguirci attraverso il nostro canale Telegram per avere gli aggiornamenti in tempo reale.

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