Istituzioni
Acciuffati i due ladri del teatro, il sindaco: «Ci costituiremo parte civile»
Le indagini partite su input di Antonio Bonanno: «Nessuno sconto per chi sfregia il patrimonio di tutti»
I due biancavillesi individuati e denunciati dai carabinieri risponderanno di furto aggravato ai danni del teatro comunale “La Fenice”, che ha subito danni per oltre 100mila euro. Il giorno dopo la notizia data dai militari, il sindaco Antonio Bonanno annuncia: «Nel procedimento giudiziario che seguirà, il Comune di Biancavilla si costituirà parte civile. Non ci sarà sconto per chi osa sfregiare il patrimonio di tutti».
I fatti si riferiscono alla scorsa estate e le indagini dei militari sono partite su input della denuncia presentata proprio dal primo cittadino. «Sin dal primo momento – dice Bonanno – abbiamo constatato la gravità del danno. In questi mesi, però, abbiamo scelto la linea della discrezione, per agevolare le indagini dei carabinieri. Questa scelta si è rivelata vincente perché i carabinieri hanno individuato e denunciato i due presunti responsabili».
Il primo cittadino ringrazia i militari, in particolare quelli della stazione di Biancavilla, guidati dal maresciallo Francesco De Giovanni. Resta l’amarezza per gli ingenti danni causati all’edificio, che era stato oggetto di ristrutturazione.
«L’amministrazione – sottolinea, però, Bonanno – è già al lavoro per reperire le risorse necessarie a restituire al teatro lo splendore che sembrava aver ritrovato. Abbiamo già presentato una nuova richiesta di finanziamento. Faremo in modo che quanto accaduto non rimanga solo una ferita, ma diventi la spinta per un rilancio ancora più forte. A partire da oggi, eserciteremo una vigilanza ancora più alta perché episodi del genere non si ripetano. Biancavilla merita bellezza e noi lavoriamo senza sosta per ridargliela».
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Cultura
Ristrutturati i locali dell’ex macello: intitolati a cinque illustri biancavillesi
Si tratta di Placido Benina, Giosuè Chisari, Dino Sangiorgio, Giuseppe Tomasello, Salvatore Ventura
Completati i lavori di ristrutturazione all’ex macello, in via Taranto, a Biancavilla. La struttura potrà essere destinata di nuovo ad attività sociali. L’amministrazione comunale ha deciso di ospitare gruppi giovanili ed associazioni, assegnando loro le relative stanze. Una di queste sarà affidata – come aveva annunciato il sindaco Antonio Bonanno – alla sezione “Nino Tropea” dell’Avis di Biancavilla. Le altre dovrebbero essere destinate a gruppi sulla base di un bando pubblico.
Le singole stanze sono state intitolate a cinque illustri biancavillesi, ormai scomparsi, che si sono distinti nell’ambito dell’arte, della musica, della poesia e del teatro.
Si tratta di Placido Benina (poeta dialettale), mons. Giosuè Chisari (maestro di musica, organista della Cattedrale di Catania, docente all’Istituto musicale “Vincenzo Bellini”, direttore del museo belliniano e direttore del complesso bandistico di Biancavilla), Dino Sangiorgio (maestro d’arte, restauratore e docente di educazione artistica), Giuseppe Tomasello (poeta dialettale e autore teatrale) e Salvatore Ventura (attore dialettale della compagnia teatrale biancavillese “Quattro soldi”).
Ad ogni stanza è associata una targa con i loro nomi. Un modo semplice e simbolico per tenere viva la memoria di quanti si sono distinti nei rispettivi ambiti.
L’inaugurazione dei locali è fissata per sabato 25 ottobre, alle ore 17. «Un nuovo spazio di incontro, cultura e crescita per la comunità»: così lo ha definito il Comune, chiamandolo “Casa della gioventù”.
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Istituzioni
L’ex questore Mario Finocchiaro è morto all’età di 69 anni: era di Biancavilla
Arruolatosi in polizia nel 1985, la sua è stata una lunga carriera: Mattarella lo nominò commendatore
È scomparso all’età di 69 anni l’ex questore Mario Finocchiaro, originario di Biancavilla. Nato a Catania, si era arruolato nella Polizia di Stato nel 1985, intraprendendo una lunga carriera scandita da incarichi di rilievo in diverse realtà dell’isola e del Paese.
Prestò servizio al Reparto Mobile di Palermo dal febbraio al dicembre 1986, dove fu anche alla guida della Scuola Allievi Agenti Ausiliari. Successivamente fu assegnato alla Questura di Palermo, dal dicembre 1986 al maggio 1988, ricoprendo, tra l’altro, il ruolo di dirigente dell’Ufficio Scorte.
Finocchiaro fu in forza alla Questura di Caltanissetta in tre distinti periodi, come vice dirigente della Squadra Mobile, poi dirigente della Digos e, infine, per oltre sei anni, responsabile della Squadra Mobile.
Alla Questura di Enna operò dal novembre 1990 all’agosto 1992 e, successivamente, dal dicembre 1993 al novembre 1999, inizialmente come capo di gabinetto e poi, per oltre sei anni, alla guida della Squadra Mobile.
Promosso Primo Dirigente nel 2001, tornò a Enna come vice questore vicario dal gennaio 2004 al giugno 2009. Nel luglio dello stesso anno passò alla Questura di Catania, dove rimase fino al novembre 2010 con l’incarico di capo di gabinetto del questore.
Da dicembre 2010 fu vice questore vicario a Cosenza. Il 22 maggio 2012 venne elevato a Dirigente Superiore e, nella stessa data, nominato questore di Crotone, incarico che mantenne fino all’8 settembre 2013. Dal giorno successivo assunse la guida della Questura di Agrigento. La sua carriera proseguì poi con ulteriori e lusinghieri incarichi a Crotone, Perugia e Catanzaro. Nel 2021 venne nominato commendatore dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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