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Rachele Rapisarda conquista l’America: vince torneo di tennis in Wisconsin

L’atleta 14enne di Biancavilla ha brillato sul gradino più alto del podio al “Hudson Junior Open”

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Questa è la Biancavilla che ci piace

Un talento per il tennis che ha espresso anche oltre oceano, distinguendosi per le sue qualità sportive. Rachele Rapisarda, 14enne di Biancavilla, ha conquistato il primo posto nel torneo “Hudson Junior Open – Level 6”, categoria Under 16 femminile, che si è svolto nel Wisconsin. L’evento, ufficialmente inserito nel circuito USTA (United States Tennis Association), rappresenta uno dei passaggi obbligati per i giovani tennisti americani che intendono scalare il ranking nazionale.

Rachele, che è negli Stati Uniti per un periodo di studio linguistico e crescita personale, si è distinta non solo per l’impegno scolastico, ma anche per la determinazione con cui ha continuato ad allenarsi e a gareggiare in un contesto totalmente nuovo. Dopo alcune settimane di training intensivo nei prestigiosi “Tennis & Life Camps” presso il Gustavus Adolphus College del Minnesota – un campus noto per coniugare tecnica sportiva e crescita caratteriale – Rachele ha preso parte a tornei di livello internazionale.

La vittoria all’Hudson Junior Open è il coronamento di un percorso impegnativo, costruito giorno dopo giorno tra allenamenti, nuove amicizie, adattamento culturale e sfide in campo. La competizione, disputata su campi veloci e aperta a tenniste di alto livello della regione del Midwest, ha visto la giovane biancavillese superare ogni turno con determinazione, fino a conquistare il gradino più alto del podio.

«Tennis, una passione profonda»

«È stata un’esperienza splendida. Mi sono trovata bene con i coach americani. Sono molto felice – dice Rachele a Biancavilla Oggi – di aver vinto il torneo e soddisfatta di come ho giocato e del livello che ho mantenuto in campo. Mi sono divertita un sacco perché tutte erano giocatrici oneste e corrette. Sono ricordi che porterò per sempre nel cuore. Non tutti hanno la possibilità di fare un viaggio all’estero, in un continente lontano, quindi sono grata di aver vissuto questa esperienza, coltivando una passione che amo profondamente».

Soddisfazioni per allenatori e genitori

Merito anche dei Tennis Club di Adrano e Pedara, in cui si allena Rachele, e dei rispettivi tecnici di riferimento, Piero Di Fazio e Daniele Torrisi, che l’hanno vista letteralmente crescere. Studentessa del Liceo linguistico di Adrano, Rachele si appresta ora a concludere la sua permanenza in America, durata un mese.

Una prova anche per i genitori, Alessandro e Maria Teresa: «Per qualsiasi papà e mamma è sempre difficile staccarsi e pensare al proprio figlio, ancora di più se giovanissimo, dall’altra parte dell’oceano. Però viviamo in un mondo con confini sempre più sottili ed esperienze sempre più globali. Per questo abbiamo colto questa opportunità per Rachele sia per l’aspetto sportivo che di miglioramento linguistico. Un’occasione resa possibile da nostri amici, Karen e Joseph, che l’hanno ospitata, permettendole di conoscere gli Stati Uniti attraverso i loro occhi e la loro cortesia. A loro siamo grati, come lo siamo nei confronti dei mister Di Fazio e Torrisi per la dedizione negli allenamenti, consentendo a Rachele di raggiungere questi risultati».

Il sindaco: «Orgogliosi di Rachele»

«A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità biancavillese, desidero esprimere le più sentite congratulazioni a Rachele Rapisarda per il traguardo raggiunto con la vittoria del torneo di tennis nel Wisconsin, negli Stati Uniti».

Lo ha scritto sui suoi social il sindaco Antonio Bonanno, condividendo la notizia data da Biancavilla Oggi sulla vittoria di Rachele.

«Il suo successo, frutto di talento, sacrificio e determinazione, ci riempie di orgoglio e conferma – ha aggiunto Bonanno – quanto i nostri giovani possano eccellere anche su palcoscenici internazionali. Rachele rappresenta un esempio positivo per tanti ragazzi e ragazze della nostra città, dimostrando che con passione e impegno si possono raggiungere grandi obiettivi».

«Biancavilla – ha concluso il primo cittadino – segue con entusiasmo il tuo percorso sportivo, cara Rachele, e ti augura di continuare a brillare. La tua affermazione è motivo di gioia e prestigio per tutti noi. Un plauso ai genitori, Alessandro e Maria Teresa, per il sostegno a questa opportunità di crescita ed esperienza di vita, prima ancora che sportiva».

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Angelo e Mattia, l’amicizia come cura (con una domanda che spezza il cuore)

Giornata mondiale della Salute mentale: il dolore silenzioso della mente e il ruolo del “Cenacolo Cristo Re”

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In questa “Giornata mondiale della Salute mentale”, nel dedalo delle relazioni comunitarie, ci piace fare emergere storie come quella di Angelo e Mattia. Eccoli, in foto, qui sopra, in una giornata passata al lago Pozzillo. Due giovani che, pur provenendo da luoghi diversi della provincia di Catania, hanno trovato nella convivenza presso il “Cenacolo Cristo Re” una solida amicizia. Parlano, giocano, si aiutano, si difendono. Si arrabbiano. Ma stanno insieme. Eppure, anche questa storia è attraversata da una domanda che spezza il cuore: “Quando arriverà il momento delle dimissioni… cosa resterà dell’amicizia tra Angelo e Mattia?”.

In comunità si impara a vivere insieme, ma poi bisogna imparare anche a separarsi. E a reinserirsi in una società che spesso non è pronta ad accogliere. Il 10 ottobre è una data da segnare, ogni anno, per ricordare ciò che troppo spesso rimane invisibile: il dolore silenzioso della mente. La Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nasce con l’intento di sensibilizzare sull’importanza del benessere psichico e sul diritto universale alla cura.

Le diagnosi più comuni? Sindromi nevrotiche, disturbi somatoformi, disturbi dell’umore. Ma a colpire ancora di più sono i dati relativi agli adolescenti, la fascia d’età più fragile e oggi anche la più esposta. A Catania, tra il 2018 e il 2022, si è registrato un aumento del 516% nelle richieste d’aiuto da parte dei giovani, con un’impennata dei disturbi comportamentali. Un dato che non può lasciare indifferenti.

Il ruolo del “Cenacolo”

Nel cuore della complessa rete di servizi ci sono le Comunità Terapeutiche Assistite (CTA). Spazi di cura e riabilitazione, dove la terapia si intreccia con la vita quotidiana, dove la condivisione diventa strumento di guarigione. Il “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla è una di queste. Qui, la vita comunitaria non è solo terapia: è relazione, amicizia, sostegno reciproco. È un luogo in cui si impara a vivere di nuovo. La comunità è un luogo di cura, ma anche di affetti. Dove i legami nati tra gli ospiti diventano fondamenta emotive su cui ricostruire sé stessi.

Tuttavia, non tutte le dinamiche che si sviluppano all’interno della comunità sono funzionali al processo di cura. Come ogni microcosmo umano, anche le comunità ospitano dinamiche complesse: relazioni affettuose e sincere, ma anche dipendenze affettive, manipolazioni, conflitti. Perché qui vivono persone ferite, spesso sole, alla ricerca di un punto di riferimento stabile, e questo può portare a tensioni e dinamiche disfunzionali.

Doppia diagnosi: la sfida più difficile

Una delle problematiche più urgenti oggi nelle CTA è la doppia diagnosi, ovvero la compresenza di un disturbo psichiatrico e una dipendenza da sostanze. Questi pazienti necessitano di percorsi integrati, che richiedono non solo l’intervento psichiatrico, ma anche quello medico, sociale e – in molti casi – giudiziario.

Eppure, molte strutture – è un problema nazionale – non sono adeguatamente formate o attrezzate per gestire questa complessità. Servono investimenti, formazione, ma soprattutto una visione sistemica: la salute mentale non si cura da sola, e non si cura solo con i farmaci.

Serve una comunità che cura

La Giornata Mondiale della Salute Mentale non è solo un momento simbolico: è un appello a non lasciare indietro nessuno. Dietro ogni numero c’è una persona. Dietro ogni ricovero, una storia. Dietro ogni struttura, professionisti che lottano ogni giorno contro lo stigma, il silenzio e la burocrazia. Serve un cambio di passo culturale e politico: più prevenzione, più ascolto, più presenza nei territori, soprattutto per i più giovani. E serve che la comunità – quella vera, fatta di cittadini – diventi parte attiva del processo di cura, perché la salute mentale non è solo un problema sanitario: è una responsabilità collettiva. Perché prendersi cura della mente è un diritto. Farlo insieme è un dovere.

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Fu esponente Dc e direttore dell’Ufficio Postale: è morto a 90 anni Alfio Lanaia

Il sindaco Bonanno: «Biancavilla perde una figura perbene, coerente nei valori e attenta alla nostra città»

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È morto all’età di 90 anni, Alfio Lanaia. Nome e volto molto noti a Biancavilla per i ruoli pubblici che ha assunto sia in ambito politico che professionale. Esponente della Democrazia Cristiana, fu più volte consigliere comunale. Carica ricoperta dalla fine degli anni ’80 fino alla prima metà degli anni ’90, prima dell’era dell’elezione diretta dei sindaci. In anni successivi, fu anche segretario della Margherita, formazione moderata dello schieramento del Centrosinistra.

Lanaia fu per tanti anni direttore dell’Ufficio Postale di Biancavilla, ruolo che più di ogni altro gli ha permesso di essere a contatto quotidiano con i biancavillesi, che lo apprezzavano per i suoi modi e la sua disponibilità.

Il cordoglio del sindaco Bonanno

Sentimenti di cui si fa interprete il sindaco Antonio Bonanno, nel suo messaggio di cordoglio rivolto alla famiglia: «Per tutta la vita, si è speso con passione e senso civico per la nostra comunità. Lanaia è stato un cittadino esemplare, sempre pronto a mettere la sua esperienza e il suo impegno al servizio del bene comune».

E poi i ricordi personali del primo cittadino: «Lo conoscevo da tanti anni e l’ho sempre apprezzato sul piano umano: per la sua gentilezza, il rispetto verso gli altri, la sobrietà nei toni e nei modi, la disponibilità all’ascolto. Ho sempre stimato il suo modo garbato e deciso di contribuire alla crescita della città con idee, proposte e partecipazione attiva».

«Biancavilla – sottolinea il sindaco – perde una figura perbene, coerente nei valori e attenta al destino della nostra comunità». I funerali sono stati fissati nella parrocchia di San Salvatore, alle ore 16 del 4 settembre.

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