Politica
Alfio Grasso compie 95 anni: «Votiamo i referendum, difendiamo la democrazia»
A “Biancavilla Oggi” l’appello dell’ultimo padre nobile della Sinistra per un lavoro dignitoso, sicuro, stabile
 
																								
												
												
											«Il voto è la migliore forma di espressione democratica». Parole di Alfio Grasso, l’ultimo esponente storico della Sinistra biancavillese interviene sulla consultazione referendaria di domenica e lunedì. «Sono referendum promossi dalla Cgil che disegnano un’idea di società plurale e democratica», sottolinea Grasso. Il suo pensiero è soprattutto rivolto ai giovani: «Decidete il vostro futuro».
Quello di Alfio Grasso è un appello al voto, in un contesto biancavillese che ha visto una campagna referendaria spenta, nel silenzio e nell’immobilismo della politica locale. «Non comprendo – dice l’ex sindaco comunista – le ragioni della presidente del Consiglio (“non votare è un diritto”), ricordo che per quel diritto sono morti milioni di uomini e di donne».
Un appello autorevole, il suo, che viene lanciato attraverso Biancavilla Oggi nel giorno in cui Grasso compie 95 anni. Con una convinzione: «L’orologio della storia non può tornare indietro, la democrazia si difende, anche, con il voto. Attraverso il voto abbiamo l’opportunità di costruire un futuro lavorativo più stabile, dignitoso, tutelato e sicuro per tutti».
Già docente nelle Facoltà di Agraria di Palermo e Reggio Calabria, dirigente del Pci e del mondo cooperativistico, già consigliere comunale, assessore e sindaco, apprezzato autore della nostra casa editric Nero su Bianco, Grasso ha una memoria vivissima: «Per chi, come me, ha vissuto con entusiasmo la nascita della legge 300/70 (nota come “Statuto dei lavoratori”), vedere tanti giovani, costretti a forme di precarietà e di sfruttamento, non è ammissibile».
Ecco perché i referendum che riguardano i diritti dei lavoratori sono un’opportunità per tutti i cittadini. «Il lavoro – spiega Grasso, illustrando le ragioni del Sì – dev’essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Dev’essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Dev’essere dignitoso, perciò ben retribuito. Dev’essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà».
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																															Istituzioni
Mario Amato e Salvo Pulvirenti firmano le proprie dimissioni “sincronizzate”
In Aula farà il suo esordio Graziella Muffari, mentre in Giunta nominato già Vincenzo Amato
 
														Due dimissioni “sincronizzate”: uno lascia la Giunta del sindaco Antonio Bonanno, l’altro lo scranno dell’assemblea cittadina. Decisione politica, maturata all’interno della lista “Biancavilla in azione”, per l’assessore Mario Amato e il consigliere comunale Salvo Pulvirenti. In Aula farà ora il suo esordio Graziella Muffari, prima delle non elette del gruppo di Pulvirenti. Nell’Esecutivo cittadino nominato già, invece, Vincenzo Amato del gruppo “Biancavilla che lavora” in sostituzione di Mario Amato.
Responsabile delle deleghe a Lavori Pubblici, Urbanistica, Protezione Civile e Rapporti con il Consiglio Comunale, Amato spiega: «Si tratta di una decisione maturata dopo una attenta fase di riflessione politica con la coalizione e con il Sindaco, con la finalità di favorire una partecipazione più ampia nell’amministrazione della città. In questi anni ho cercato di svolgere il mio ruolo con impegno, senso di responsabilità e spirito di servizio, ponendo sempre al centro l’interesse della nostra comunità».
Il turover, dunque, ancora una volta alla base dell’ennesimo avvicendamento, ormai diventato tacita e pacifica prassi. «Questa decisione – conferma Pulvirenti – nasce da una scelta consapevole e profondamente rispettosa verso le persone che hanno condiviso con me questa avventura politica. Credo nel valore del gruppo e nel principio del ricambio: ritengo giusto lasciare spazio ad altri candidati della nostra lista, che meritano l’opportunità di vivere direttamente l’esperienza amministrativa e portare avanti con rinnovato entusiasmo il progetto che abbiamo costruito insieme».
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Politica
«Potenziare l’ospedale di Biancavilla, mantenere il polo chirurgico»
Il Mpa sostiene la proposta del Comune, a tutela del presidio “Maria Santissima Addolorata”
 
														Il Movimento per l’Autonomia di Biancavilla, nell’ambito dell’interlocuzione aperta sulla rimodulazione della Rete Ospedaliera Siciliana tra enti locali, Asp e assessorato regionale alla Salute, esprime «piena approvazione e sostegno alla proposta formulata dal Comune di Biancavilla per la tutela e valorizzazione del presidio ospedaliero cittadino».
In particolare, il Mpa ribadisce in una nota alla stampa «l’importanza strategica del mantenimento del polo chirurgico nell’ospedale di Biancavilla, sostenuto da motivazioni oggettive e strutturali già più volte evidenziate».
Tra le principali: la presenza di quattro sale operatorie di nuova generazione, realizzate secondo le normative più recenti; un reparto di Terapia Intensiva attivo, fondamentale per la gestione degli interventi chirurgici complessi; una posizione logistica favorevole, adiacente allo scorrimento veloce e facilmente accessibile dai comuni limitrofi; la disponibilità di un’ampia area edificabile, idonea ad accogliere futuri ampliamenti e nuovi servizi.
Alla luce di questi elementi, il Mpa di Biancavilla conferma «il proprio impegno per il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari del presidio, e si attiverà coinvolgendo la propria dirigenza e i rappresentanti istituzionali regionali».
In particolare, sarà richiesto un intervento diretto all’on. Giuseppe Lombardo, componente della Commissione Salute dell’Ars, affinché si faccia promotore di un impegno concreto a favore dell’ospedale di Biancavilla. Un’azione che, si legge nella nota, tenga conto «delle esigenze sanitarie del comprensorio e dell’equilibrata distribuzione delle risorse, promuovendo sinergia e collaborazione, e non scontro tra comuni, con l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’area simetina-etnea e della limitrofa zona ennese».
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