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La tenerezza dei bambini che mettono a lucido il simulacro di San Placido

Piccoli devoti impegnati nella pulizia della statua, in vista dei festeggiamenti patronali di ottobre

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Manca poco per l’appuntamento dei festeggiamenti in onore del patrono di Biancavilla. Una festa che culminerà nelle giornate del 5 e 6 ottobre con solenni celebrazioni e le processioni per le vie cittadine.

Così, il simulacro di San Placido va messo a lucido e preparato per essere pronto ad uscire dalla cappella settecentesca a lui dedicata, all’interno della basilica.

Le operazioni di pulizia, quest’anno, hanno anche visto l’impegno di tre piccoli devoti, i cui genitori sono soci del Circolo “San Placido”. Un impegno -come mostra il video che qui pubblichiamo- svolto con la consapevolezza della storia e delle tradizioni plurisecolari legate al martire benedettino.

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Chiesa

Per Maria Ss. dell’Odigitria una processione e un concerto d’organo

Ospite della parrocchia biancavillese, il maestro Pietro Figura, organista della Cattedrale di Catania

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Una processione del quadro della Madonna dell’Idria da via Ascoli Piceno sino all’omonima chiesa. Aperti così i festeggiamenti in onore a Maria Santissima Odigitria nella parrocchia cittadina a lei dedicata.

Ne è seguita una messa, presieduta da fra’ Antonio Timpanaro, frate minore biancavillese ordinato il 2 luglio 2022, attualmente parroco nella diocesi di Acireale e impegnato nella curia provincializia dell’ordine di appartenenza, sempre ad Acireale. A concelebrare, il parroco dell’Idria, don Giovambattista Zappalà.

Subito dopo la celebrazione eucaristica, il Maestro Pietro Figura, organista della Cattedrale di Catania, ha tenuto un concerto d’organo. Un’esibizione a conclusione della manutenzione straordinaria dell’organo a canne, resasi necessaria a seguito dei danneggiamenti del terremoto del 2018, da cui sono anche seguiti i lavori di restauro dell’intera chiesa.

L’opera di manutenzione è stata condotta dalla ditta Cimino con i maestri organari che avevano realizzato lo strumento musicale. Un’opera possibile grazie all’impiego di fondi parrocchiali, provenienti da diverse raccolte, offerte varie e dal contributo della cassa parrocchiale.

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