Politica
Un biancavillese nelle foibe: omaggio a Salvatore Furno dopo oltre settant’anni
Targa commemorativa decisa grazie ad un articolo di “Biancavilla Oggi” e una lettera della comunità istriana
Un biancavillese, vittima delle foibe. Il suo nome, Salvatore Furno, lo aveva scoperto Biancavilla Oggi e reso noto per la prima volta in un articolo del 2019, sancendo la fine di un oblio durato 74 anni. Sulla base di quell’articolo, a firma di Placido A. Sangiorgio, nostro apprezzato collaboratore, l’amministrazione comunale ha effettuato una serie di verifiche ed ha deciso adesso di affiggere una targa commemorativa. La cerimonia formale è fissata per il “Giorno del ricordo”, il prossimo 10 febbraio, in via Romagnosi, luogo in cui Furno abitava.
Decisione presa dalla Giunta comunale con propria delibera, facendo riferimento «all’esclusivo ed approfondito articolo di Placido A. Sangiorgio, pubblicato il 25 Aprile 2019 sul quotidiano online Biancavilla Oggi, diretto dal giornalista Vittorio Fiorenza, dal titolo La memoria ‘”scomoda’”». Uno scritto in cui «per la prima volta, privo da ogni preconcetto ideologico e politico e ripudio di ogni tipo di violenza – si legge nell’atto amministrativo – vengono svelati i nomi di giovani cittadini biancavillesi, lontani dalla loro terra, che furono vittime della guerra civile 1943-1945».
Vittime di fronti opposti, dai morti per mano nazista ai morti nelle fila dei “repubblichini”, fino ai deportati che non sopravvissero. E poi un nome, indicato come infoibato con poche informazioni che avevamo svelato in queste pagine: «Salvatore Furno, di Mario, nato il 23/4/1901, insegnante e giornalista, pare vicino al Partito Fascista Repubblicano, prelevato il 25/5/1945 a Muggia (TS) e deportato a Capodistria (da allora nessuna notizia)».
Notizie richiamate dalla Giunta, che ha riscontrato poi come in realtà la data di nascita di Furno è il 3 aprile 1901 e che abitava in via Collegio (oggi via Romagnosi, in pieno centro storico), prima della partenza da Biancavilla nel 1933, per lavoro, nel Comune di Tolmino, nell’alto bacino del fiume Isonzo, che oggi ricade in territorio sloveno.
L’Unione istriana scrive al sindaco Bonanno
A supporto della decisione dell’amministrazione comunale c’è anche una nota a firma della “Unione degli istriani – Libera provincia dell’Istria in esilio”. Il presidente Massimiliano Lacota, nel 2020, aveva informato il sindaco Antonio Bonanno che nei loro «archivi relativi ai caduti uccisi, catturati e scomparsi nell’ambito delle operazioni belliche post 8.9.1943» figurava il nome di Salvatore Furno, nato a Biancavilla. Un’ulteriore conferma alle informazioni pubblicate dal nostro giornale.
Da qui, la proposta di Lacota: «Nell’ambito dell’attività di conservazione della memoria e della valorizzazione degli eventi storici che contraddistinsero la Venezia Giulia, chiediamo cortesemente – se non fosse già stato fatto nel passato – di voler promuovere la realizzazione di una targa o di un monumento di carattere pubblico in memoria del succitato caduto, anche con la collaborazione dell’Unione degli istriani, da inaugurarsi in occasione del prossimo “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe».
Proposta accolta con votazione unanime dalla Giunta comunale di Biancavilla. Un tassello che contribuisce a riordinare la memoria storica sui drammi della guerra vissuti, su fronti opposti, da tanti biancavillesi. Un concetto su cui – come è assai noto ai nostri lettori – Biancavilla Oggi e la nostra casa editrice Nero su Bianco hanno una particolare sensibilità.
Una quindicina di nomi di nostri concittadini avevamo pubblicato in queste pagine, frutto di una ricerca di Placido A. Sangiorgio attraverso le carte dell’Archivio di Stato di Bolzano e degli Albi d’onore e dei cimiteri militari. Ognuno di loro ha un percorso di vita, finito nell’abisso tragico del Novecento. Da scoprire, studiare, raccontare. E indicare come monito perché gli orrori della storia non si ripresentino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Politica
«Potenziare l’ospedale di Biancavilla, mantenere il polo chirurgico»
Il Mpa sostiene la proposta del Comune, a tutela del presidio “Maria Santissima Addolorata”
Il Movimento per l’Autonomia di Biancavilla, nell’ambito dell’interlocuzione aperta sulla rimodulazione della Rete Ospedaliera Siciliana tra enti locali, Asp e assessorato regionale alla Salute, esprime «piena approvazione e sostegno alla proposta formulata dal Comune di Biancavilla per la tutela e valorizzazione del presidio ospedaliero cittadino».
In particolare, il Mpa ribadisce in una nota alla stampa «l’importanza strategica del mantenimento del polo chirurgico nell’ospedale di Biancavilla, sostenuto da motivazioni oggettive e strutturali già più volte evidenziate».
Tra le principali: la presenza di quattro sale operatorie di nuova generazione, realizzate secondo le normative più recenti; un reparto di Terapia Intensiva attivo, fondamentale per la gestione degli interventi chirurgici complessi; una posizione logistica favorevole, adiacente allo scorrimento veloce e facilmente accessibile dai comuni limitrofi; la disponibilità di un’ampia area edificabile, idonea ad accogliere futuri ampliamenti e nuovi servizi.
Alla luce di questi elementi, il Mpa di Biancavilla conferma «il proprio impegno per il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari del presidio, e si attiverà coinvolgendo la propria dirigenza e i rappresentanti istituzionali regionali».
In particolare, sarà richiesto un intervento diretto all’on. Giuseppe Lombardo, componente della Commissione Salute dell’Ars, affinché si faccia promotore di un impegno concreto a favore dell’ospedale di Biancavilla. Un’azione che, si legge nella nota, tenga conto «delle esigenze sanitarie del comprensorio e dell’equilibrata distribuzione delle risorse, promuovendo sinergia e collaborazione, e non scontro tra comuni, con l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’area simetina-etnea e della limitrofa zona ennese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FOCUS
Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»
Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 giorni agoPaura in viale dei Fiori, a Biancavilla, per un incidente auto-scooter: un ferito
-
Associazionismo2 settimane agoI 50 anni del CGS Life: quei visionari folgorati da “Jesus Christ Superstar”
-
Cronaca1 settimana agoMuore bambino, tensioni all’ospedale di Biancavilla: intervento dei carabinieri
-
Chiesa1 settimana agoQuella volta che Padre Pio urlò alla suora: «Vigliacca! Torna a Biancavilla!»




