Connect with us

In città

Al “Cirs” di Biancavilla il ricordo di Alfio La Rosa, morto a Mauthausen

Giornata della memoria celebrata anche al centro di formazione professionale di via Gramsci

Published

on

Giornata della memoria, data commemorativa che segna la liberazione del campo di concentramento polacco di Auschwitz- Birkenau dove la follia becere e criminale nazista fece strage di ebrei e non solo. Nonostante la pandemia, anche il nostro territorio si è fermato per ricordare la Shoah.

Lo ha fatto anche il centro di formazione professionale Cirs, da sempre sensibile a queste iniziative, nelle sedi di Adrano e Biancavilla attraverso il progetto “Non ti dimentico”.

Nelle tre sedi dell’ente di formazione, in sintonia col progetto “Pietre di inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig, sono state posizionate dei blocchi rettangolari di pietra tunisina che riportavano i nomi di due adraniti e un biancavillese morti nei lager nazisti. A Biancavilla è stato ricordato Alfio La Rosa, deceduto a Mauthausen il 31 marzo del 1945, mentre ad Adrano ricordate le figure di Vincenzo La Mela, morto il 19 gennaio del 1945 a Flossenburg, e Alfio Caruso, deceduto a Dachau il 15 maggio del 1945. Ovviamente, il ricordo è stato esteso a tutti quei siciliani morti per mano dei nazisti.

A Biancavilla la targa commemorativa per La Rosa è stata svelata dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Privitera. Presenti con lui anche il presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, e i consiglieri Antonio Bonanno e Salvo Pulvirenti, i responsabili del Cirs, docenti e studenti che, oltre ad alcuni cartelloni dedicati alla giornata della memoria, si sono cementati in acconciature risalenti all’epoca in oggetto.

A Biancavilla, così come ad Adrano, presenti anche Matteo Sassano e Anna Maria Nicosia del coordinamento regionale del Cirs. In via Antonio Gramsci pure Padre Ambrogio Monforte per un piccolo ma significativo momento di preghiera per le vittime, tutte, della Shoah.  

«Il 27 gennaio è un giorno denso di significato – ha detto l’assessore Privitera – una giornata come questa dedicata al ricordo delle vittime dell’orrore del genocidio e al racconto doveroso di uno dei momenti più bui della storia, deve servire da monito alle generazioni future affinché tutto ciò non possa mai ripetersi».  

«E’ stata una lodevole iniziativa – ha detto il presidente Marco Cantarella – la violenza di allora deve essere da monito per le nuove generazioni per imparare ogni giorno a rispettare il prossimo».

Nella sede di Adrano, doppio evento dell’iniziativa in via Casale dei Greci e in via della Costituzione. Nella sede di Via Casale dei Greci è stato il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, a svelare la targa dedicata ad Alfio Caruso, con il primo cittadino adranita anche l’assessore comunale Vincenzo Lucifora. Presenti i coordinatori Luigi Cancelliere, Salvo Monciino, Antonio Maita e Giuseppe Santangelo, e una rappresentanza di docenti e studenti che nel rispetto delle normative anti-Covid hanno partecipato all’iniziativa.

«La giornata della memoria deve trasmetterci un grande valore che è quello di rispettare il nostro prossimo ogni giorno – ha detto Matteo Sassano del coordinamento regionale del Cirs – al mondo c’è una sola razza che è quella umana».

Nel suo intervento, il sindaco di Adrano ha sottolineato l’importanza di questa giornata per tutte le generazioni future, «ricordare, infatti, è importante per non dimenticare affinché episodi del genere non accadano più».

Gli studenti hanno esposto cartelloni oltre ad aver lavorato in laboratorio ricreando acconciature degli anni ‘40. Nella sede di Adrano 1, in via della Costituzione, è stata Anna Maria Nicosia a svelare il blocco in pietra rettangolare dedicato a Vincenzo La Mela.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In città

La voce potente e mediterranea di Rita Botto all’Etna SoudSet di Biancavilla

Nuovo appuntamento con la rassegna alle Vigne: un’altra artista d’eccezione all’ombra del Vulcano

Published

on

© Foto di FrameOFF / Noto

È la serata di Rita Botto all’Etna SoudSet, rassegna di musica di qualità nel contesto delle Vigne di Biancavilla, sulla Sp 158 di contrada Argentieri. L’appuntamento del 2 agosto, alle ore 22, è con la cantante siciliana. Assieme a lei, Carlo Cattano al sax, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arema al contrabbasso, Ruggero Rotolo alla batteria.

Rita Botto è una cantante che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le radici sonore che oggi sono tornate di attualità. È la voce della donna mediterranea a raccontare storie e sentimenti di un’antica terra. Artista versatile, autodidatta, la cui principale dote è la comunicatività, vanta una voce mediterranea potente, duttile, ma anche ironica.

Nata nella barocca Catania, musicalmente esordisce a Bologna, un vero trampolino di lancio per il suo futuro artistico, dove abbraccia stili e repertori che vanno dalla musica leggera italiana a quella brasiliana, passando per i registri afroamericani del blues e del jazz.

Soltanto più tardi scopre il desiderio di dare voce ai suoni della propria lingua, il siciliano. Il calore del timbro della voce, la passionalità, quella sua maniera di mettere in scena una certa espressività teatralmente mediterranea, calzano a pennello per l’inizio di questa nuova esperienza che riguarda la canzone popolare siciliana.

Inizia così l’attività concertistica. Il 2004 è l’anno della prima tournée internazionale, ma soprattutto l’anno del vero esordio discografico con Stranizza d’amuri. Tra gli incontri artistici più significativi, quello con Carmen Consoli, i Lautari e Alfio Antico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading

In città

Turi Ventura, a vent’anni dalla morte un film ricorda l’attore dei “Quattro Soldi”

La commozione della figlia Veronica: «Ci ha lasciato una grande eredità umana, affettiva e artistica»

Published

on

Vent’anni fa usciva di scena Turi Ventura, l’attore biancavillese della compagnia “Quattro soldi”, interprete di diverse commedie dialettali di successo. Era il 2005: non era la conclusione di una rappresentazione teatrale, ma la fine prematura e improvvisa della sua vita. Aveva 46 anni, lasciava la moglie Anna Maria Messina e i figli Veronica, Jessica e Puccio. Sono loro, oggi, a rendergli omaggio.

Lo fanno, promuovendo, con la compagnia “Quattro soldi”, il film amatoriale “Dan Savvaturi u braccianti, la vendetta”. Proiezione in programma il 2 agosto, alle ore 20.30, a Villa delle Favare, messa a disposizione del Comune, a ingresso libero. È una sorta di continuo del precedente film, realizzato sei anni fa, sempre dalla compagnia “Quattro soldi”. Per l’occasione sarà proiettato anche un contributo video che sintetizza la vita artistica di Turi Ventura.

Questo nuovo film è stato possibile grazie alla collaborazione tra la famiglia Ventura e la famiglia di Vincenzo Portale, cameraman e amico autentico di Turi, che lo ha seguito in tutto il suo percorso teatrale. È stata la figlia, Jessica Portale, ad avere avuto l’idea di sistemare un copione e realizzare il film, poi scritto e riadattato assieme ai figli di Turi. Un’opera realizzata da autodidatti, ma con cuore sincero e intrisa di profondo affetto.

«Quella di Villa delle Favare vuole essere una proiezione in memoria di mio padre, che giorno 4 agosto compie vent’anni dalla sua scomparsa. La sua morte – dice a Biancavilla Oggi Veronica Ventura – ha segnato tanto dolore nella cittadinanza. Papà è ricordato da tutti: da noi figli, da mia madre e da qualsiasi persona in paese. Questa occasione vuole essere un ricordo non solo della mia famiglia, ma di tutta Biancavilla».

«Abbiamo ricevuto da Turi Ventura – sottolinea con commozione Veronica – una grande eredità umana e affettiva e una straordinaria dote artistica, soprattutto Puccio, veramente un degno erede di mio padre. Il suo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori e in quello dei biancavillesi, i quali ce lo testimoniano continuamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading
Advertisement

Solo su Biancavilla Oggi

Per la tua pubblicità
su Biancavilla Oggi
Logo Biancavilla Oggi
WhatsApp 095.2935230
info@biancavillaoggi.it

I più letti

Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al ROC n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

━━━━━
Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e di soggetti locali con ruoli istituzionale o ad essi riconducibili.
━━━━━