In città
Premiato l’altruismo di un alunno nel ricordo di Placido Stissi

A Villa delle Favare la “Giornata dell’altruismo” intitolata – con un premio riservato agli alunni – a Placido Stissi, il biancavillese impiegato come autista della Provincia regionale di Catania, rimasto vittima di un incidente stradale nel 2004 lungo la Tangenziale di Catania mentre prestava soccorso ad un automobilista.
Un Premio che era stato istituto dall’amministrazione di Mario Cantarella ed ora, dopo una lunga interruzione, viene riproposto dall’amministrazione Bonanno in una cerimonia a cui hanno preso parte la moglie di Stissi, Anna Maria, con i figli Giuseppe, Denis e Jessica.
«Un momento che abbiamo voluto fortemente per tramandare il senso del dono e dell’altruismo alle nuove generazioni: nel nome di una persona che non c’è più e che è stata d’esempio», spiega il sindaco Antonio Bonanno.
Il Premio (si tratta di un personal computer) è andato a Vito Marchese, all’alunno della 2a B della scuola “Antonio Bruno”, distintosi per lo spirito di servizio e attenzione dimostrato nei confronti di un suo compagno di classe con il quale passa buona parte del tempo, anche dopo l’orario scolastico. Meritano una menzione particolare anche altri due studenti, Claudia Stefania Sandru dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” e Christian Ascanio della 5a B dell’istituto “Bruno”.
«Siamo felici di avere riproposto un Premio che ci ricorda quanto importante sia fare del bene. E la partecipazione e sensibilità di oggi è stata una testimonianza importante per la Biancavilla degli studenti che saranno i cittadini di domani», ha evidenziato l’assessore Daniela Russo.

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In città
Giuseppe La Venia all’oratorio “Don Bosco”: i retroscena dell’inviato del Tg1
Il giornalista Rai ospite della parrocchia dell’Annunziata per una testimonianza professionale e umana
Un confronto e un’occasione di riflessione su comunicazione, giornalismo e valori umani. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia dell’Annunziata di Biancavilla ha ospitato Giuseppe La Venia, giornalista Rai e inviato del Tg1, per un incontro dal titolo “Dialogo e fede nell’era dei social”.
L’iniziativa ha offerto ai ragazzi della comunità parrocchiale, guidata da padre Giosuè Messina, un faccia a faccia con un cronista sempre in prima linea. La Venia ha condiviso la propria esperienza professionale e umana, ricordando la sua formazione cattolica. E non ha mancato di svelare i retroscena e le responsabilità etiche del mestiere di giornalista. Dai servizi realizzati sulla sofferenza e la morte di Papa Francesco, alla cattura di Matteo Messina Denaro, dall’emergenza Covid al terremoto in Turchia, fino alla guerra in Ucraina.
Tra testimonianza e racconto, l’inviato del Tg1 ha mostrato come dietro ogni notizia ci siano persone, storie e scelte difficili, da affrontare con uno sguardo umano e rispettoso. Nel dialogo con i giovani presenti, La Venia ha risposto alle domande, raccontato aneddoti e sottolineato l’importanza di mantenere equilibrio e verità sostanziale in un tempo dominato dai social, dagli influencer e dalle fake news.
L’incontro si inserisce nel percorso di impegno formativo dell’oratorio “Don Bosco”. Lo stesso La Venia ha ricordato come negli ultimi anni partecipi con entusiasmo ad appuntamenti simili nelle scuole e ora anche negli oratori, raccogliendo così l’invito che – come lui stesso ha sottolineato – gli aveva rivolto l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna.
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In città
Rievocazione Arbëreshë con corteo in costumi d’epoca: Biancavilla alle origini
Evento culturale giunto alla settima edizione: un mix di storia, leggenda e tradizioni religiose
Torna a Biancavilla, domenica 28 settembre, a partire dalla ore 18.30, la “Rievocazione Arbëreshë”, giunta alla sua settima edizione. Evento che evoca le origini di Biancavilla, la fondazione ad opera di un gruppo di profughi epiroti in un mix di storia, leggende e tradizioni. Ci sarà un corteo che, partendo da Villa delle Favare, percorrerà la via Vittorio Emanuele fino a piazza Sant’Orsola per poi fare il percorso inverso e fermarsi a piazza Roma, ai piedi della basilica.
Il corteo sarà preceduto dal gonfalone Arbëreshë e quello di Biancavilla, da sbandieratori, musici, giocolieri vari con la partecipazione del Rione Matrice di Motta S. Anastasia. A seguire, i figuranti delle nobili famiglie Masi, Basile ed altre, i Papas, la carrozza trainata da cavalli che trasporta Giorgio Castriota, il grande Scanderbeg, il quadro della Madonna, la statuetta di San Zenone. Verrà così riproposta in pompa magna e con fastosi costumi rigorosamente d‘epoca l’arrivo di quei profughi alla fine del 1400, consentita da Gian Tommaso Moncada, conte di Adernò, che per loro chiese ed ottenne dal Regno di Sicilia la licentia populandi.
L’associazione “Rievocazioni Storiche Arberesche” propone la storica sfilata per le vie cittadine, ottenendo un vasto e sempre crescente consenso dei biancavillesi e dei paesi vicini. L’attività promossa dall’associazione tende a far conoscere e riscoprire le nostre origini. Da gennaio 2024, l’associazione ha un nuovo direttivo con Pietro Finocchiaro (presidente), Elsa Vittoria Sangiorgio (vicepresidente), Enzo Meccia (segretario-tesoriere) e i revisori dei conti Rosa Castelli e Rosa Lanza. Direttrice artistica della manifestazione è Graziella Milazzo.
Quest’anno la manifestazione sarà arricchita dalla presenza di Enzo Meccia, cultore di storia locale, che dialogherà con Graziella Milazzo, per chiarire meglio gli aspetti meramente storici dell’arrivo dei profughi nella terra di Callicari o Pojo Russo.
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