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Cronaca

Il Far west urbano di via dell’Uva, svelato il volto di chi ha sparato

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La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania svela il nome e il volto dello sparatore di via dell’Uva. È Riccardo Pelleriti di 23 anni. La dinamica di quanto accaduto l’abbiamo riportata già nei giorni scorsi.

Il diverbio e le minacce, il branco e la spedizione punitiva, la rissa e i colpi di fucile, un “Soviet”. Ci sono tutti gli elementi del Far West urbano. E non manca neppure la campanilistica rivalità tra adraniti e biancavillesi, visto che i “contendenti” di questa vicenda appartengono ai due paesi-gemelli. L’epilogo è macchiato di sangue: un ragazzo ferito all’addome (ricoverato in prognosi riservata) e un suo coetaneo fermato per tentato omicidio e lesioni aggravate (rinchiuso in carcere). Una serata turbolenta, quella di sabato, tra Adrano e Biancavilla.

La telefonata alla sala operativa dei carabinieri è partita dal pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”, i cui medici hanno segnalato l’arrivo di un giovane, sanguinante per una ferita d’arma da fuoco, trasportato fin lì non in ambulanza ma da un’auto privata. Pattuglie a sirene spiegate si sono divise tra la struttura sanitaria e la zona degli alloggi popolari di via dell’Uva, a Biancavilla. È qui che si è animata una rissa che ha coinvolto una decina di persone e che è culminata nell’esplosione di colpi di fucile e nel ferimento di un giovane 21enne di Adrano.

I militari della stazione di Biancavilla e gli altri colleghi della compagnia di Paternò hanno lavorato tutta la notte, chiudendo subito il cerchio. Tutto sarebbe scaturito da un incidente stradale tra un’auto e uno scooter T-Max, verificatosi ad Adrano. Ne è nata un’accesa discussione.

Il conducente dell’auto, un biancavillese, si è poi diretto verso casa, in via dell’Uva. Ma sarebbe stato inseguito da un gruppo di adraniti. Il diverbio si è presto trasformato in rissa, culminata con i colpi di fucile ed il ferimento. Nel giro di poche ore, alla stazione dei carabinieri di via Benedetto Croce si è presentato chi ha imbracciato il fucile: Riccardo Pelleriti (fratello del conducente dell’auto coinvolta nell’incidente). Il giovane è stato sottoposto a fermo e rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza. Il ferito, invece, è stato trasferito all’ospedale “Cannizzaro”: colpito all’addome, ha riportato anche lesioni al bacino. Ricoverato al reparto di Ortopedia, è fuori pericolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Uno va in giro con il manganello, l’altro con il coltello: accade a Biancavilla

In distinti episodi, due giovani denunciati dai carabinieri dopo un controllo di routine e perquisizione

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno denunciato un 31enne e un 19enne per “porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere”.

I militari hanno notato in via Vittorio Emanuele un giovane alla guida di una utilitaria, con l’autoradio ad alto volume. Dopo avergli intimato l’alt, identificato, il ragazzo ha mostrato insofferenza e fastidio. Il motivo è emerso al termine della perquisizione veicolare: sotto il sedile anteriore lato passeggero è stato trovato un manganello artigianale in legno della lunghezza di 50 centimetri. L’oggetto è stato sequestrato.

Un successivo controllo ha riguardato un uomo che stava attraversando la strada a piedi. Anche in questo caso, durante l’identificazione, i militari hanno notato un atteggiamento agitato e nervoso. Si trattava di un 31enne, trovato in possesso di un coltello a scatto lungo 16 centimetri, di cui 8 di lama, custodito in una tasca dei pantaloni. Anche l’arma è stata sottoposta a sequestro.

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Cronaca

Alla guida di una Panda urta una donna e scappa via: indagano i carabinieri

È accaduto nei pressi di piazza Idria: prognosi di 10 giorni per la vittima, che per poco non è stata arrotata

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Urtata da un’auto, fatta cadere a terra e neanche soccorsa da chi aveva provocato l’incidente. È accaduto nei pressi di piazza Idria, a Biancavilla. Una donna stava attraversando la strada, in via Vittorio Emanuele, quando da via Scutari è sopraggiunta una Fiat Panda guidata da una ragazza. L’auto – secondo quanto apprende Biancavilla Oggi – ha urtato la signora, salendole sul piede e facendola cadere: la sua testa è finita a pochi centimetri dalla ruota anteriore. Solo per un caso non si è verificata una tragedia.

La vittima, impaurita ma cosciente, si è rialzata lentamente e, aprendo lo sportello dell’auto, ha provato a chiedere spiegazioni: «Non mi hai vista? Stavo attraversando…». Rimasta immobile per qualche secondo, la conducente ha richiuso lo sportello in faccia alla donna ed è ripartita a tutta velocità, senza pronunciare alcuna parola.

Chi ha assistito alla scena, si è precipitato ad aiutare. Una parrocchiana dell’Idria è riuscita ad annotare parte della targa del veicolo. Chiamati i carabinieri, sono intervenuti subito sul posto. La signora è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I medici hanno prestato le cure del caso per traumi giudicati guaribili in 10 giorni.

Formalizzata la denuncia nella caserma di via Benedetto Croce, i carabinieri hanno avviato le indagini per rintracciare la ragazza, che è fuggita via senza prestare soccorso. Forse è stata sopraffatta dal panico: un comportamento, comunque, ingiustificabile. Presentarsi spontaneamente in caserma potrebbe alleggerire la sua posizione.

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