Politica
Squadra di assessori e presidenza: manovre su nuova nomenclatura

Previsto per la prossima settimana il varo della nuova Giunta. È ancora in discussione qualche casella assessoriale: ecco le indiscrezioni. Sullo scranno più alto del Consiglio dovrebbe andare Marco Cantarella.
di Vittorio Fiorenza
Le manovre per la squadra amministrativa e la presidenza del Consiglio Comunale sono ancora in corso e in questi giorni sono fissati incontri per smussare accordi interni e definire ufficialmente i nomi. Il varo della nuova Giunta guidata da Antonio Bonanno dovrebbe avvenire settimana prossima.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina dovrebbe andare Marco Cantarella (che già ha alle spalle cinque anni di esperienza consiliare) per conto della lista “Riparti Biancavilla”, riferimento dell’ex sindaco Mario Cantarella.
Le quattro caselle assessoriali, invece, dovrebbero essere occupate, secondo le indicazioni derivanti dalle singole forze politiche che compongono la coalizione (ad eccezione della lista del sindaco, esclusa in questa fase dall’assegnazione delle poltrone).
La quota rosa dovrebbe essere garantita da “Volare Insieme per Biancavilla”, scegliendo come propria rappresentante in Giunta, Daniela Russo, terza dei non eletti nella competizione per l’assemblea cittadina.
Per la lista “Biancavilla che lavora”, l’assessore dovrebbe essere Alfio Stissi, secondo dei non eletti in Consiglio Comunale.
La lista “Biancavilla mi piace” ha indicato quale proprio delegato in Giunta, Giulio Khalil, anche lui secondo dei non eletti della formazione che fa riferimento a Vincenzo Giardina.
Discussione aperta in “Costruiamo il nostro futuro”, anche se uno dei possibili nomi che sta circolando in queste ore è quello di Mario Amato, vecchia conoscenza del Centrodestra biancavillese, che in questa tornata non si è candidato al Consiglio per puntare il proprio sostegno su Salvo Pulvirenti, nome uscito dalle urne come il più votato della lista.
Questo il quadro istituzionale che a giorni dovrebbe essere ufficializzato, salvo qualche rettifica dell’ultimo momento. Si tratta di cariche “a tempo”, secondo una sorta di autogestione interna ad ogni forza politica che sostiene lo schieramento di governo.
Con queste premesse, il cosiddetto “turn over” in seno sia all’Esecutivo che al Consiglio Comunale dovrebbe essere, quindi, nel corso del prossimo quinquennio, una prassi politica ed istituzionale che vedremo attuare con una certa frequenza.
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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